Svenimenti durante i prelievi di sangue

Salve, vi ringrazio innanzitutto per il tempo che concederete alla lettura di quanto segue..
Sono una ragazza di circa 25 anni ed a giorni devo sottopormi ad un prelievo di sangue. Durante i precedenti 2 prelievi 6 e 12 mesi fa sono svenuta!
Non ho idea di come contrastare questo "effetto indesiderato". Di certo non è dovuto alla puntura/vista dell'ago o a quella del sangue, io lo attribuisco al fatto che mi rigirano con l'ago nel braccio perchè dicono che le vene sono profonde e si "spostano" di conseguenza mi ritrovo il braccio tanto indolenzito da doverci mettere il ghiaccio e non appena riescono finalmente a trovare la vena e tirare in siringa svengo sentendo l'esatto momento in cui inizia la "suzione".
Il fatto è che svengo mentre stanno tirando o se sono "fortunata" appena tolto l'ago ma io nemmeno me e accorgo quindi impossibile attribuirlo al termine di tale procedura.
Di certo mi ritrovo pallida (ovviamente) e con le mani sudate fredde oltre che tremanti. Già solo a pensarci mi gira la testa!!!
Durante il prelievo cerco di fare tutt'altro tipo parlare oppure canticchiarmi in testa qualche canzone pensare ad altro. Giustamente però il prelevatore ogni tanto mi rende partecipe con apertura e chiusura della mano o per l cambio del braccio fatto sta che il rigirare dell'ago del braccio è una tortura tremenda...
Da piccola ricordo usavano l'ago butterfly che però poi mi han detto sia inutile perchè non riesce ad andare in profondità per via dell'ago piccolo, però diamine con quello ci riuscivano abbastanza facilmente e non ci son mai svenuta!
Non so più che fare ho crisi di pianto e attacchi di panico notturni se solo ci penso..
Aiuto per favore..
Sarà pure un capriccio ma un modo per non svenire ci sarà?
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Cara ragazza,una volta esclusi problemi di natura organica riconducibili a questi svenimenti, mi domando per quali motivi le vengono richiesti questi esami del sangue, sono motivi che la preoccupano?
E' cioè in ansia all'idea del prelievo, che in effetti non è poi drammatico di solito, o per i risultati che aspetta dopo qualche giorno?
Potrebbe secondo me trattarsi di "CENESTOPATIA" cioè un "sentimento generale corporeo"che coglie con allarme il nostro vissuto corporeo, e lo sottolinea.
E' sempre nello stesso laboratorio e dalla stessa persona che viene fatto il prelievo ?
La questione delle cosiddette " brutte vene" è molto comune , e la quantità di sangue prelevata è in genere modesta.
Consideri la cosa con maggiore calma, come un esame che facciamo tutti , prima o poi..
O le sembra un'aggressione in cui lei, indifesa, deve subire quasi un gesto violento ? in questo caso una consultazione con uno psicologo potrebbe aiutarla..
Cari auguri

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

le chiedo anch'io qual è il contesto in cui si trova a doversi sottoporre ai prelievi: si tratta di esami di routine oppure sono finalizzati alla ricerca di qualche indicatore di patologia?

Al di là di quei momenti si definirebbe una ragazza ansiosa, oppure solo di fronte all'idea (e alla realizzazione) del prelievo si sente così male?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Cara ragazza,

oltre a comprendere quali siano le ragioni che la portano a questi esami del sangue, che potrebbero avere una loro ragione rispetto al disagio che ci segnala, mi viene da domandarle, in tutta franchezza, quale sia il problema?

Mi spiego meglio: se il suo disagio rispetto al prelievo del sangue è sempre stato quello che ci descrive forse non c'è molto da preoccuparsene. Il suo "fastidio" nel sentire l'ago che si rigira nelle vene credo sia anche comprensibile. Potrebbe semplicemente trattarsi di una sua carattersitica fisica, della conformazione delle sue vene...
In questo caso, probabilmente, chiunque potrebbe avere un cattivo rapporto con i prelievi di sangue. Non possiamo certo dire che sentire un ago che "lotta alla ricerca delle vene" possa essere considerata una pratica piacevole.

Rispetto alla sua "ansia anticipatoria" (provare panico e avere crisi di pianto alla sola idea del prelievo) come darle torto?

Diverso sarebbe il caso in cui la sua ansia si manifestasse anche in altri contesti di vita in cui, forse, potrebbe risultare più disfunzionale.

Non si fasci la testa per questo problema se isolato e circoscritto alla pratica del prelievo... in fondo mi sembra di capire che le succederà con una frequenza di un paio di volte l'anno.

Se, invece, il suo stato ansioso dovesse investire anche altri contesti più significativi della sua vita allora varrebbe la pena di consultare uno psicologo di persona per comprenderne la ragione.

Un caro saluto con molta solidarietà.

Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com

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dopo
Utente
Utente
In risposta alla Dr. Magda Muscarà Fregonese:
I motivi per i quali mi vengono richiesti questi esami del sangue sono i più disparati e di conseguenza non è l'esito che mi preoccupa quanto il prelievo in sè che pur non essendo drammatico per me diventa doloroso!
Inizialmente mi servivo sempre delle stesso laboratorio che poi ha chiuso. Per gli ultimi prelievi ho cambiato quasi sempre laboratorio e quindi prelevatore. Non è che io veda il prelievo come gesto violento o chissà quale violazione mi da fastidio che il prelevatore debba effettuare diversi tentativi e su entrambe le braccia (poverino fa solo il suo lavoro non può essere colpevolizzato per questo) e quando crede di aver trovato un buon punto di prelievo girare con l'ago "alla ricerca della vena perduta!"...

In risposta alla Dr. Flavia Massaro:
Gli esami sono solitamente di routine, ultimamente però vengono prescritti per indagare sugli ormoni tiroidei e sull'insulinemia (basale) oltre ad altri a questi associati...
Non mi definirei una ragazza ansiosa, al massimo apprensiva ma per tutt'altre ragione come ad esempio esami universitari o altre cose molto più semplici. Lo stato di ansia subentra proprio in concomitanza dei prelievi!

In risposta al Dr. Roberto Callina:
Come dicevo alle sue colleghe il mio stato di ansia e panico si presenta solo in caso di prelievo di sangue, o meglio mi si è presentato anche durante l'esecuzione di una risonanza magnetica pochissime settimane fa ma stetti buona nel tunnel e nessuno seppe niente, per essere chiari cercai di tranquillizzarmi da sola dicendomi che se avessi fatto fermare quell'esame solo per manifestare quell'agitazione avrei solo impiegato più tempo dovendolo ricominciare da capo!
In sincerità non è la frequenza che a me preoccupa (anche perchè presumo che in vista di una gravidanza i prelievi sarebbero mensili, ahimè) quanto il fastidio. Ok non ci morirò mai, ma vorrei quantomeno cercare di arrivarci il più tranquilla possibile anche perchè le assicuro non è piacevole essere poi etichettata come la capricciosa di turno grande e grossa che ha paura del prelievo perchè le assicuro che altro genere di punture le faccio senza problemi e senza il minimo pensiero. Mi fa rabbia avere questa nomea anche perchè non faccio parte di quel range di persone che magari devono essere quasi legate, cavolo ho affrontato cose ben peggiori e tutta sola!
Mi starò auto-convincendo? Boh non so ma una soluzione devo trovarla!

Intanto ringrazio la Dr. Magda Muscarà Fregonese, la Dr. Flavia Massaro ed il Dr. Roberto Callina per le risposte fin adesso datemi!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Se si tratta sostanzalmente di situazioni isolate e specifiche penso sia possibile intervenire con tecniche particolari come ad es. l'ipnosi o la PNL, che permettono di modificare la percezione dell'evento ansiogeno consentendo di affrontarlo con serenità.

Per fare questo dovrebbe cercare nella sua zona uno psicologo formato nell'utilizzo di tali tecniche e sottoporgli la questione per chiedere un intervento diretto.

Lei da sola ha già provato a distrarsi durante il prelievo, per esempio canticchiando mentalmente, ma da quanto ci dice questo non è sufficiente a risolvere il problema e quindi è opportuno che si avvalga anche di un piccolo aiuto esterno.
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dopo
Utente
Utente
Dr. Massaro e come funzionerebbero l'ipnosi o la PNL?
Nel senso, andrebbero fatte in momenti diversi rispetto al prelievo presumo, giusto?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Il trattamento con PNL o ipnosi dev'essere effettuato in preparazione al prelievo e quindi prima che sia giunto il momento "fatidico".

Probabilmente sarà sufficiente qualche seduta: si tratta di modificare la percezione che lei ha del momento del prelievo e le relative aspettative, il che non è un'operazione particolarmente complessa.
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dopo
Utente
Utente
Ah ecco, adesso sembra essere più chiaro, la ringrazio...
Se la situazione resta così anche al prelievo di lunedì, vedrò di farci un serio pensierino! Buona giornata!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Ci pensi, più che altro per il futuro visto che il prossimo prelievo sarà fra 2 giorni.

Se vuole ci aggiorni.
Le faccio tanti auguri,
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio...
Per gli auguri, beh ne ho bisogno!
Buona giornata!
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Utente
Utente
Cari signori, prelievo fatto! Stamattina non è successo assolutamente nulla nonostante abbiano prelevato 5 provette contro la solita 1!
Non so, probabilmente perchè stavolta ero su una di quelle poltrone reclinabili da ambulatorio e quindi in "posizione" da prelievo. La dottoressa che ha prelevato ha perso un sacco di tempo a cercare la vena ma poi ha atto un solo buco, non vorrei manco esagerare ma per come è stata lei potevo fa pure un donazione stamattina, cosa che fin adesso chiaramente non pensavo manco lontanamente di fare!
Grazie mille ancora per i consigli!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Bene, allora per il futuro sa già da chi andare a farsi fare il prelievo!
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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Bene!

Siamo contenti per lei.
Un caro saluto
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dopo
Utente
Utente
Sì adesso, quando avrò bisogno di fare prelievo andrò lì almeno ci vado tranquilla!
Eh sapesse come sono contenta io! :-D
Ieri sera non mi si poteva quasi accennare all'argomento!
Ancora grazie a tutti...
Buona Giornata
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Immaginiamo bene quanto si sente sollevata.

Nel caso ipotetico in cui in futuro si dovesse trovare di nuovo in difficoltà tenga presente la soluzione che le avevo indicato.
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dopo
Utente
Utente
Senza dubbio la tengo presente, ma non la escludo nemmeno adesso! Grazie