Ansia e insoddisfazione

Salve a tutti,

sono uno studente presso uno degli atenei più prestigiosi d'Italia.
Ho una splendida ragazza che mi ama, numerosi amici, i voti dei miei esami tutto sommato sono ben più che accettabili, i miei genitori stravedono per me e mi danno tutto ciò di cui ho bisogno.

Nonostante questo, soffro sempre di una certa insoddisfazione su tutto ciò che riguarda la mia vita, come se andasse tutto storto quando, come ho detto prima, va tutto più che bene.

Mi tormento se le cose non vanno perfettamente come vorrei che vadano e divento spesso e volentieri irritante, specialmente con la mia ragazza, quando ciò non accade.

Non riesco a capire neanche la mia personalità: in certi casi sono estremamente timido, in altri eccessivamente estroverso. Mi ritengo una persona più che capace e alla mano, ma allo stesso tempo soffro di una carenza di autostima in alcune situazioni, come il conoscere un numero elevato di persone nel giro di una serata che mi crea una certa insicurezza, come se mi sentissi giudicato e osservato da queste ultime.

Non riesco a smettere di fumare e anche questa mia debolezza, quando rifletto su questo vizio, mi crea fastidi, come se non fossi in grado di controllarmi. Ho fatto numerosi tentativi di smettere, riuscendo a volte a resistere per settimane se non per mesi, ma poi riprendendo puntualmente come prima.
Oltre il fumo, ho anche un altro vizio, ovvero il mangiarmi le unghie spesso e in maniera nervosa a volte. Stesso discorso fatto per il fumo: ho provato più volte resistendo anche per certi periodi, ma dopo un po ci ricascavo.

Per intenderci: non faccio uso di droghe e l'idea non mi è neanche mai sfiorata.

Cosa posso fare per cercare di "darmi pace"? Vorrei riuscire a vivere più serenamente la mia vita, senza ricorrere a sigarette o al mangiarmi le unghie e senza creare fastidi alla mia ragazza che spesso e volentieri si è mostrata paziente nei miei confronti.

Avete consigli da darmi?
Vi ringrazio anticipatamente per le risposte.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Caro Ragazzo,

non sempre le condizioni oggettivamente positive conducono a sentirsi soddisfatti della propria vita.
La soddisfazione è qualcosa che nasce "da dentro", da come si interpreta quello che si ha attorno e che ci succede: una stessa situazione può infatti rendere molto felice qualcuno e insofferente qualcun'altro.

Detto ciò, vorrei sapere se effettivamente sta andando tutto bene nella tua vita o se pensi (razionalmente) che tutto vada bene perchè i fatti che ci riferisci (dall'iscrizione ad un'università di prestigio alla storia con una bella ragazza che ti ama) sono positivi, ma tutto sommato vorresti altro.

Passi molto tempo a cercare mancanze e difetti in te stesso e nella tua situazione?

Ti sembra di rimuginare molto e di non essere mai contento, almeno fino a quando non hai raggiunto la "perfezione"?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Innanzitutto grazie per la risposta.

E' vero, spesso mi capita di fare una sorta di "lista" di difetti o mancanze che ho e che ritengo che "nella media" i miei coetanei abbiano.

E come dice lei, non mi sento mai contento, o comunque capita raramente rispetto ai momenti in cui mi sento mancare qualcosa.

Il discorso è che non capisco cosa potrei avere oltre questi fatti che già le ho elencato. Famiglia, amici, ragazza, un futuro tramite la mia università, finanziariamente non ho problemi.. di cos'altro potrei aver bisogno? O come posso farmi bastare quello che già ho? E' questo che non riesco a capire..
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Ciò che hai è effettivamente ciò che vuoi o è ciò che "la Società" e/o la tua famiglia vogliono per te?

Se riconosci che effettivamente hai ciò che vuoi, ma non ne sei comunque contento, forse sei un po' annoiato dall'avere tutto senza poterti porre altri obiettivi.
O forse ti sentiresti meglio se avessi non qualcosa "in più", ma qualcosa di "diverso" da ciò che hai.

Senti di esserti conquistato e meritato quello che hai o di essertelo semplicemente "ritrovato"?
[#4]
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Utente
Utente
Si, i miei genitori mi hanno sempre dato libera scelta su tutto e credo che, appunto, quello che ho al momento è quello che voglio.

Però è vero, molte cose sento di essermele "ritrovate".. o che comunque mi siano giunte o tramite l'aiuto di amici, o per il caso.

Ad esempio credo che i risultati che ho conseguito a scuola o anche l'accesso all'università, l'aver ottenuto determinati certificati ecc mi siano giunti senza grande impegno o quasi "senza merito" perché effettivamente non mi sono applicato, ma in qualche modo li ho sempre ottenuti lo stesso.
Un'altra mia grande pecca, credo, è il fatto che non riesco a concentrarmi o a fare tutto quello che vorrei fare perché è come se mi mancasse la volontà di farlo..

D'altro canto però una cosa che mi ha sempre dato frustazione è che quando mi sono impegnato nell'ottenere una cosa raramente ho ottenuto ciò che effettivamente volevo..
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Puoi fare degli esempi?
[#6]
dopo
Utente
Utente
I miei ultimi voti agli esami, storie amorose.. anche con persone con cui avevo intenzione di stabilire un rapporto mi è capitato che la mia paura di essere giudicato dagli altri mi abbia portato ad isolarmi e di conseguenza a non ottenere quello che, almeno all'inizio, era il mio obiettivo..
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Gentile ragazzo,

quando si è un po' ansiosi e insicuri può capitare di rimuginare su numerosi aspetti della nostra esistenza e, di conseguenza, non riuscire a trovare pace.
E questo potrebbe anche alimentare tutte le problematiche legate alla bassa autostima e alla paura del giudizio.

Se le cose stanno così, sarebbe utile un consulto psicologico di persona per capire la natura del disagio ed eventualmente risolverlo.

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
La tua vita non è dunque così "perfetta" come la descrivevi all'inizio, ma è presente una difficoltà nel rapporto con gli altri di natura ansiosa e legata all'immagine di te che hai costruito negli anni, condizionata presumibilmente dal modo in cui i tuoi genitori si sono rapportati a te e ti hanno considerato durante la tua crescita.

La paura del giudizio altrui ti sta condizionando e ti sta facendo sentire probabilmente inadeguato, cosa che può farti percepire un sottofondo di insoddisfazione che consideri immotivato se pensi a quanto di positivo c'è nella tua vita.

Come dicevo però all'inizio condizioni di vita oggettivamente positive possono non essere sufficienti a sentirsi soddisfatti, e alla luce di quanto hai aggiunto si comprende che nel tuo caso è probabilmente un problema di autostima a non consentirti di essere del tutto appagato.
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Utente
Utente
Ho sempre creduto anch'io di avere un problema di autostima.. allo stesso tempo, però, mi ritengo una persona più che valida, ma è come se le "doti" che ho non riuscissi a metterle a frutto e di conseguenza la mia stima personale va giù!

Cosa posso fare secondo lei per accrescere, anche di un minimo, la mia autostima?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Si tratta di questioni che non si risolvono attuando consigli, ma lavorando su sè stessi.
La sola cosa che ti posso consigliare - oltre a quella di consultare anche di persona uno psicologo - è di riflettere sulle possibili cause di questo tuo non sentirti all'altezza e su quali eventuali comportamenti dei tuoi genitori (e/o di altri adulti che ti hanno cresciuto) possono averti influenzato in questo senso.

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Utente
Utente
Grazie mille per l'aiuto, è stata gentilissima!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Grazie a te per averci consultati, se vuoi aggiornaci su eventuali novità.

Saluti,
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