Difficoltà di coppia

Ho 2 bimbi meravigliosi ma ho perso una figlia appena nata ormai 9 anni fa. Io e mio marito abbiamo reagito in modo molto diverso e ad oggi lui non capisce come la cicatrice per me non sia totalmente chiusa. Esami a non finire e molte precauzioni per portare a termine la terza gravidanza mi hanno psicologicamente segnata (tremo all'idea di vedere un ginecologo). Volevo i suoi abbracci e addormentarmi rassicurata.. La nostra piccola ora è grande. Da tempo mi lamento con lui perché sembra che mi cerchi solo per interesse sessuale: viene a letto senza addormentarsi davanti alla tv solo quando ha "intenzioni" e si sente rifiutato se io non voglio (e il mio desiderio nei suoi confronti è molto basso); mi tiene il muso e non mi parla se i rapporti sono poco frequenti; spesso mi rinfaccia anche con battute il mio concedermi poco. Non mi abbraccia "dopo". Ognuno per conto suo. Come una botta e via. Ho provato a parlargli e per tutta risposta mi ha detto che i miei sbalzi d'umore lo disorientano: secondo lui forse è un problema di tiroide. Ammetto che il mio umore non è sempre stabile. Ammetto di essere cambiata in 13 anni di matrimonio. E' un padre presente, non mi fa mancare niente, fa la sua parte in casa e ci tiene anche a cucinare quando abbiamo ospiti. Per i miei è un genero perfetto, un grande lavoratore, una brava persona. E lo è davvero. Ma io non sto bene. Forse sono io quella perennemente insoddisfatta. Ho un lavoro sicuro ma vorrei cambiarlo perché mi fa morire dentro (per questo ho ripreso gli studi ed una seconda laurea) ma lui sostiene che in questi periodi è da matti (veramente lo sostiene da sempre). Insomma sono confusa. Aggiungo che il paese è piccolo e la gente mormora molto. Vorrei non perdere me stessa e non so se nel percorso ci sia posto per lui. Per questo mi sento molto egoista. E poi ci sono i bimbi di mezzo. A volte mi manca l'aria. Sono solo una stupida egoista insoddisfatta che ha bisogno di sfogarsi e di autoaffermarsi e non si accorge della fortuna che ha? Come cambiare io o riuscire a cambiare questa situazione? Ho 37 anni non sono più una bambina e dovrei avere le idee chiare.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

sul fatto che a 37 anni sia d'obbligo avere le idee chiare, Le suggerirei di non comunciare a giudicarsi e a condannarsi.

Può capitare di avere un momento di difficoltà.

Lei dice che principalmente non si sente compresa da Suo marito e, con buona probabilità, lui fa la sua parte.

Tuttavia con un consulto on line è davvero difficile aiutarvi, per i limiti stessi di questo tipo di comunicazione.

Avete pensato di rivolgervi ad uno psicologo psicoterapeuta sistemico, esperto nel trattamento delle coppie?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Amica,

mi pare di capire che lei concorda con quanto dice suo marito circa gli sbalzi d'umore che la renderebbero imprevedibile e "lunatica".
E' iniziato tutto con la perdita della bambina o anche in precedenza si sentiva così?

Se la situazione è questa è difficile capire dove finiscono le difficoltà individuali e dove iniziano quelle di coppia, perchè nel tempo suo marito potrebbe aver semplicemente reagito (male) ai suoi cambiamenti, che ha dovuto ovviamente subire e che probabilmente non aveva gli strumenti psicologici per accogliere e comprendere.

Le altre tessere del puzzle non le sono sicuramente d'aiuto nel sentirsi meglio, lavoro in primis, ma sta dimostrando una grande volontà e forza d'animo nell'essersi iscritta di nuovo all'università.
E' una reazione sana e positiva, che indica che in lei sono presenti le risorse necessarie per cambiare la situazione: se chiederà anche un aiuto psicologico potrà farlo più rapidamente e con maggior successo.

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile signora,
concordo con le colleghe sull'opportunità di rivolgervi ad uno psicologo/psicoterapeuta di coppia, al fine di comprendere e affrontare in modo idoneo le difficoltà esposte che a quanto sembra, non riguardano solo lei, ma anche il vostro rapporto coniugale.

Da qui non è purtroppo possibile, per via dei limiti intrinseci al mezzo virtuale, aiutarla come meriterebbe.

Molti auguri

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr. Edoardo Riva Psicologo, Psicoterapeuta 102 3 2
Gentile utente,
La descrizione che fa di sé mi sembra in alcuni tratti eccessivamente negativa. E' come se si sentisse in colpa per il desiderio di trovare una strada senza suo marito. Se doveste separarsi credo che saprà trovare i modi e i tempi per fare sì che questo avvenga nel clima migliore possibile per i bimbi e nel rispetto di voi come genitori. D'altra parte i suoi bisogni in questi ultimi tredici anni sono cambiati, vanno rispettati e se doveste restare insieme credo che perlomeno ci sia spazio per un forte cambiamento nel modo di comunicare, senza per esempio attribuire le difficoltà alla tiroide (di cui magari lei non soffre nemmeno).
Cordialmente,

Dr. Edoardo Riva
Psicologo, Psicoterapeuta