Trasferimento

Salve, ho 24 anni e da parecchio tempo mi piacerebbe trasferirmi all'estero per fare un'esperienza lavorativa e indipendente, ma la lontananza da casa mi crea uno stato d'ansia che non riesco a vincere e quindi finisco sempre col ritornare dopo qualche giorno abbattuto e demoralizzato.
Questa sensazione la provo anche i primi giorni di una vacanza, quindi non è solo dovuta a cambiamenti radicali e magari negativi nel primo momento, ma anche in quelli positivi di una vacanza. Fra l'altro non ho grossi motivi di dispiacere nel lasciare la mia città (esempio fidanzata o lavoro eccezionale..), quindi non capisco cos'è che mi fa così sentire la mancanza di casa..
Già 4 anni fa ci provai andando a Londra con un amico ma sia per il posto sia per un altro lavoro che avevo trovato in Italia tornammo indietro dopo una settimana.
Ci ho riprovato quest'estate 2 volte, una da solo e una con un altro mio amico.. solite sensazioni e tornati indietro dopo poco..
Purtroppo questi insuccessi si riperquotono in campi dove fino ad ora non avevo avuto problemi tipo lavoro e affettivo.. mi stanno dando un pò di insicurezza.
Fortunatamente mi piace affrontare le mie paure e quindi a breve ci riproverò e per questo vorrei un consiglio di come superare quest'ansia che mi viene i primi giorni fuori casa senza dover rischiare di tornare dopo pochi giorni..
Grazie scusate gli errori ma ho scritto di fretta!
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
La sua riichiesta mi ha fatto tornare alla mente quanto diceva un grande professore junghiano purrtroppo ora scomparso:
La vita e' come un viaggio.
Un viaggio da affrontare con curiosita'', fronteggiando il timore di trovarsi in posti sconosciuti, con gente sconoasciuta perche' solo lasciando le cose conosciute si puo' davvero trovare il nuovo: luogo ove troviamo noi stessi, mollando gli ormeggi e contando sulle nostre risorse.
Ecco, rifletta su quest pensiero.
Poi ci risentiamo se vuole! Cordialmente

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile utente, se davvero è motivato a scoprire "l'altrove",sia per scoprire le vite degli altri, sia per mettersi alla prova, vedrà che ce la farà.. consiglio semplice, leggere un pò di guide per avvicinarsi ad abitudinI un pò diverse.. Londra è qui vicina, le servirà molto anche per approfondire la conoscenza dell'inglese ed avere perciò più chances nel lavoro, nelle amicizie, nella vita.. La prenda come una sfida..
Ed è piena di italiani, avrà quindi anche possibilità di contatti, incontri, nuove amicizie..
Le faccio molti auguri.. è bello sperimentarsi, farcela.
Pensare che si può tornare, che tanto la luce a casa è sempre accesa:::tornare sì, ma non subito, però..
Coraggio ..!
[#3]
dopo
Utente
Utente
Dottoresse vi ringrazio delle risposte così immediate.
Esattamente come avete detto voi la mia voglia di partire deriva proprio dal voler mettersi alla prova, dover prendere confidenza con nuovi posti e conoscere nuove persone che non parlano la tua lingua, tutto per un accrescimento personale sia psicologico, avendo una maggiore fiducia di se, sia pratico sul campo delle conoscenze.
La voglia c'è ma accuso in maniera forte l'impatto. Avrei bisogno di un pò di autocontrollo in più per superare le difficoltà dei primi giorni, visto che sono convinto che superati quelli la strada diventi in discesa e che avrei solo da guadagnarci da un'esperienza di questo genere.
A gennaio, salvo rientro a lavoro, dovrei ripartire, ancora non so dove ma non è quello il problema. C'è qualche esercizio da fare o qualche pensiero da tenere che può aiutare in questi casi a superare la nostalgia, il cambiamento e ad avere più forza e maggior controllo?
Grazie ancora
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
Penso che l'interesse, la curiosita' siano le componente motivazionale migliori.
Si documenti sulla cultura locale, si faccia coinvolgere dall'esperienza. Puo" leggere qualcosa e sara' interessante verificare e confrontare poi di persona quello che ha letto e la sua esperienza.
Dovra' essere "uno di loro" e calarsi emotivamente in quella realta'. Vedra' che fara' molte e ingteressanti scoperte.
Buon viaggio allora e auguri per tutto!