Quando è il momento?

Sono un ragazzo di 33 anni. Volevo chiedervi, quando è il caso di rivolgersi a un psicologo per risolvere (?) un problema esistenziale? Nel senso...quando uno capisce che non può farcela da solo? Non vorrei essere confusionale...Il senso della domanda è questo: io attualmente ho un problema, sostanzialmente di dipendenza affettiva. Qual'è il meccanismo che un essere umano di norma mette in moto per risolvere da se questa problematica? O meglio, lo psicologo, lo psicoterapeuta in questo caso cosa può fare di più rispetto a quanto lo stesso individuo è in grado di fare?
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Dr.ssa Federica Meriggioli Psicologo, Psicoterapeuta 354 3 9
Gentile ragazzo,
lei pone diverse domande a cui di sicuro è possibile dare una risposta razionale e manualistica, ma forse il punto è capire cosa c'è dietro le sue numerose richieste.
A mio parere sembra che lei abbia in qualche misura percepito la necessità di un supporto esterno e specialistico per risolvere il problema che lei definisce di dipendenza affettiva, ma che in realtà ci sia qualcosa che la blocca nel portare avanti questa scelta.

In linea generale non c'è una casistica di riferimento per decidere quando e se andare dallo psicologo, è un'esigenza individuale, sia quando la persona sente che non riesce a risolvere in autonomia le proprie difficoltà, magari perchè non trova risposte o si ritrova a pensare sempre alle stesse ipotesi, sia quando desidera procedere con un'esplorazione più approfondita delle cause del malessere o, anche, della propria personalità.

L'in più che può fare lo psicologo-psicoterapeuta è aiutare e supportare la persona nella ricerca delle radici del disagio, piccolo o grande che sia, cercando anche di mettere in luce le difese che la persona utilizza inconsciamente e che non le consentono autonomamente di giungere ad una soluzione.

Cordiali saluti

Dr.ssa Federica Meriggioli - Psicologa Psicoterapeuta
Via Roma 131, Spinea Ve
Tel. 3498534295 www.federicameriggioli.com

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Gentile ragazzo il momento giusto va inteso quando sentiamo che le risorse personali non sono più idonee nella soluzione di situazioni che un tempo ci apparivano semplici o che ci appaiono, oggi, insormontabili. Il disagio personale che non si riesce a controllare è il campanello di allarme che indica il momento di cercare aiuto.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
grazie per le risposta. Una cosa che non capisco. Mi trovo davanti a due strade. Uno psichiatra o uno psicologo? La terapia farmacologica o quella psicologica? La mia dipendenza affettiva ha del patologico. Nel senso che sono capace di annullarmi completamente...Basta che un amico mi dica "ti devo parlare" che io vada in tilt fino a che non c'ho parlato. Immaginatevi se si tratta di un venerdì...e magari fino a lunedì non posso vederlo...io rimango due giorni a letto senza mangiare. Non mi alzo, non sono in grado di far nulla...E poi magari mi deve parlare di una sciocchezza...
Ecco. Questa è la mia dipendenza affettiva. Dipendenza dagli amici. Non dal partner...
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Dr.ssa Federica Meriggioli Psicologo, Psicoterapeuta 354 3 9
Gentile ragazzo,
le suggerisco di rivolgersi ad uno psicoterapeuta.
Se questo poi valutasse la necessità di un sostegno farmacologico, sarà lui ad indirizzarla verso uno psichiatra.

Cordiali saluti