Enuresi notturna fino all'età adulta

Salve. Sono una ragazza di circa 30 anni e da quando ricordi soffro di enuresi notturna.
Fin da piccola sono stata sottoposta a tutti gli esami medici di rito, esami che non hanno riscontrato nessuna causa medica al mio disturbo.
Circa 6 anni fa allora mi sono rivolta ad una psicologa tentando di "indagare" cause altre che abbiano potuto indurre questa mio fastidioso stato.
In famiglia due componenti ne hanno sofferto, ma il disturbo è stato superato dopo i 10 anni o giù di lì.
La psicologa a cui mi sono confrontata ha dato per assodato la presenza di violenze in tenerissima età, visto che le ho raccontato che i membri a cui mi riferivo ne avevano subìte. I miei genitori non escludono la possibilità che ciò possa davvero essere accaduto essendo stati ignari all'inizio delle anomalie di una persona di fiducia che è stata in seguito, ovviamente, allontanata.
Io non ho nessun ricordo di questi eventi, ma ho sicuramente il ricordo dei racconti dei membri della famiglia.
Portar fuori certe ipotesi non ha comunque risolto il mio problema che, in certi periodi, si presenta notte per notte anche più di una volta.
A questo punto vorrei capire se io sia destinata a convivere con tale problema.
Problema alquanto invalidante e nocivo per la mia salute visto che talune notti passo ben 6 ore bagnata e i "pannoloni" non riescono a contenere il flusso di urina. E tralascio i problemi relativi ai frequenti cambi e quindi lavaggi, con conseguente disagio nella vita, anche diurna, di tutti i giorni.
Spero che possiate darmi qualche indicazione. Se è il caso di insistere con la psicologia visto che dal punto di vista medico non ho nessun problema.
Vi ringrazio anticipatamente e spero di aver fornito adeguati strumenti per un consiglio calzante al mio caso.
Cordiali saluti.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

sinceramente credo dovrebbe rivolgersi ad un centro adeguato per indagare le ragioni di questo Suo disturbo. Non si tratta solo di esami medici, dal momento che li ha già fatti, ma di un lavoro esclusivamente psicologico. Potrebbe ricondursi molto più semplicemente all'ansia, oppure ad una vescica ipotonica (diventata tale nel tempo e per ragioni diverse) che non Le permette di riconoscere lo stimolo per tempo.

Purtroppo non so consigliarLe nella Sua zona, ma -se Le può in qualche modo essere utile- all'ospedale Niguarda di Milano c'è l'unità spinale in cui vengono trattate queste problematiche psicologiche.

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentilissima,

vorrei chederle se fino ad ora non è stata tentata alcuna terapia psicofarmacologica per intervenire sulla sua situazione.

Questo tipo di possibilità non esclude il fatto che lei possa trarre giovamento anche da una psicoterapia, ma se è stata visitata e sottoposta ad accertamenti neurologici e urologici vorrei sapere cosa le è stato proposto per risolvere il suo problema.