Paternità e dubbi

Buongiorno,

mi trovo a disagio nel porvi la mia situazione ma sono convinta di avere sicuramente bisogno di un parere esperto.

Attualmente mi trovo alla 35 settimana di gravidanza.
Gravidanza difficile sin dal primo momento. Il dubbio che però mi assilla ultimamente è di aver sottovalutato una situazione che davo scontata.

Mi spiego:
Il 3 luglio 2011, ho avuto un rapporto extraconiugale, uno solo non premeditato in un periodo molto difficile del rapporto che si è sposato anche ad un forte stress lavorativo.
Dopo questo periodo nulla.
L'11 agosto 2011, durante le ferie ed una pace ritrovata con il mio compagno, abbiamo avuto un rapporto completo che ha subito innescato un sospetto di una gravidanza. Infatti 20 gg dopo al rientro faccio le prime anali e risulto incinta.
Tutte le eco fatte (nelle quali cercavo conferme) non hanno mai mostrato epoca gestazionale diversa da quella indicata sulla base del mio ultimo presunto ciclo (dico presunto perchè ad oggi mi mancano anche queste conferme) che nel mese di luglio ha mostrato alcune irregolarità.
Quindi convinta che la gravidanza sia iniziata con il raporto dell 11 agosto non ho avuto dubbi. Però da un mese a questa parte non vivo più, sarà il senso di colpa il rimorso o forse il dubbio di avere sottovalutato la cosa che non mi fa più vivere ed ho veri e propri attacchi di panico. Ricollegando la gravidanza al rapporto avuto il 3 luglio quindi 36 giorni prima di quello che avrebbe portato al concepimento. Vorrei esporre tutto al mio compagno ma so che avrei dovuto farlo molto prima e che oggi sarebbe solo un distruggere tutto un equilibrio ritrovato e rovinare anche la creatura che tra poco deve nascere perchè il tradimento sarebbe subito ricollegato alla paternità del piccolo. Come posso fare per superare questo momento difficile... devo veramente supporre che questa gravidanza è frutto del rapporto avuto il 3 luglio??? nonostante il lasso di tempo intercorso che avrebbe dovuto allarmare qualche ginecologa che mi ha visitato sulla base di un ciclo avuto a fine luglio e ridatare la gravidanza? devo parlarne al mio compagno?
sto letteralmente impazzendo...vi prego aiutatemi! Grazie
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Il suo malessere è comprensibile, ma dovrebbe cercare un aiuto professionale di persona, perché non possiamo risolverglielo da qui. Dovrebbe, anzi, resistere alla tentazione di prendere decisioni importanti, come quella di raccontare tutto a suo marito, prima di aver risolto la sua ansia e il suo senso di colpa. Ciò perché quando si è in preda di forti emozioni tendiamo a prendere decisioni affrettate, delle quali poi è più facile pentirsi. A mente serena invece si prendono decisioni migliori.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile signora, non dev'essere piacevole rimuginare continuamente su questi dubbi.

La strada indicata dal dott. Santonocito può essere importante; magari, può anche provare a chiarirsi le idee.

Le si pone un dilemma: rivelare tutto al proprio compagno o tenere tutto per sè?

Da un punto di vista strettamente pragmatico, ha fatto una sua valutazione dei costi e dei benefici di ogni scelta?

Cioè:

IPOTESI 1: dico tutto al mio compagno. Cosa potrebbe accadere? Quali conseguenze immagino? Che benefici ne ricaveremmo? A quale prezzo?

IPOTESI 2: tengo tutto per me. Cosa potrebbe accadere? Quali conseguenze immagino? Che benefici ne ricaveremmo? A quale prezzo?

Consideri che le domande che le ho posto non implicano che lei FACCIA quello che ho scritto, ma soltanto che ci pensi un attimo, per valutare cosa queste ipotesi suscitano in lei, in vista di un possibile intervento come quello descritto nella precedente replica dal collega Santonocito.

Nessun "rimedio" le assicurerà "soli benefici". Avrà comunque dei costi da pagare.

Quali preferirebbe pagare?
[#3]
Dr.ssa Giselle Ferretti Psicologo, Psicoterapeuta 615 14 22
Gentile signora, oltre alle indicazioni dei colleghi, forse potrebbe risultare "pacificante" esporre i suoi dubbi al ginecologo che la sta seguendo. Potrebbe avere qualche conferma in più sulla paternità di suo figlio.
I medici sono tenuti al segreto professionale, così come gli psicologi, ma capisco anche che ci vuole un rapporto di grande fiducia per poter parlare di una situazione delicata come questa.
La sua ansia è probabilmente da collegare al senso di colpa per il rapporto extraconiugale, e questo forse sarebbe meglio trattarlo in un contesto professionale protetto. Non sempre "confessare" libera dal peso della colpa.

Ci faccia sapere come sta, se crede.

Un caro saluto,

Dott.ssa Giselle Ferretti Psicologa Psicoterapeuta
www.giselleferretti.it
https://www.facebook.com/giselleferrettipsicologa?ref=hl

[#4]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Vi ringrazio infinitamente per tute le risposte ed opinioni espresse. In effetti non è una situazione facile il rimuginare costantemente su tutto. Ho riflettuto molte volte sui pro e contro nel confessare la cosa. Se avessi la certezza che la paternità non è del mio compagno confesserei immediatamente assumendomi tutte le conseguenze. Ma se tutto nasce dalla mia mente e dai miei sensi di colpa, l'innescare un tale meccanismo senza troppe riflessioni, farà solo soffrire inutilmente tutti senza motivo. Distruggendo tre famiglie!
In effetti, credo che avrò sicuramente bisogno di fare alcune sedute per superare le mie ansie legate al fortissimo senso di colpa per un gesto commesso che non appartiene alla mia persona ed al mio carattere e che ancora oggi non mi so spiegare ma prima di tutto devo trovare le risposte che cerco.

Adesso sicuramente dovrò sottoporre la vicenda ad un esperto di ginecoloia per avere maggiori conferme sulla base di tutta la documentazione in mio possesso e forse lpotrei già trovare pace con delle risposte chiare e inequivocabili.

Purtroppo non posso farlo con la mia ginecologa che è una cara amica di famiglia e nonostante il segreto nel non riferire la cosa mi mette in estremo imbarazzo.
Vi ringrazio ancora per il supporto.
Saluti
[#5]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Mi pare che l'idea di rivolgersi a uno psicologo e a un diverso ginecologo sia più che opportuna. Quando si è in difficoltà, il parere di un esperto può essere decisivo.
[#6]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
immagino che non debba essere affatto semplice vivere la gravidanza con questo peso enorme.
La possibile confessionem di tipo catartico, credo che possa solo servire alenire i suoi sensi di colpa ed inadeguatezza, null'altro.
Valuti l'ipotesi di effettuare una consulenza psicologica, tramite la quale fare ordine nel suo sentire e tra i suoi sensi di colpa, anche un sostegno alla gestazione sarebbe auspicabile.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#7]
Attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
>>Ma se tutto nasce dalla mia mente e dai miei sensi di colpa, l'innescare un tale meccanismo senza troppe riflessioni, farà solo soffrire inutilmente tutti senza motivo. Distruggendo tre famiglie!

Mi sembra una riflessione molto lucida.

Se lo riterrà opportuno, ci aggiorni sugli sviluppi della sua vicenda.

Ma non dimentichi che lei è una mamma: ora, non ha soltanto lei ed il suo compagno a cui pensare.

Cordialmente
[#8]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Grazie.

E' proprio questo il mio pensiero principale, non il mio benesere mentale 8che sicuramente è importante in qst momento) ma il benessere di una nuova vita.
Ho già fissato per oggi un appunatemto da un'altro ginecologo al quale sottoporrò tutta la situazione e le visite eseguite fino ad ora, sperando di avere risposte rassicuranti. Poi vedrò a seguito come la mia psiche reagirà!
Più volte purtroppo in questi mesi ho avuto conferme sull'epoca della gravidanza, più riconducibile al rapporto consumato ad agosto, ma nonostante ciò è come se la mia mente non abbia mai voluto lucidamente mettere una pietra sopra questa storia ed abbia sempre trovato qualche motivo che riconducesse tutto al rapporto di luglio! in più adesso ho anche il rischio di partorire con anticipo per vari disturbi correlati e questo anticipo mi riporta tutto alla mente ogni istante della mia giornata!
GRAZIE INFINITE
[#9]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
rapporto a rischio a parte, la gravidanza con il suo bagno ormonale, spesso slatentizza quote d'ansia, che se non adeguatamente gestite disturbano mamma e feto.
Oltre alle rassicurazioni del ginecologo, credo dovrebbe valutare l'ipotesi di cercare un sostegno psiciologico.
[#10]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Vi scrivo solo per aggiornarvi e chiudere il cerchio di tutta questa spiacevole situazione.
Ho avuto il confronto ginecologico. Nessun dubbio sul concepimento, si esclude ogni affinità con il rapporto avuto a luglio. Il mese tra i due rapporti non lascia dubbi con le eco fatte, una differenza talmente tanto ampia sarebbe stata notata e segnalata da chi mi ha visitato sin dalle prime eco.
Pertanto, anche il suggerimento del ginecologo è quello di annullare i sensi di colpa per vivere al meglio questa gravidanza in fase finale e successivamente farmi supportare psicologicamente per superare i sensi di colpa che non mi hanno reso più lucida nelle ultime settimane confondendomi le idee.
Vi ringrazio di cuore per i Vs consigli utili a incanalare le energie non nell'auto risoluzione del problema ma nel supporto clinico diagnostico.
Grazie ancora
saluti
[#11]
Dr.ssa Rosa Riccio Psicologo, Psicoterapeuta 247 5 14
"Pertanto, anche il suggerimento del ginecologo è quello di annullare i sensi di colpa per vivere al meglio questa gravidanza in fase finale e successivamente farmi supportare psicologicamente per superare i sensi di colpa che non mi hanno reso più lucida nelle ultime settimane confondendomi le idee"


Gentile utente,
è un bene che abbia chiarito i suoi dubbi. Se ha deciso di farsi aiutare per superare i suoi sensi di colpa, come le è stato suggerito, il consiglio è quello di non attendere la nascita ma cominciare a lavorare da subito. Penso che una consultazione psicologica la aiuterebbe ad accogliere questo bimbo/a con una disposizione d'animo diversa.

un caro saluto

Dr.ssa Rosa Riccio
Psicologa-Psicoterapeuta
www.cantupsicologia.com

[#12]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Gentile dottoressa,

lo farei molto volentieri purtropppo le condizioni di salute, attuali non mi permettono uno stress fisico per iniziare subito una terapia.
Sono costretta ad attendere le poche settimane che mi separano dal parto.
saluti
[#13]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
>>> lo farei molto volentieri purtropppo le condizioni di salute, attuali non mi permettono uno stress fisico per iniziare subito una terapia
>>>

Mi perdoni, ma da dove le viene la convinzione che una consultazione psicologica debba essere stressante? Semmai è vero il contrario: la consultazione psicologica e la psicoterapia servono per *alleviare* lo stress e riacquistare serenità.

Se ci ha scritto, forse vuol dire che già adesso si sentiva sotto pressione.

Forse si riferisce allo stress dovuto agli spostamenti fisici, necessari per recarsi dal collega. In ogni caso la invito a riconsiderare con attenzione quanto le dice la collega Riccio:

>>> una consultazione psicologica la aiuterebbe ad accogliere questo bimbo/a con una disposizione d'animo diversa
>>>
[#14]
Attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
>>Pertanto, anche il suggerimento del ginecologo è quello di annullare i sensi di colpa per vivere al meglio questa gravidanza in fase finale e successivamente farmi supportare psicologicamente per superare i sensi di colpa che non mi hanno reso più lucida nelle ultime settimane confondendomi le idee.

Bene, il fatto che lei si renda conto di essere stata poco lucida può voler dire che sta prendendo un pò le distanze da quello che è successo.

Condivido le indicazioni del suo ginecologo, magari con una precisazione: "annullare" i sensi di colpa non saprei come si fa. Non drammatizzare e concentrarsi sopratutto sul "nuovo arrivo" può essere una strategia più realistica, magari cercando di imparare qualcosa dalla difficile storia che ci ha raccontato che la possa eventualmente aiutare nel futuro.

>>Vi ringrazio di cuore per i Vs consigli utili a incanalare le energie non nell'auto risoluzione del problema ma nel supporto clinico diagnostico.

Non tutti gli utenti dimostrano la lucidità di cogliere proprio questo IMPORTANTISSIMO aspetto: ovvero il fatto che ci sono problemi che si affrontano abbastanza facilmente da soli, ed altri problemi che necessitano di aiuto specialistico.

Le ribadisco quello che i miei colleghi hanno precedentemente puntualizzato: se dovesse sentirne l'esigenza, non scarti l'idea di una consulenza "di persona". Ma tenga sempre a mente che ora ha anche altri obiettivi, ed altre priorità.

Tanti auguri per la vostra famiglia
[#15]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Preciso che non reputo stressante andare da uno psicologo ma come ha ben detto purtroppo sono impossibilitata fisicamente in quanto a massimo riposo perchè rischio il parto da un momento all'altro pretermine.
Purtroppo non credo che un supporto di questo tipo possa essere eseguito a domicilio.

Sicuramente è stata una presa di consapevolezza che la situazione mi stava sfuggendo di mano, che mi ha portato a cercare un'aiuto esterno per placare in qualche modo questi attacchi di panico (se così si possono chiamare)

Oggi, credo di aver in parte dato una svolta, riesco a prendere più facilmente le distanze, anche se ho già avuto la riprova che devo ancora lavorare tanto per azzerare i sensi di colpa e le paure associate, basta veramente poco per passare attimi poco piacevoli.
un commento di parenti ed amici su questa gravidanza e sul piccolo che nascerà che possono farmi stare male e rimettere in gioco di nuovo tutto.. nonostante i dati di fatto!
Questo dimostra che sicuramente, e ripeto sicuramente, dovrò affidarmi a mani esperte proprio per la mia serenità e per il bene dei mio piccolo del quale a breve dovò prendermi cura.
Vi ringrazierò sempre perchè mi avete dato un supporto non sperato e professionale.
saluti
[#16]
Dr.ssa Giselle Ferretti Psicologo, Psicoterapeuta 615 14 22
Gentile signora,
mi sento di segnalare a lei e ad altri utenti che leggono, che ci sono delle situazioni in cui vengono effettuate visite psicologiche a domicilio. Nella mia regione, le Marche, c'è il consultorio familiare di Fabriano che effettua visite domiciliari alle neo mamme a scopo preventivo: sono presenti un'ostetrica per aiutare la mamma nell'allattamento, e una psicologa per individuare precocemente eventuali segnali di depressione post-partum. Potrebbe informarsi sull'esistenza di un servizio analogo nella sua regione o nella Asl di competenza.

Tanti cari auguri per l'imminente nascita,
[#17]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
La ringrazio cercherò se nella mia città esiste un tale servizio.
la ringrazio anche per gli auguri.
saluti
[#18]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
buongiorno,
mi scuso ma sono di nuovo qui a scrivere perchè non riesco a rasserenarmi e adesso inizio veramente a preoccuparmi!!! nonostante vari dati di fatto ..ecografie che riportano al periodo di un concepimento avvenuto con mio marito e nessuna ridazione della data presunta parto, nonostante un incontro specifico con un ginecologo che ha riguardato la documentazione e mi ha concermato l esattezza del concepimento aggiungebdo che con due rapporti avuti a distanza di 5 settimane il mio pensiero non ha fondamento perché eventuali discrepanze si sarebbero facilmente notate nonostante tutto ciò sono di nuovo nel panico!!!! La mia mente continua a ceecare conferme ma è come se cercasse invece smentite!!! continuo a dirmi ma se...e se .... se fosse un'errore di valutazione di chi mi ha visitato??? e poi se quando nasce nn assomiglia a nessuno??? se invece di essere moro con occhi scuri ma biondo.???? basta solo un commento una parola per rigettarmi nello sconforto e nell'ansia!!! sto impazzendo???
[#19]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
I suggerimenti terapeutici del suo ginecologo, anche se concreti, non erano bastevoli.
Credo sia importante un supporto psicologico, l'ansia online non si può curare
[#20]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
I dubbi feroci e la disperata ricerca di conferme rendono probabile che lei si trovi preda di uno stato ansioso che dovrebbe essere trattato in modo opportuno, per la sua serenità e quella del bambino che sta per avere.

Non aspetti oltre e trovi il modo di parlare con uno psicologo, come già consigliato.
[#21]
Dr.ssa Rosa Riccio Psicologo, Psicoterapeuta 247 5 14
Gentilissima,
mi spiace che si senta nuovamente preoccupata e immagino che il momento sia complicato per lei.
Da ciò che racconta, sembra che la sua mente sia come prigioniera di un circolo vizioso ossessivo che non le lascia tregua nonostante le rassicurazioni da parte dei medici.
Come le abbiamo suggerito la situazione non può essere affrontata in questa sede ma va affrontata nel contesto di una psicoterapia.
So che il momento è delicato e che iniziare ora per lei è difficile ma è solo nel contesto terapeutico che questi disturbi possono essere gestiti.

un caro saluto e in bocca al lupo
[#22]
Dr.ssa Laura Mirona Psicologo, Psicoterapeuta 627 6 1
Gentilissima Signora,
ho appena letto tutta la discussione e non posso fare altro che essere d'accordo con i miei colleghi. Lo stato di cui lei parla è sicuramente uno stato di ansia dovuto ad un insieme di fattori: senso di colpa in primis e ormoni pre-parto in secondo luogo. Purtroppo difficilmente gli attacchi di panico vanno via da soli, nè tanto meno con un consulto on-line. Si può momentaneamente invece placarli, con un adeguato supporto psicologico, un training autogeno ad esempio, che le permetta di placare il sintomo per il giorno del parto. Successivamente, sempre con continuità, potrà invece continuare la terapia psicologica e, con il suo terapeuta, lavorare sui contenuti che hanno provocato tali attacchi di panico.
Purtroppo non c'è una soluzione diversa che possiamo darle, ma il mio consiglio è di vivere al meglio queste ultime settimane di gravidanza, pensando al suo/a bambino/a e a come accoglierlo al meglio.

Un caro saluto.

Dott.ssa L.Mirona

www.lauramirona.it

Dr.ssa Laura Mirona

dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it

[#23]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Vi ringrazio , è quello che costantemente faccio e che successivamente farò!
Saluti
[#24]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Buongiorno,
mi scuso ma vi riscrivo in preda al panico. Ho fissato un'appuntamento che non mi è stato dato prima di un paio di settimane e a domicilio purtroppo null anjella mia città.
Vi chiedo se potete aiutarmi a superare anche a fronte dell'imminente parto questo mio stato di crisi! Nonostante un consulto da un ginecologo, nonostante essere riuscita a superare la barriera della mia ginecologa ed entrami in modi diversi abbiano confermato la datazione della mia gravidanza ponendola ad agosto. Nonostante ho richiesto ai Vs colleghi ginecologi che mi hanno dato indicazioni utili per collocare esattamente il concepimento sempre ricaduto ad agosto ( infondo tra i due rapporti so che ci sono 5 settimane di mezzo) nonostante tutto, riesco comunque a chiedermi "e se fosse??".
Non ne esco, continuo a guardare verificare eco date giorni e comunque a tutte le conferme trovo un lato che lascia intendere che non è .... e dagli ultimi avvenimenti che mi statto conducendo ad un parto non a scadenza ma anticipato ... la mia mente dice : hai visto è perchè è stato concepito prima??? a tutto propripo tutto trovo un ma!!! E se la mia ginecologa si fosse sbagliata ad analizzarmi in questi mesi e non abbia visto un bimbo più grande di 5 settimane???? e se c'è un ritardo di crescita fetale che ha portato a non rendersi conto che è più grande??' A tuttpo trovo un perchè????? Non sto vivendo più!!! Anche il sentire l'avvicinarsi del parto mi crea panico: e se non assomiglia e se..... sto veramente malissimo e non trovo la strada per superare la cosae purtroppo potrei anche partorire tra poche ore!!!!! Ho pensato di confessare al marito il tradimento per superare... ma so che non è la soluzione giusta e corretta, in questa situazione il dubbio della paternità e solo mio tutti quelli che hanno valutato non hanno dubbi e rovinerei la sua felicità del nuovo arrivo e la nostra famiglia nel dirlo solo adesso!! ed intanto io vedo nel confessare tutto l'unica via di uscita........... ma nel contempo la rovina di tutto! ed il sapere che rovinerei inutilmente anche la creatura che sta per nascere!! Cosa veramente devo fare????? sto impazzendo!!!! so che non potete più di tanto aiutarmi ma ho veramente bisogno di capire come almeno affronatre serena il parto senza avere dubbi e senza fare del male a chi mi sta intorno!!!! Il resto lo dovrò fare nei luoghi e nei modi opportuni.......ma non ne ho il tempo.
grazie per il supporto che potete darmi
saluti
[#25]
Attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
>>nonostante tutto, riesco comunque a chiedermi "e se fosse??".

Gentile signora, il problema non è chiedersi "E se fosse...". E' cercare la risposta.

Ipotizzo che le possa accadere questo:

- le viene il dubbio ("E se fosse...")
- pensa che se fosse vero, che se il concepimento fosse stato quello di Luglio, sarebbe tutta colpa sua, terribile, una tragedia, avrebbe rovinato tutto (o pensieri simili)
- la assalgono ansia e senso di colpa
- lei cerca di scacciare ansia e senso di colpa cercando la "prova provata" che il concepimento sia stato ad Agosto
- sul momento, prova sollievo; ma dopo un pò, riparte il dubbio, ed il ciclo ricomincia.

Se le sta accadendo questo, potrebbe essere entrata, secondo un'ottica cognitivo-comportamentale, in una sorta di "circolo vizioso" ansioso, magari a carattere ossessivo; se questa ipotesi fosse verificata, allora tutti i tentativi di rassicurazione, per calmare la sua ansia, avrebbero solo l'effetto opposto, ovvero metterla ancora più in ansia.

Questo tipo di problemi, se è questo il suo caso, si affrontano in terapia, e purtroppo non conosco "rassicurazioni perfette" o formule in grado di aiutarla a sopportare l'ansia senza cercare rassicurazioni.

Per cui, a meno che non voglia considerare ansia e senso di colpa come una "penitenza" per pagare quella che lei considera una colpa, l'unica strada che conosco è proprio una terapia.

Cordialmente
[#26]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Egregio Dottore,

tutte le sue ipotesi sono ormai il mio quotidiano da giorni e giorni.
L'ansia è oramai ad un livello tale che sento di esplodere da un momento all'altro e più volte mi sono trovata sul punto di confessare tutto a mio marito.
Però non riesco neanche in questo, perchè so che sarebbe il crollo di tutto e la rovina di tutta la mia famiglia!!!!!!
Il senso di colpa già lo vedo come una penitenza!
Non ne esco da questo circolo.
La terapia l'ho già preventivata ma sento di non arrivare a farla prima del parto e di una inevitabile e disastrosa decisione.
E questo quello che vorrei superare per non commettere atti dei quali mi posso pentire.
Grazie
[#27]
Attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
>>Non ne esco da questo circolo

Se quello che le succede è simile all'ipotesi che le ho descritto, uscirne da soli è abbastanza difficile.

Purtroppo, non è possibile indicarle un "modo" per uscirne, l'unica cosa che mi permetto di indicarle è di rimandare le scelte importanti.

Nei momenti di forte ansia, spesso compiamo alcune scelte per "liberarci" dal peso dell'ansia stessa.

Il problema è che funzionerebbe probabilmente come per la ricerca di rassicurazione: sul momento l'ansia va giù, ma dopo si impenna e risale più forte di prima.

Scegliere ora se dire tutto a suo marito oppure no non è un problema importante, in questo momento; può rimandarlo a dopo aver effettuato una terapia, e scegliere più liberamente, meno condizionata dall'idea di non poter sopportare quest'ansia (che in realtà, cara signora, lei, come tutti gli esseri umani, può sopportare benissimo).
Gravidanza

Gravidanza: test, esami, calcolo delle settimane, disturbi, rischi, alimentazione, cambiamenti del corpo. Tutto quello che bisogna sapere sui mesi di gestazione.

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