Iponatriemia e citalopram

Mia madre, 78 anni, è stata operata circa 5 mesi fa di un meningioma. Da quella volta e' in cura con Keppra 100g mattina e sera, e fino a qualche giorno fa assumeva anche 1/4 di solian, che prendeva alla sera. A un certo punto ha manifestato problemi di insonnia per cui le è stato prescritto il tavor e abbiamo sospeso solian. tavor le dava diversi problemi (bocca impastata, generale stato di leggera confusione, dolori alle gambe) per cui è stato sospeso e abbiamo dovuto ricominciare il solian per il manifestarsi di depressione e pensieri suicidi, però lo prendeva la mattina. Tutto abbastanza bene, ma l'insonnia va e viene. Ha provato con la melatonina ma dichiara disturbi tipo giramenti di testa anche con questa. A questo punto siamo andati, martedì scorso, dal neurologo che le ha tolto il solian, perchè ha osservato rigidità e problemi di tipo parkinsoniano a suo dire prodotti dal medicinale, e le ha prescritto citalopram, 1/2 pasticca a momento per arrivare a 1, la mattina. Tuttavia già giovedì mia madre lamentava malessere generali, mal di testa, aveva le caviglie gonfie, inappetenza e continua ad avere problemi di sonno. Venerdì ha sospeso il citalopram, però dopo due giorni era già di nuovo depressa, ieri piangeva e cose simili. Da giovedì ha anche avuto un leggero aumento di pressione. Leggendo il foglietto illustrativo i sintomi mi sono sembrati compatibili con un problema di iponatriemia. Sentito oggi il neurologo non ha dato peso al problema della iponatriemia perchè sostiene che si manifesta solo a dosi alte e dopo molto tempo, sostiene che citalopram è la cosa più leggera che c'è quindi non sa come risolvere i disturbi di mia madre e mi ha detto di provare con entact, cominciando con solo 3 gocce e salendo molto gadualmente. E' assolutamente da escludere l'iponatriemia e dobbiamo insistere con citalopram o entact che sia anche se mia madre non dovesse sentirsi bene? E' possibile fare un ECG per vedere se si può ridurre il Keppra o è ancora troppo presto?
Grazie dell'attenzione.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

concordo col neurologo che esclude problemi di iponatriemia adducendo i suoi stessi motivi.
Ritengo che sia ancora presto per ridurre il Keppra.
Seguite le indicazioni del neurologo di fiducia.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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dopo
Attivo dal 2011 al 2019
Ex utente
Gentile Dott. grazie della celere risposta. Farò come dice!
Cordiali saluti
[#3]
dopo
Attivo dal 2011 al 2019
Ex utente
Gentile Dottore, mia madre sta seguendo la cura indicata dal neuroglo, cioè entact a cominciare da tre gocce. Ieri me ha prese per la prima volta 7, ma i problemi che ha presentato per tutto questi giorni di cura, malessere generale, difficoltà a dormire, dolori alle gambe, si sono acuiti e lamentava un forte dolore diffuso, forse ai muscoli, forse alle ossa, non sapeva descrivere bene. A questo punto dobbiamo insistere con la cura? Lei è molto stanca e demotivata non vedendo miglioramenti e non riuscendo a capire cosa succede. Mi consiglia di sospendere o ridurre le gocce, tornando ad esempio a 5? Escludendo l'iponatriemaia come lei dice, cosa può essere?i sintomi possono essere quelli di una fibromialgia? Come si possono alleviare? Negli ultimi due giorni ha trovato un pò di sollievo con la tchipirina, può continuare a prenderla tranquillamente? Le ricordo che oltre a entact assume 2mg di Keppra al giorno, oltre a medicine per controllare la pressione alta (1/4 seloken, mattina e sera) e il colesterolo. Grazie della risposta, non riusciro a parlare con il nostro medico prima di martedì.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

i sintomi da Lei riportati potrebbero essere correlati all'entact, infatti sono stati descritti quali effetti collaterali del farmaco. Questo in senso generale, non è detto che questa ipotesi possa accordarsi alla situazione clinica della mamma. Tali disturbi, qualora dovuti al farmaco, potrebbero ridursi dopo un paio di settimane a dosaggio pieno. Cinque gocce sono sottodosate ma per variazioni di dosaggio o di farmaci deve rivolgersi al neurologo prescrittore. Un uso prolungato della tachipirina non sarebbe consigliabile.

Cordialmente
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dopo
Attivo dal 2011 al 2019
Ex utente
Come fare allora? E' difficle pensare di stare nelle sue condizioni di malessere per 15 giorni, e senza poter prendere niente per alleviare i dolori. Comunque ne parlerò con il nostro neurologo, grazie della sua risposta
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

infatti deve parlare col neurologo della mamma.

Cordialità
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