Ho un problema con mio padre che ha un pensiero fisso

salve, scrivo perchè è da due anni che in famiglia viviamo una situazione insostenibile.premetto che siamo sempre stati una famiglia normale e felice, ma come detto prima, da due anni abbiamo un problema grave con nostro padre. il fatto è che lui ha un pensiero fisso, che lo tormenta, questo pensiero si rivolge contro mia madre, accusandola continuamente di non essergli stata fedele. in particolare mio padre si è convinto del fatto che mia madre lo abbia tradito con un amico di famiglia più di 30 anni fa, e dopo 30 anni questi ricordi sono riaffiorati, solo che a detta mia madre sono solo sue fantasie e che non c'è niente di vero. infatti queste sue fantasie diventano sempre più grandi, e lo rendono triste, ansioso, sempre cupo. insomma cosa possiamo fare per aiutarlo?? io non so cosa fare, quando parlo con lui è come avere un muro davanti. continuo a consigliargli di rivolgersi ad uno psicologo, ma niente, dice che non ne ha di bisogno, che siamo noi che dobbiamo andarci. la situazione tra l'altro va peggiorando di giorno in giorno, ed ho paura che faccia qualche pazzia, anche se non è mai stato un uomo violento. non so come spiegare, ma credo che abbia un problema di fissazione, tra l'altro questi pensieri sono riaffiorati, dopo avere fatto un sogno, che lui ritiene sia la realtà, come se avesse vissuto realmente quel sogno, ed è da allora che non ci da' pace e soprattutto non si dà pace. vorrei che mi deste un consiglio, su questa situazione, su come dobbiamo affrontarla noi in famiglia!! vi prego aiutatemi!!
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
È possibile che suo padre soffra di una fissazione persecutoria, nel qual caso potreste far poco direttamente per aiutarlo, ma nemmeno noi, da qui potremmo fare nulla, dato che non conosciamo né lei né suo padre. Dovreste rivolgervi ad esempio al vostro medico di famiglia o a uno psichiatra, e chiedere un parere.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr. Stefano Pozzi Psicologo, Psicoterapeuta 173 4 17
Gentile utente,

in precedenza suo padre non ha proprio mai dato segno di squilibrio o sofferto di qualche disturbo mentale?

Dr. Stefano Pozzi, psicologo psicoterapeuta
Riceve a Milano e Mariano Comense
s.pozzi@psychology.it - 340.2665359

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
da quì e senza conoscere suo papà è difficile poter comprendere a fondo, da quello che scrive sembra soffrire di un delirio di gelosia, caratterizzato da fissazione ideica.
Una consulenza psichiatrica, potrebbe essere la strada giusta.
Saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2011 al 2011
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentilissima,

Purtroppo, come le hanno già scritto in precedenza i colleghi, non vi sono particolari suggerimenti da darle, riguardo ai comportamenti da attuare con suo padre, se non quello di cercare di distrarlo un po' con altri stimoli, che riescano a catturare la sua attenzione, nella speranza che questo possa limitare le sue "ruminazioni".

Il sospetto è che si sia in presenza di un disturbo psichiatrico, che potrebbe essere accertato o con una visita psichiatrica, o con la somministrazione di un test (ad esempio M.M.P.I.), il quale permette intanto di discriminare fra una diagnosi psicopatologica o psichiatrica (il che, detto in parole più semplici, significa comprendere se, per cercare di tirare fuori suo padre da questo problema, sia più conveniente una psicoterapia o la somministrazione di farmaci).

L'unica strada che vedo percorribile per convincere suo padre ad avvicinarsi ad una possibile terapia è quello di tentare una psicoterapia di coppia, chiesta da sua madre, o una terapia familiare, chiesta da lei (ad esempio per problemi di depressione, ansia, attacchi di panico, difficoltà di concentrazione ecc.). In questo modo suo padre sarà "convocato" dal terapeuta, non in quanto persona malata da curare, ma come familiare del "malato".

Si otterrà così il risultato di poter sottoporre il caso di suo padre ad uno specialista, e a quel punto si potrebbe avviare il giusto iter per la soluzione del problema.

Ci faccia sapere gli sviluppi della situazione e, nel caso avesse bisogno di ulteriori precisazioni, restiamo a sua disposizione.

Un saluto cordiale e molti auguri.

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Psicologo attivo dal 2011 al 2015
Psicologo
Gentile utente,
dagli elementi che ci ha fornito sembrerebbe che i pensieri di sua padre si inseriscano in un disturbo delirante, pertanto potrebbe essere presente una patologia psichiatrica. A nulla servirà parlare e convincerlo che i suoi sospetti sono infondati, infatti suo padre è seriamente convinto delle sue idee, vive la sua realtà persecutoria fatta di dubbi e sospetti. Ovviamente a questo fa da sfondo una sofferenza che merita di essere presa in considerazione.
E' consigliabile pertanto una consulenza dallo psichiatra.
E' bene ricordare che la terapia dello psichiatra è basata prevalentemente su una visione organicistica e biologica, che prevede l’uso di farmaci ma può essere accompagnata contemporaneamente anche da un intervento di carattere psicologico. Alcuni psichiatri, infatti sono anche psicoterapeuti e in questi casi l’approccio farmacologico può essere tranquillamente unito a quello psicologico. Talvolta lo psichiatra si avvale della collaborazione di uno psicoterapeuta esterno, in tal modo il disturbo viene affrontato parallelamente sia dal punto di vista psichiatrico che da quello psicoterapeutico.