Indecisione sul da farsi e quello che la vita mi preserverà

Buonasera cari specialisti! Vi espongo il mio problema: Da circa un mese, dopo una radiografia, Tac e esami vari, ho saputo che mia madre ha un tumore ad un polmone probabilmente già in fase avanzata! Mio padre mi abbondonò quando avevo appena 13 anni, di conseguenza son cresciuto con mia madre!Questa notizia mi ha sconvolto, in quanto vivo con lei e non ho nessuno nella mia vita, né parenti né altro (escluse le amicizie), il rapporto con i "parenti" (mai presenti) è limitato ad un "ciao ciao" !! Sò benissimo che dovrò rimanere totalmente solo, la cosa non mi fa paura, ma mi fa paura dover vedere mia madre soffrire! Quello che sto per chiedervi, forse è banale ma io ci provo lo stesso: Tempo fa frequentavo una palestra (arti marziali) e il Maestro che teneva il corso, è una persona molto forte caratterialmente e molto carismatica(delle volte anche aggressiva), per motivi di lavoro fui costretto a cercare un altra palestra con orari diversi! Ora però il mio pensiero è rivolto verso questa persona, che va oltre all'insegnamento, è difficile da spiegare ma molto probabilmente io in lui vedo un padre, un amico, un fratello maggiore ecc ! Molti dicono che la forza và cercata dentro di noi, e sono d'accordo, ma che influenza secondo Voi potrebbe avere in questo momento codesta persona nella mia vita? Preparami al peggio ci stà..ma tutto da solo è un bel po' in salita..!! Pensate che un riavvicinamento a questo Maestro potrebbe giovarmi in qualche modo? Spero di non essere caduto nella banalità, ma sono sicuro che capirete la situazione! Vi saluto cordialmente in attesa di un Vostro gradito parere!!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Amico,

la sua situazione è sicuramente molto dolorosa perchè sa che purtroppo la malattia di sua mamma porterà prima o poi ad un esito infausto e ad un nuovo abbandono.
Di conseguenza lei sta cercando il modo migliore di gestire questa separazione appoggiandosi anche a qualcun'altro, come può essere il suo ex Maestro, che le infonda forza e coraggio per non crollare.

E' sicuramente positivo il fatto che lei stia cercando di reagire e di fare qualcosa di sensato per sè stesso e per affrontare quello che la aspetta.
La persona del Maestro è un possibile punto di riferimento da recuperare in questo momento di grande difficoltà, ma vorrei chiederle cosa si aspetta in particolare che lui possa fare per lei e, se eravate in confidenza, se pensa che sia una persona sufficientemente sensibile e profonda da poterla aiutare in questo momento.
Oppure pensa di tornare ad allenarsi lì senza parlare di quello che sta succedendo, semplicemente per poter stare a contatto con questa persona?

Solo lei ha le risposte perchè noi non lo conosciamo, ma il fatto che lei dica che è una persona che tende all'aggressività mi suscita qualche perplessità, e mi domando se non sarebbe più opportuno farsi aiutare da uno psicologo a gestire questo momento di transizione.
In ogni caso una cosa non esclude l'altra e può pensare di farle entrambe.

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Verena Elisa Gomiero Psicologo, Psicoterapeuta 173 3
Gentile utente,
concordo con quanto detto dalla dott.ssa Massaro, e mi permetto di farle una domanda lei dice:
<Molti dicono che la forza và cercata dentro di noi, e sono d'accordo, ma che influenza secondo Voi potrebbe avere in questo momento codesta persona nella mia vita?>
e secondo lei?
Cordialmente

Dr.ssa Verena Elisa  Gomiero
psicologa psicoterapeuta
Operatore training autogeno

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Dr. Davide Livio Psicologo, Psicoterapeuta 8 1
Gentile Utente, il suo quesito non è assolutamente banale e ben evidenzia le difficoltà che sta affrontando in questo periodo della sua vita. Concordo pienamente con le riflessioni delle colleghe e mi risulta un poco difficile rispondere alla domanda relativa al suo insegnante se non dicendole di fare ciò che si sente valutando anche la qualità, la reciprocità e le aspettative che ripone in questa relazione. Forse, visti gli interrogativi che si pone in questo momento relativamente al suo futuro e alla possibile sofferenza di sua madre, potrebbe cogliere l'occasione per parlarne vis a vis con uno specialista. Come Lei dice "tutto da solo è un pò in salita" e probabilmente ha ragione; nella vita di ognuno di noi capitano periodi che possiamo affrontare faticando in solitaria o faticando un pochino meno con l'aiuto di qualcuno che possa sostenerci.
Oltre agli specialisti privati, in molti ospedali esiste un servizio di psico-oncologia che spesso consente l'accesso anche ai familiari dei pazienti proprio per offrire loro la possibilità di gestire meglio le proprie emozioni durante un periodo così delicato e la comunicazione con il familiare in carico al servizio oncologico.

Dr. Davide Livio

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Dr.ssa Marisa Sciancalepore Psicologo 119
Gentile signore,

Comprendo dalla sua mail il momento di sofferenza che sta attraversando e il suo tentativo di riuscire a riempire in qualche modo ciò che sarà per lei l'assenza della figura materna, a cui è stato sempre ed esclusivamente legato.

Alla domanda che si pone potrà rispondere solo lei sperimentando nella realtà.
<Pensate che un riavvicinamento a questo Maestro potrebbe giovarmi in qualche modo?>
La scelta del tipo di figura, quella del maestro forte e carismatico, sembra caratterizzarsi di fisicità e carattere, ma non è ben chiaro come possa aiutarla, se non essendo un esempio di forza fisica.

In questo delicato periodo di mutamenti drastici nelle relazioni della sua vita le suggerirei di riuscire a rivolgersi a uno psicologo per poter accedere alla possibilità di comprendere quale possa essere il suo bisogno attuale, invece di lasciarsi andare alla casualità degli eventi.

un cordiale saluto

Dr.ssa Marisa Sciancalepore
Psicologa clinica

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dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Grazie a Voi tutti per le risposte e/o suggerimenti! Con questo Maestro c'era un bel rapporto, anche confidenziale, praticamente sà tutto della mia vita personale! è una persona che oltre all'insegnamento, quindi non solo fisicità, lavora molto sull'aspetto psicologico in quanto prepara e addestra reparti speciali! Di conseguenza, anche con noi allievi cercava di trasmettere quella sicurezza, o forgiare il carattere per quanto possibile, indistintamente uomini e donne! Sto riflettendo sul da farsi, probabilmente "l'accoppiata" Maestro e Psicologo potrebbero tornarmi utili. Se avete altre idee o suggerimenti sono ben graditi!
Cordialmente!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Bene, se le cose stanno così direi che sarebbe una buona idea sia riallacciare con il Maestro sia contattare uno psicologo.
Ci faccia sapere!
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Dr.ssa Marisa Sciancalepore Psicologo 119
A questo punto mi sembra che lei sia giunto alla decisione più adeguata: Maestro e psicologo nello stesso tempo.

un cordiale saluto

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Le malattie, così come i dolori ad esse correlate scompaginano e rendono vulnerabili, la condivisione allevia anche pesi enormi.
Il maestro può essere una valida strategia di condivisione del dolore, ma uno psicologo-psicoterapeuta, mi sembra la figura professionale più adatta, sia perchè formata a reggere il dolore altrui, che perchè capace di lavorare con e per lei, sulle sue possibili risorse psichiche.
Il maestro, anche se maestro, potrebbe andare in confluenza con l'evento doloroso e non esserla d'aiuto.
Saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it