Mio figlio e la voglia di uccidere le bambine belle

Buongiorno,
mi rivolgo a voi per un consulto che riguarda mio figlio di 7 anni.
E' un bambino che tende ad interiorizzare tutto e sta affrontando a fatica la perdita del nonno a cui era molto legato e 5 mesi dopo di mio zio che era diventando il sostituto del nonno.
Gli pace molto giocare al pc ma solo giocchi di guerra e ci tengo a sottolineare che il tempo che trascorre davanti al computer è sempre limitato.
E' molto inelligente tanto da essere considerato un piccolo genietto per la sua intuizione ma è anche tanto ma tanto disordinato.
Ha una fervida fantasia e sostiene di voler inventare una macchina anti invecchiamento in modo da far sì che nessun altro muoia. Ha un affetto smisurato per sua sorella di 6 anni ma allo stesso tempo non perde occasione per picchiarla anche in modo piuttosto aggressivo.
Io sono isterica e urlo per sgridarli e a volte perdo il controllo di me perchè stanca,ma non ho mai dato loro una sberla quindi questo suo modo di fare con sua sorella non lo comprendo.E' vero al papà è successo a volte di strattonarlo perchè non ascoltava i suoi "ordini" ma doppo che ho fatto notare a mio marito che non si trattava del modo migliore per fargli capire le cose,non lo mai più toccato.
Siamo una famiglia felice,certo ogni tanto io che sono la pazza della casa urlo anche con mio marito e sicuramente questo crea disagio nei bambini e mentre vi scrivo mi rendo conto che certi atteggiamenti di mio figlio possono essere il risultato del mio orrendo modo di fare e che per prima cosa dovrei rivedere il rapporto con me stessa e poi con mio marito e questo lo comprendo.
Ciò che però mi ha spaventata è stata una dichiarazione di mio figlio ieri sera,come ogni sera li porto a letto nel loro lettini e gli racconto la favola poi sto con loro e canto una ninna nanna e finalmente si addormentano,ebbene è il momento anche in cui loro mi confidano le loro coe e in particolare il più grande.Ieri sera non riusciva a d addormentarsi e così gli ho chiesto il motivo,e lui mi ha risposto che non poteva dirmelo perchè aveva paura.
Con tanta dolcezza e pazienza sono riuscita a farmi dire che il pensiero che gli girava nella mente e che non riusciva a dirmi perchè si vergognava,era che lui quando vede una bambina bella la vuole uccidere!!!!
Francamente sono rimasta di ghiaccio e per non spaventarlo ulteriormente ho cercato di capire e gli ho posto altre domande,gli ho chiesto se era un sentimento che gli suscitava qualche atteggiamento di qualche bambina e che in gergo si dice che mi viene voglia di uccidere una perosna quando ci fa innervosire ma che non è una corretta espressione nè una cosa gentile da pensare.
Lui continuava ad insistere dicendo che semplicemente si riferiva alla bellezza delle bambine e non al loro carattere!!
Vi prego datemi un consiglio,come devo pormi? Cosa devo dirgli?
Scusate la lunghezza ma volevo che la descrizione fosse il più chiaro possibile.
In attesa di vostra risposta vi saluto cordialmente.
Eleonora
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Eleonora,

senza conoscere più approfonditamente la situazione non è facile risponderle.
Cerchi di osservare se questa idea espressa ieri dal bambino persiste, o se invece non ripete più quello che le ha detto perchè può anche essere stato un pensiero passeggero, frutto della difficoltà a superare del tutto i due lutti familiari e anche del clima non proprio sereno che lei descrive.
Cerchi di mantenere una posizione di osservazione senza essere invadente o eccessivamente emotiva, stando semplicemente a vedere se il discorso torna a ripetersi. In questo caso gli faccia delle domande restando calma, e chiedendogli in particolare perchè desidera eliminare le bambine belle: potrebbe rispondergli che una bambina bella l'ha trattato male, o che le bambine belle non lo guardano, o che lui si sente brutto, o altro ancora.
Se accadrà che ne riparliate ascolterà la sua risposta e penserà al da farsi, ma prima sarà necessario capire cosa intende davvero il bambino con quella sua affermazione.
Non è ovviamente un piccolo assassino in erba, e non lo sgridi se non vuole che non le dica più quello che gli passa per la testa.


Sarebbe importante che lei cercasse un supporto psicologico per contenere la sua emotività, perchè un clima eccessivamente carico di urla a sfuriate può portare i bambini ad imparare a comportarsi così a loro volta, e a reagire in maniera aggressiva a quello che crea in loro disagio, frustrazione o sofferenza.

Fortunatamente ci dice che suo marito ha cambiato il modo in cui si rapporta al bambino, continuare come prima sarebbe stato un grave errore perchè gli avrebbe insegnato a risolvere le questioni con l'aggressione fisica, invece che con la calma e il confronto: dal momento che parliamo di un maschietto e che il padre è il suo modello naturale imparerà in particolare da lui come rapportarsi agli altri, e se il papà gli insegna ad utilizzare la violenza lui imparerà che è così che si risolvono le questioni.
Penso che non vogliate questo, ed è importante che vi regoliate di conseguenza.

Cordiali saluti,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le sig.ra,
credo che gran parte dell'aggressività di suo figlio derivi dall'intensità della sofferenza causata dalle recenti perdite subite, infatti attraverso il gioco lui sta esprimendo la sua angoscia e forse andrebbe supportato psicologicamente da uno psicoterapeuta dell'età evolutiva che lo aiuti a metabolizzare i lutti che sta vivendo dandogli la possibilità di esprimere, sempre attraverso il gioco, la sua aggressività verso le bambine, comprendendo il significato di questa associazione con la bellezza.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#3]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Vi ringrazio tantissimo per le vostre immediate risposte e mi rendo conto che alternando momenti io per prima di coccole e affetto a momenti di urla non do stabilità ai miei bambini e questa è la cosa che più mi distrugge.
Non ho giustificazione,è solo che troppo spesso mi ritrovo da soal a gestire tutto,non sono una casalinga e lavoro fortunatamente in un'azienda i cui soci sono mio fratello e mio marito quindi non ho problemi di orari,ma ho le mie responsabilità.A casa mio marito iinvece di darmi supporto nel rapporto con i bambini è lui stesso un bambino.
Se la sera dico che dopo cena è meglio non giocare al pc e lui decide di giocare con suo figlio,devo arrivare uralndo perchè alle nove di sera ora in cui si sa che li porto a letto,mio marito è lì che gioca tranquillamente con suo figlio e non si rende conto di nulla.
Siamo sposati da dieci anni,e nel tempo è peggiorato,non si prende le sue responsabilità e ha un atteggiamento morboso con i suoi genitori,non è maturo e io sono stanca ma tanto stanca di parlargli,di aiutarlo a crescere.
In tutto questo tempo DA SOLA ho dovuto affrontare la chisura della mia azienda,la morte di un caro amico,la morte di mio padre e di mio zio,accudisco mia madre e mi faccio carico anche delle sue esigenze,comunque cerco di non far mancare nulla ai miei figli ma non è facile perchè alla fine gli tolgo la cosa più importante che è la loro SERENITA'.
Scusatemi per lo sfogo r grazie ancora per i preziosi consigli che seguirò e vi farò sapere.
Cordiali saluti
[#4]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Forse dovreste considerare la possibilità di chiedere una consulenza di coppia, ci ha mai pensato?
[#5]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Inefetti potri proporlo a mio marito,e nel caso le chiederò a chi rivolgermi,grazie
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile Eleonora, la descrizione che dà della sua famiglia un po' movimentata, fatta di urli, strattoni e ripensamenti può essere sintomatica di problemi oppure no, dalle semplici descrizioni non si può capire nulla di preciso. Ci vorrebbero dei consulti specialistici per capire cosa davvero succede.

Una cosa invece mi sembra evidente: lei sembra una persona molto ansiosa e sull'onda di quest'ansia rischia di prendere troppo sul serio i pensieri di un bambino di 7 anni. Un bambino è un bambino, non si possono valutare i pensieri di un bambino col metro di un adulto.

Quando ci sono comportamenti "strani" nei figli, noi psicologi di solito guardiamo ai genitori. Dovreste riuscire a chiedere dei consulti innanzitutto lei e suo marito e vedrà che quando le cose con voi miglioreranno, anche il bambino sarà più tranquillo.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#7]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Provi a parlargliene, ed eventualmente se non fosse disposto a rivolgersi assieme a lei ad uno psicologo cominci a farlo individualmente per occuparsi di sè e di come sta vivendo tutta questa situazione.
[#8]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le sig.ra,
per quanto riguarda la consulenza di coppia è fondamentale che lei cerchi di comunicare a suo marito la sua disponibilità a mettersi in discussione perché solo così lo indurrà a fare altrettanto e a percepire lo psicoterapeuta non come un giudice ma come un alleato che vi accompagnerà nel processo di cambiamento.