Ansia, stress e insonnia

Salve,
sono un ragazzo di 27 anni e mi trovo qui a chiedere un consulto in quanto è da qualche tempo (ormai due settimane) che mi sento assolutamente teso, nervoso, pensieroso e ansioso. Diciamo che sono di mio una persona ansiosa, estremamente razionale e con la necessità di "sapere" e che tendo anche ad essere ipocondriaco, ma questi sono lati della mia persona che sono sempre riuscito a controllare con le mie forze.
Ho sempre attribuito questi miei "modi di essere" al mio passato non troppo sereno, la perdita di mia madre all'età di 15 anni e una crisi personale all'età di 22 anni dovuta a sensi di colpa e alla fine di un rapporto sentimentale per me importante. Sono sempre riuscito a rialzarmi da queste situazioni grazie alla mia forza di volontà, la mia razionalità e l'affetto delle persone che mi vogliono bene.
Comunque, tutti gli anni, o almeno per gli ultimi 4-5 anni sicuramente, in primavera la mia ansia tende ad aumentare ed ho sempre trovato validi alleati in prodotti erboristici per alleviare i sintomi e tornare nel giro di qualche tempo a stare meglio.
Diciamo quindi che sono "abituato" a preoccuparmi per alcuni sintomi quali tachicardia, palpitazioni, dispnea, insonnia (specialmente al mattino), tensione ma che dopo qualche tempo sono sempre riuscito a razionalizzare la situazione attribuendoli a quanto detto prima della mia persona e con qualche rimedio erboristico la situazione è tornata nel giro di qualche tempo gestibile.
La cosa che più mi reca danno, in modo particolare quest'anno e che questa mia ansia mi porta anche episodi di agorafobia o comunque di preoccupazione nell'uscire di casa e anche se so che il mio "star male" dipende dall'ansia faccio una gran fatica a gestirla.
Io sono una persona piuttosto dinamica, a cui piace uscire, stare in mezzo alla gente, divertirsi e quindi la "paura" di uscire mi innervosice ancora di più.
Quest'anno tutta questa situazione è per me più pesante del solito.
Aggiungo solamente che da settembre a circa due settimane fa ho fatto una cura contro l'acne a base di isotretinoina che tra le controindicazioni ha appunto questi sintomi.
Forse mi sono dilungato un pò troppo ma volevo essere chiaro e spiegare queste cose non è così semplice.
Vorrei sapere se l'analisi che ho fatto della mia situazione può essere corretta, se devo attribuire questo mio stato al cambio di stagione e7o al farmaco che ho assunto quest'inverno e quali potrebbero essere i rimedi per cominciare a stare bene.
Ringraziando anticipatamente per una vostra risposta porgo distinti saluti.
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Ritengo che dovrebbe ricevere una valutazione specialistica dei suoi sintomi, se ancora non l'avesse fatto. Dalla sua descrizione appare probabile che lei dovrà seguire una cura per liberarsi della sua ansia. Può rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta esperto in disturbi d'ansia e chiedere un parere. Quello di volersi risolvere da soli i problemi psicologici è un tentativo molto comune, ma destinato nella maggior parte dei casi a naufragare, purtroppo.

Se vuole aggiungere altro o desidera informazioni, la ascoltiamo.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la celerissima risposta.
E' da qualche tempo che dentro di me sto pensando ad una soluzione di questo tipo perchè è vero che sono sempre bene o male riuscito a gestire la mia ansia ma questo comporta un enorme dispendio di energie psicofisiche, ma saprà meglio di me che il più delle volte ci si rivolge ai medici e forse in modo particolare ad uno psicologo proprio quando non si vedono altre vie d'uscita.
Non ho mai avuto la concezione, forse "antica", di avversione allo psicologo ma è piuttosto la società e le persone a me più vicine ad avercela e la cosa mi ha sempre frenato un pò.
Oltre a questo anche il mio medico di base con il quale ho parlato gli altri anni ha sempre sottovalutato la situazione arrivando persino a prescrivermi il Lexotan da prendere al bisogno.
Ho comunque intenzione di recarmi a giorni dal mio medico di base per spiegargli la situazione.
Può secondo lei il cambio di stagione e in modo particolare la primavera aggravare una certa situazione?
Posso come mi suggerì il mio medico due anni fa assumere 8 gocce di Lexotan "al bisogno" senza incorrere in problemi?

Grazie ancora per l'attenzione
[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
L'ansioso è in effetti una persona costretta a sprecare quantità enormi d'energia solo per sembrare normale.

Nessun problema se vuol tornare dal suo medico, ma la cosa più opportuna sarebbe il consulto specialistico. A volte il medico di base può cercare di sminuire l'ansia come tentativo di ridimensionarla ("Non si preoccupi, non è niente"), ma averle dato anche il Lexotan mi sembra contraddittorio.

La verità è che uscire dall'ansia non significa ricevere rassicurazioni, né calmarsi, né tranquillizzarsi: significa imparare un modo nuovo di porsi nei confronti delle situazioni ansiogene e, più in generale, del mondo.

Si rivolga a uno psicologo psicoterapeuta esperto in disturbi d'ansia, probabilmente non sarà necessario un percorso lungo e faticoso.

Legga qui per informarsi:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

Cordiali saluti
Ansia

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