Timidezza e terapia breve strategica

Salve,
ho seguito 3 terapie per via della timidezza, due cognitivo comportamentali di diverso modello e una psicoanalitica, non ho raggiunto i risultati sperati.Da poco ho trovato una terapeuta breve strategica nella mia zona(non so se Nardoniana oppure specializzata in una scuola diversa da quella di Arezzo) e vorrei provare questo percorso.Può funzionare anche se gli altri hanno fallito?Io sono molto logico/razionale, può rappresentare un limite per il percorso?Sono trainer in comunicazione persuasiva ed ipnotica e conosco la comunicazione bene, può rappresentare un limite x il percorso?Sono indeciso tra una terapia strategica e una umanistica integrata, quale può essere più efficace?Grazie mille
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
gentile Utente,
solitamete il cambiare spesso indirizzo rappresenta una difesa inconcia verso il possibile cambiamento.
Cosa non ha funzionato in passato?

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Utente
Utente
Il primo si interruppe per gravidanza della terapeuta, il secondo e il terzo dopo un due anni l'uno non avevano dato risultati
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> vorrei provare questo percorso. Può funzionare anche se gli altri hanno fallito?
>>>

La risposta è che potrebbe, ma tre terapie già fallite non depongono molto a favore perché una quarta debba funzionare. Comunque la riuscita della TBS dipende da quanto il paziente è motivato a seguire e mettere in pratica le prescrizioni che il terapeuta assegna. In realtà questo è un vantaggio, perché se con lei non ci sarà "stoffa" se ne accorgerà presto e non dovrà fare sedute su sedute inutilmente.

>>> Sono trainer in comunicazione persuasiva ed ipnotica e conosco la comunicazione bene
>>>

Scusi, questo me lo deve spiegare meglio: vuol dire che è un esperto di comunicazione persuasiva e ipnotica, ed è timido?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
Utente
Esatto, anche perchè la mia timidezza nel lavoro non si manifesta ma solo in alcune contesti.Gli esercizi li ho sempre fatto e sono una persona molto motivata.Comunque proverò.Grazie a tutti
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Bene, la motivazione è un punto a favore.

Può dirci che tipo di esercizi le avevano dato nelle TCC precedenti e soprattutto come mai, secondo ciò che avete potuto stabilire con i terapeuti, non sono stati efficaci?

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Delle 3 terapie solo due erano x la timidezza, la prima era per l'ansia generalizzata che avevo ai tempi e funzionò molto bene sino a quando la terapeuta rimase incinta e si trasferì.
La terapia analitica mi fu molto utile x risolvere la mia insonnia ma con la timidezza ottenne poco, quella cognitiva(la seconda cognitiva) si basava sulla registrazione dei pensieri , li dovevo trasferire su di un foglio di carta e poi venivano ridiscussi in seduta.
Ho preso consapevolezza delle dinamiche del mio problema(che è complesso perchè non si manifesta in maniera generalizzata e dipende anche da alcune insicurezze apprese durante la crescita x via di un grave problema di salute fisica)ma non mi è stato utile per modificare le dinamiche che fanno sorgere il mio problema.Essendo un problema che limita solo alcuni aspetti della mia vita, non quello professionale per esempio, rifletterò anche se è il caso di tentare l'ennesimo percorso oppure accettare che alcune aree della mia vita (tra cui quello relazionale)debbano rimanere così.Grazie ancora.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> funzionò molto bene sino a quando la terapeuta rimase incinta e si trasferì
>>>

"Funzionare", per una terapia, vuol dire risolvere il problema o migliorare molto i sintomi. Se interrompendo la terapia il problema si è ripresentato, probabilmente vuol dire o che la terapia non era ancora giunta a termine, o che la relazione con la terapeuta era tale per cui lei pensava di stare meglio, perché si sentiva rassicurato da lei, ma che la terapia non stava intaccando per davvero l'ansia.

>>> quella cognitiva(la seconda cognitiva) si basava sulla registrazione dei pensieri , li dovevo trasferire su di un foglio di carta e poi venivano ridiscussi in seduta
>>>

Si tratta dell'unica prescrizione che ha ricevuto? Che cosa ha concluso il terapeuta, sul fatto che la terapia non ha funzionato? Quali i motivi, secondo lui?

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
La terapeuta diceva che due anni erano insufficienti x via delle problematiche che sono date da gravi problematiche con i miei genitori e anche dal "sistema" che abito e che rallenta i miglioramenti appresi in terapia.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Se si trattava di terapia cognitiva, mi pare strano che 2 anni siano stati giudicati insufficienti, anche se potrebbe sempre essere, da qui non si può valutare. I colleghi cognitivisti potranno risponderle con più cognizione di causa.

In ogni caso, se è motivato a iniziare una nuova terapia, cambiare orientamento potrebbe essere un'idea da considerare.

Cordiali saluti