Non riesco più a guidare come un tempo.

Sono un giovane ragazzo di 26 anni,
da quando avevo 14 anni faccio il fotografo e per esigenze di lavoro ho sempre dovuro percorrere diversi km.. preso la patente non permettevo a nessuno di guidare ovunque si doveva andare..
nel 2006 sono partito volontario nell'esercito e per i successivi 2 anni ho fatto il paracadustista. dopo il congedo nel andare a lavorare raggiungevo un collega a 30 km di distanza passando per una super strada di montagna avevo un forte mal di stomaco e una forte acidità gastrica e il reflusso gastro esofageo mi soffocava, tutto questo succede all'interno di una galleria lunga 1,3km dove sono rimasto chiuso 2 ore per il traffico. nonostante ciò riesco ad andare a svolgere il servizio matrimoniale commissionatomi, e in una galleria dell'auto strada si ripete il soffocamento e iniziano i primi sbandamenti e sensi di svenimento costringendomi a fermare 2 volte. dopo il consiglio del mio medico ho fatto una cura di a base di sertralina 50mg giornalieri con il risultato diessere ingrassato 30kg e nient'altro. cosa mi potete consigliare voi?? per ritornare ad essere quello di prima??
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazzo,
è possibile che dopo l'episodio della galleria si sia instaurata un'ansia anticipatoria sulla quale si può intervenire attraverso una psicoterapia, come mai se la terapia farmacologica si è rivelata inefficace, non si è rivolto di nuovo al medico?

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Dr.ssa Mirella Caruso Psicologo, Psicoterapeuta 52 1
Gentile ragazzo, credo sia necessaria una buona dose di coraggio, e forse anche di spericolatezza, per poter fare il paracadutista. Da quello che scrive, pare che i suoi disturbi siano iniziati con il congedo militare. Ha ripreso il lavoro di prima, ma niente era piu'come prima. Che cosa è successo in quel periodo di leva volontaria? Si è misurato col proprio coraggio, ci sono stati episodi significaticvi che l'hanno turbata? Oppure, non è successo nulla di rilevante, ma è cambiato qualcosa dentro di lei. Non è piu' la persona di prima, in piu'si ritrova ingrassato e oppreso dai sintomi.Forse ora non sa in che direzione andare, quale strada percorrere. Potrebbe non essere chiara la meta del suo andare, cosa vorrà perseguire, come vorrà diventare. Sono tutte domande e risposte che possono trovare accoglimento in un contesto di psicoterapia: gliela consiglio, i farmaci sono indispensabili per bloccare una sintomatologia che puo'essere invalidante e penosa, ma con uno psicoterapeuta, potrà "buttare fuori" cio' che la opprime e cercare la sua strada.
La saluto.

Dr.ssa Mirella Caruso www.mirellacaruso.it
Milano: via A. Stradivari, 6.
Bologna: via Malvolta, 3.

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dopo
Utente
Utente
per Dr. Sabrina Camplone.
Il mio medico mi ha seguito molto bene, infatti con la terapia farmacologica ho avuto un leggero miglioramento ma la mia forma fisica è venuta meno e non intendo in nessun modo assunere nuovamente seltralina benzodiazepine o beta bloccanti, anche perchè gli effetti collaterali li ho peccati tutti sonnolenza sbadigli e quant'altro... ma non mai smesso del tutto di guidare..
ho la passione della pesca e percorro itinerari molto lunghi 100km circa su una strada definita la strada della morte e non crea alcun problema, ma se devo percorrere 30 km di strada dove ci sono viadotti e gallerie lunghe mi vengono fuori sbandamenti e senso di svenimento sia durante la cura che prima.

per Dr. Mirella Caruso i dusturbi sono iniziati nel 2009 a giugno a distanza di 10 mesi dal congedo dove in questi 10 mesi ho viaggiato per lungo e largo con la mia macchina in tutt'italia senza alcun tipo di problema, dove non volevano guidare gli altri guidavo io per 6 7 ore senza mai fermarmi.
nel periodo di leva volontaria non ci sono stati nessun tipo di episodio che possa aver portato a ciò,è stato il periodo più bello della mia vita a avrei voluto farlo per sempre la vita militare. ma non vincendo il concorso sono dovuto tornare a casa. Dopo il concedo mi sono posto subito degli obiettivi voglio laurearmi in farmicia e cosi ho intrapeso questo percorso che sto affrondanto egreggiamente... questa "patologia" per un ragazzo intraprendente come è estremamente invalidante e sto perdendo un casino di guadagni per non riuscirmi a spingere su percorsi necessari per il mio lavoro...
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazzo,

da qui non possiamo sapere cosa sia accaduto. Una ipotesi potrebbe essere pensare ad un attacco di panico in galleria che ha determinato un imprinting per tutte le altre volte in cui va in auto, proprio perchè si trovava in auto e in galleria (costrizione) e in una strada detta "della morte".
Per una valutazione accurata dovrebbe consultare uno psicoterapeuta di persona.
In particolare la psicoterapia cognitivo-comportamentale si è rivelata molto efficace nel trattamento di questi disturbi.
Però tenga presente che il consulto on line ha molti limiti, quindi Le suggerisco di contattare uno psicoterapueta della Sua zona.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
Gentili dottori
oggi ho percorso circa 60km di stradine secondarie per evitare l'auto strada... per arrivare da castrovillari a cosenza, impiegandoci circa 2 ore. invece in autostrada avrei potuto metterci mezz'ora.. sto perdendo il lavoro per la mia "incapacità" alla guida..
nonostante ciò ho voluto percorrere un tratto di 10 km da uscita ad uscita per vedere che reazioni avrei avuto..
ho avuto:
visione sffocata, caldo allegambe con perdita parziale della sensibilità alle gambe e dolore hai testicoli come se avessi preso un pugno proprio li...

non so se definirlo panico ma ciò non mi sembra.. e come se mi desse fastidio la velocità sento una sensazione simile alle montagne russe a una velocità di 100km orari..

N.B so benissimo che online non si riesce a fare una diagnosi ma se scriviamo qua evidentemente cerchiamo risposte all' insaputa di tutti o non ci fidiamo dei medici a cui ci siamo rivolti ecc.. Grazie.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazzo,
solitamente alla terapia farmacologica, si affianca la psicoterapia, lei è inoltre molto giovane, non può pensare di assumenre farmaci a vita, inoltre il corteo sintomatologico che le fa compagnia le sta impedendo di raggingere i suoi obiettivi e limitando la qualità di vita
Le sedute l'aiuteranno a comprendere i motivi dell'ansia, che vanno oltre l'autostrada, per dare un volto ed un nome al suo disagio.
Cari saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Mirella Caruso Psicologo, Psicoterapeuta 52 1
Gentile ragazzo, le consigliereidi non concentrarsi troppo sulla definizione o diagnosi della sua problematica, ma sul suo desiderio di capire cio' che le sta succedendo. Ha percorso 10 km di autostrada provando una certa "ebbrezza" e un dolore nel posto piu' intimo. Se le puo' essere d'aiuto, in attesa di trovare uno/a psicoterapeuta con cui intraprendere un percorso, provi, se ci riesce, a pensare a se stesso come era prima dell'episodio della galleria: una persona vitale, coraggiosa, sicura di sé. Concentrare la propria attenzione sul sintomo non serve, ricercare la diagnosi puo' essere rassicurante per un verso per escludere altre patologie, ma non aggiunge nulla a cio' che lei percepisce come un'esperienza angosciante e castrante.
Cmq., complimenti, lei è davvero indirizzato a voler superare questa situazione: non abbandoni la sua voglia di capire e cerchi un collega che possa aiutarla; in calabria non mancano di certo professionisti esperti che possano farlo.
Saluti.