Frustrazione

Buongiono, sono una ragazza di 29 anni sono socievole, allegra, efficente lavorativamente parlando, faccio un lavoro creativo e coltivo molti interessi artistici, ho amici che mi sono vicini ed una famiglia un po' problematica con la quale comuqnue convivo abbastanza bene. Da 3 mesi sono tornata single dopo una storia molto problematica di 10 anni, e sono innamorata di una persona con la quale non riesco ad avere un rapporto di conoscienza "normale", in quanto reagisco al non soddisfacimento dei miei desideri (uscire, vederci, stare insieme ecc. ecc.) mettondo dei "muri" che mi impediscono poi di carpire dei segnali di "presenza" da parte di quella stessa persona...è come se diventassi sorda e cieca ai segnali che comunque lui mi invia di "partecipazione" e coinvolgimento nella storia (la persona nello specifico è uno psicoterapeuta)...io sto tentando di trovare da sola soluzioni a questo problema che credo notevole in quanto mi rendo conto di voler "prevalicare" in un rapporto, mettendo i miei desideri al primo posto...ma nel profondo io sento di non essere così...ed ecco che arriva il senso di frustrazione ed ansia per non saper gestire i miei lati "oscuri"...dovrei procedere con una terapia al riguardo?...da sola mi sto mettendo delle linee guida che funzionano benissimo con amici, colleghi, famigliari ma in amore non reggono...entro facilmente in loop mentali su errori che faccio nella comunicazione di certi sentimenti...se non mi si dice "SI" divento poco recettiva a segnali esterni!
aspettando un vostro parere porgo coridali saluti
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazza,
è possibile che ci sia un profondo bisogno di considerazione di sé che non è stato adeguatamente soddisfatto attraverso le relazioni interpersonali (famiglia, amici, ex fidanzato) e che ora la induce ad un confronto con sé stessa che può essere avviato attraverso una psicoterapia, evidentemente non con la persona che sta frequentando, sicuramente lo sa già, ma è sempre utile evidenziarlo dato che questo sito è visitato da molti utenti.
Le consiglio di leggere questo articolo

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Dr.ssa Paola Cattelan Psicologo, Psicoterapeuta 536 10 16
Buongiorno.

Sembra che lei abbia uno stile di vita che tende a tenere le cose sotto controllo: parla di sè in termini di efficienza, di prevaricare gli altri, di darsi delle linee guida, contrapposti a dei "lati oscuri" che non è ancora riuscita ad addomesticare.
Reagisce alle frustrazioni in modo immaturo, come un bimbo che si gira dall'altra parte offeso quando non gli si concede ciò che vuole.

Ritengo che una psicoterapia potrebbe aiutarla a conoscere i suoi meccanismi psicologici e a guidarla nell'utilizzo di quelli più funzionali per il suo benessere.

Cordiali saluti.

Dr.ssa Paola Cattelan
psicologa psicoterapeuta
pg.cattelan@hotmail.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
In effetti so di esercitare un eccessivo controllo su di me, ne è segnale, immagino, anche essere anorgasmica...ma alterno fasi in cui mi sento una "super donna" (per fortuna sempre più raramente in questi giorni) a momenti di profondi sensi di colpa e malessere per come sono (che continuano ad esserci in una certa quantità) è come se non avessi un equilibrio stabile!
In questo periodo mi sono messa un bel po' a "studiare" per risolvere il problema...agendo sopratutto sulla correzione di certi miei comportamenti...però ecco, da sola non ci riesco, se, come anche voi mi consigliate, è il caso di intraprendere un percorso, sapreste anche dirmi di che tipo?...io pensavo alla TCC oppure alla TBS...grazie di nuovo
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Dr.ssa Paola Cattelan Psicologo, Psicoterapeuta 536 10 16
Dal mio punto di vista potrebbe trarre maggior giovamento da una trattamento di tipo psicodinamico, che la aiuti ad esplorare i meccanismi della sua psiche, piuttosto che cercare un modo per "correggersi".

Innanzitutto, però, una valutazione psicodiagnostica permetterà di inquadrare meglio quel suo umore altalenante e la sua personalità, al fine di individuare - in un secondo momento - il trattamento più adeguato.

Cordiali saluti.
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dopo
Utente
Utente
Ringrazio la Dott. Camplone, ho letto l'articolo...non la vedo come ultima spiaggia possibile era da tempo che volevo provare un percorso terapeutico...ma ero looppata nel mio modo negativo di vedere le cose....mi ero fatta una torre e mi ci ero rinchiusa...ora che sono libera...eccedo spesso da una parte e dall'altra...considerandomi troppo o troppo poco...quello che credo mi serva è equilibrio... ed un metodo per poterlo trovare sarebbe l'ideale adesso...
grazie mille
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazza,
gli esseri umani sono in continua evoluzione spesso il concetto di equilibrio viene utilizzato per "esorcizzare" le proprie paure, ma la capacità di aprirsi all'esperienza in modo flessibile ci consente di rispettare i nostri bisogni e di accettare gli aspetti del nostro modo di essere che viviamo come "scomodi".
La psicoterapia non è l'apprendimento di un metodo ma un'esperienza di crescita personale.