Ragazzo difficile da capire

Buonasera
Mio nipote 20 anni, sembra non accettare la vita, continua a dire che il sole è brutto, il mare è brutto, insomma potrei scrivere che tutto il mondo per lui è brutto, trascura la sua persona,non veste bene,non taglia mai i capelli,l'unica cosa che non trascura è l'igiene e lo studio, in famiglia siamo davvero preoccupati, portarlo da uno psicologo è impossibile perché si rifiuterebbe. E' un ragazzo superdotato per quanto riguarda lo studio sta per prendersi il terzo anno di fisica all'università di Pisa, ha vinto diversi premi, in matematica e chimica, ad ogni esame da sempre il massimo, ma cosa se ne fa di tanta intelligenza se poi non sa usarla ....
Chiedo a Voi medici di darci un consiglio su come comportarci, è un caso davvero disperato
un cordiale saluto
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 503 41
Innanzitutto sarebbe necessaria una diagnosi per Suo nipote e da qui non è possibile.

Successivamente è necesario sapere che tipo di difficoltà incontrate nel rapportarvi a lui.

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Gentilissima dr.ssa La ringrazio per la tempestiva risposta.
Il rapporto che tutta la famiglia ha nei confronti del ragazzo è di pieno amore, ma non riusciamo, fratello e cugini compresi a farlo socializzare con gli altri, a fargli capire che la vita bisogna viverla, specialmente a 20 anni, che bisogna vestirsi a modo, che quando le scarpe si rompono bisogna comprarne un paio nuove, che ogni tanto bisogna andare a tagliarsi i capelli, per lui fin da piccolo non esiste altro che lo studio, l'unica sua uscita è andare a casa della nonna, che cerca anche lei disperatamente di spronarlo a vivere la vita. Forse usiamo delle parole sbagliate, non sappiamo prenderlo dal verso giusto, i genitori hanno quasi paura di parlagli, il ragazzo riesce, con il suo modo di parlare a spegnerci tutti come niente.
distinti saluti
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 503 41
Una consulenza psichiatrica è indispensabile.
Capisco che il ragazzo non voglia saperne, ma d'altra parte risulta difficile aiutarlo in altro modo.

Probabilmente non si tratta di cattivo apprendimento: il ragazzo sa bene che per stare con gli altri ci si deve lavare e presentare in un certo modo.

Quindi è necesario porre una diagnosi corretta, ma solo lo psichiatra o lo psicologo, vedendolo di persona, possono farlo.

Un cordiale saluto,
[#4]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile signora,
lei è la zia di questo ragazzo?
Come mai ha scritto lei a noi anziché i genitori?

<portarlo da uno psicologo è impossibile perché si rifiuterebbe>
Gli è stata proposta in concreto questa opportunità?

<i genitori hanno quasi paura di parlagli, il ragazzo riesce, con il suo modo di parlare a spegnerci tutti come niente.>
Hanno mai pensato i genitori di rivolgersi di persona ad uno specialista per avere un aiuto a relazionarsi in modo differente con il proprio figlio?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#5]
dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente

Gentile dott.ssa Pileci e Rinella
Ho avuto io personalmente questa iniziativa, perchè speravo di avere un consiglio per un approccio con il ragazzo per spronarlo a migliorare. I genitori non prendono nessuna iniziativa, si lamentano con i familiari del comportamento del figlio ma non fanno nulla. Voglio molto bene a mio nipote e mi fa un male tremendo vederlo così. Tuttavia mi rendo conto che una diagnosi a distanza è difficile.
Grazie
Cordiali saluti
[#6]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 503 41
" I genitori non prendono nessuna iniziativa..."

Questo potrebbe contribuire a mantenere il problema.
[#7]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile signora,
in effetti, come dice la collega, l'atteggiamento dei genitori non sembrerebbe proprio quella ideale per affrontare in modo congruo il problema, anzi.

Comprendo la sua preoccupazione per suo nipote, tuttavia in ogni caso spetterebbe ai genitori fare qualcosa se sono preoccupati per il figlio, tra l'altro maggiorenne.

Potrebbero loro stessi rivolgersi ad uno specialista per essere aiutati,come ad esempio uno psicologo/psicoterapeuta ad orientamento sistemico-relazionale.

Cordialmente



[#8]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
da quello che scrive, le capacità cognitive di suo nipote sembrano essere ottimali, ma l'aspetto relazionale e della cura di sè,compromessi.
Una copnsulenza psicologica diventa l'unica strada possibile per il ragazzo, da quì ed al posto suo nessuno può decidere.
E' possibile che lui non avverta nè il disagio, nè il bisogno di modificare questi elementi della sua vita, che le difficoltà siano cioè "ego-sintoniche", in sintonia con il suo io e con il suo sentire, per questo non li avverte come difficoltà.
Ci faccia sapere, cari saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#9]
dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Gentilissima dottoressa Randone in effetti mio nipote non mostra nessuna insicurezza, affronta qualsiasi situazione, la cosa che a me fa più rabbia che i suoi coetanei lo invitano, lo cercano, è un ragazzo buono che si presta quando qualcuno gli chiede aiuto, ma non vuole uscire, rimane ore e ore d'avanti al PC, se qualcuno viene a casa sua lui socializza, anche perchè è preparato su ogni argomento, è l'esterno che non accetta, non vuole uscire di casa, neanche a farsi una pizza fuori, per la sua persona presta solo attenzioni di igiene.
Gentilissima dottoressa Rinella seguirò il suo consiglio, cercherò di convincere mio fratello a consultare uno specialista per orientarsi come devono comportarsi nei confronti del ragazzo, è l'unica cosa che forse si può fare.
Ringrazio tutt di vero cuore per la gentile attenzione
Cordiali saluti
[#10]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
E' steto un piacere esserle d'aiuto, ci dia notizie, se crede.
cari saluti
[#11]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 503 41
Se i genitori del ragazzo non prendono iniziativa, ma si limitano a criticarlo con Lei, non si andrà molto lontano.
Le dinamiche interpersonali possono contribuire a rafforzare comportamenti disfunzionali.

Ne parli con Suo fratello e, se crede, ci faccia sapere.

Un cordiale saluto,
[#12]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Bene signora, dal mio punto di vista comprendere e modificare ciò che non va nelle dinamiche relazionali in atto nella famiglia potrebbe essere di aiuto.

Se lo ritiene utile, ci tenga aggiornati.

Cordiali saluti
[#13]
dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Gentile dottoressa Pileci
mio fratello non critica il figlio è soltanto disperato, cerca solo aiuto alla famiglia per spronarlo con la forza di tutta la famiglia, però purtroppo con scarsi risultati, forse non siamo all'altezza della situazione, ci vorrebbe uno specialista che dia un orientamento come comportarsi.
Ne parlerò con mio fratello domani.
Vi farò sapere
Grazie ancora
cordiali saluto
[#14]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 503 41
Gentile signora, avevo capito il senso della sua affermazione nella replica n. 5 ("si lamentano con i familiari").
Ho usato erroneamente e frettolosamente l'espressione "lo criticano", intendendo la stessa cosa, ma mi rendo conto che questa espressione è inadeguata e fuorviante.

Sul fatto di sentirsi poi "non siamo all'altezza della situazione" ha ragione: sono situazioni che spiazzano e che trovano i famigliari, proprio perchè coinvolti in prima persona, impreparati.

Però non è da escludere che un aiuto anche per loro, e forse in prima battuta, possa essere la scelta migliore.

Un cordiale saluto.


[#15]
dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Gentile dottoressa
Lei è stata molto gentile a rispondere alla mia richiesta di aiuto, la mia affermazione "Non critica ma è disperato" era soltanto una espressione per farle comprendere quanto malessere c'è in mio fratello e in tutta la famiglia per questo problema.
Cordialmente
[#16]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 503 41
Certo, era chiaro.

Il fatto è che la famiglia in questi casi si ri-organizza attorno ad un membro che sta male e soffre a sua volta.

Sono certa saprà scegliere le parole migliori per parlare di questo con Suo fratello.

Saluti,