Dipendenza affettiva, quale psicoterapia ?

buonasera ,
sono una ragazza di 28 anni , e temo di soffrire di dipendenza affettiva da molti anni, ma non so come affrontare il problema in modo efficace e duraturo.

Tutto nasce da una relazione che oramai non ho piu da un anno e mezzo , con un ragazzo col quale ho vissuto per sette anni circa, tra tira e molla.

Nonostante la relazione sia finita (mi ha lasciata lui , sempre) io non riesco a staccare da questa persona , mentalmente... abbiamo mantenuto rapporti di amicizia , il che per me è importantissimo , sento che se cosi non fosse io perderei praticamente le ultime cose belle che sono rimaste in me.

Ho bisogno della presenza , anche se sporadicissima, di questa persona ,di sapere che posso averci a che fare , altrimenti comicnio a percepire la me stessa positiva "molto lontanta" e vedere la me stessa "negativa" venire a galla in modo prepotente, e cado in forte depressione.

E' un incubo tutto cio ,voglio liberarmi da questa gabbia , perchè mi sento prorpio cosi , in gabbia.
Ma sembra impossibile , io ci provo , ma appena passa un limite di tempo tipo n mese o due , devo sentirlo , come se dovessi "ritornare da me" , tornare "a casa"... in ogni occasione in cui mi ha lasciata , io ho come person gran parte di me stessa, non so se sto riuscendo a spiegare bene questa strana sensazione ...
Ho bisogno di sentirmi a casa , e purtroppo , non capisco perchè la mia casa era lui ... tutto cio che proviene da me senza lui lo percepisco come brutto e inaccettabile. Infatti non riesco mai a stimarmi per niente , appena tornavamo insieme, invece , mi sentivo "un leone".
mi sento senza un identità positiva.
Voglio curare questa cosa , mi sembra di non vivere , passo dal sentirmi un vero e prorpio fantasma a farmi proprio schifo!

Vorrei riprendere in mano la mia vita , ma vedo che il tempo da solo non sta bastando ad aiutarmi come vorrei , a ricomnciare da capo e in serenità.

mi chiedo come si possa guarire da un problema del genere , che tipo di psicoterapiea è piu efficace, e soprattutto se sia possibile realmente uscirne .
Vi ringrazio sentitamente.

[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazza, leggendo il suo consulto emergono molte convinzioni che lei coltiva circa il rapporto con questa persona.

Ad esempio, idee come "abbiamo mantenuto rapporti di amicizia , il che per me è importantissimo , sento che se cosi non fosse io perderei praticamente le ultime cose belle che sono rimaste in me".

Questi pensieri implicano che, perchè lei possa essere felice, le persone per lei importanti DOVRANNO rispondere ai suoi bisogni ed essere presenti, altrimenti sarebbe INSOPPORTABILE la loro mancanza. Il problema è che si scambiano questi pensieri per la realtà, e si crede che, per essere felici, si abbia DAVVERO bisogno di questa o quell'altra persona.

Esistono molti approcci a questo genere di tematiche. Uno di questi è la REBT, una terapia che mira ad aiutarci in primo luogo a liberarci dalla convinzioni che ci "tengono nel malessere".

Secondo questo approccio, non potrà liberarsi dalla "dipendenza affettiva" finchè non sceglierà deliberatamente e coraggiosamente di mettere in discussione le convinzioni che, come "virus", tengono in piedi la sua sofferenza.

Ciò implica che un percorso terapeutico, indipendentemente dal modello teorico di riferimento, prevede l'impegno e la partecipazione attiva; questa è una condizione essenziale perchè si possa essere efficaci nell'affrontare le proprie difficoltà.

Questo è uno degli approcci possibili; tenga presente che la valutazione dell'opportunità di un trattamento deve essere effettuata insieme allo specialista cui si rivolgerà.

Cordiali saluti
[#2]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Amica,

lei ha vissuto dai 20 ai 27 una relazione importante e travagliata ed è stata lasciata: non le sembra normale provare una serie di emozioni negative delle quali non riesce a liberarsi?
Non è detto che si tratti per forza di "dipendenza affettiva", può essere semplicemente una grossa difficoltà a staccarsi da qualcuno che è stato con lei per molti anni e, vista la sua età, direi per gran parte della sua vita adulta.

Penso che il punto però non sia la sola reazione alla fine (da lei subita) della storia: esattamente 2 anni fa lei ha chiesto un consulto circa la possibilità di sospendere l'assunzione di citalopram, che prendeva per una diagnosi di depressione e attacchi di panico.
Dal consulto si evince che lei non si è mai sottoposta ad una psicoterapia, ma cha ha solo tentato di risolvere con i farmaci, che evidentemente non le sono stati sufficienti.
In tutto ciò che ruolo ha avuto il suo ex ragazzo?
L'ha aiutata e sostenuta, fino a rendersi di fatto indispensabile?
Oppure non tollerava i suoi problemi?

Pur con tutti i limiti di un consulto online mi sentirei di farle presente che una situazione di estremo disagio psicologico non curato (o mal curato) non permette di vivere serenamente nessuna relazione e situazione, e che quindi il suo stato attuale può essere determinato dagli effetti di quanto accaduto all'interno di un quadro di preesistente e marcato disagio.

Di conseguenza le consiglio davvero di intervenire per curare i disturbi dei quali soffre, prima che per occuparsi della sua reazione alla fine della storia, e penso che potrà recuperare un po' alla volta equilibrio e serenità sia in generale sia per quanto riguarda specifiche aree della sua vita.

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#3]
dopo
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Gentili dottori ,
vi ringrazio moltissimo delle vostre risposte e dei consigli.

Cordiali Saluti
[#4]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Cara Ragazza,
mi associo ai colleghi che le hanno risposto, per invitarla alla lettura di questo mio articolo, spero possa trovare qualche spunto di riflessione.
Cari saluti

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/809-gli-amoredipendenti-dipendenza-d-amore.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it