Bisogna cambiare? e si si, quali consigli fornite

Ho 22 anni e sono un ex obeso ma con ancora addosso gli strascichi psicologici e fisici di questa condizione medica.
Ho SEMPRE vissuto in casa. Non ho amici. Le uniche persone con cui mi relaziono sono i componenti della mia famiglia. Siamo relativamente poveri. Ci sono tante cose che gradirei fare ma nessuna di queste e fattibile per motivi fisici (mi piace nuotare ma ho una pseudoginecomastia) ed economici: mi piace giocare al pc ma prima il pc va comprato; e costa. Mi pace andare al cinema ma costa. Mi piace viaggiare ma costa. Tutto costa. Non ho alcun desiderio. Non auspico una vita migliore; non bramo i soldi (anzi provo ribrezzo per chi ostenta postederli). Non desidero la compagnia pur gradendola. Non penso al mio futuro. Frequento una università dove provo sentimenti neutrali (a volte anche avversi e contrastanti) nei confronti della materie oggetti di studio. Lo studio è difficile sia per il contesto familiare sia per le difficoltà che io stesso ho nel memorizzare. Riesco a ricordare le cose che studio solo per poche ore. Il ripasso dei giorni successivi si trasforma sempre in uno studio di qualcosa che dovrebbe essere stato già fatto. Aprire la stessa pagina di studio in un intervallo di tempo differente e rimanere affascinati dal fatto di non ricordare assolutamente nulla nonostante ci siano sottolineature ed appunti che io stesso ho preso, bè questo è molto scorragiante. E studiare lo stesso capitolo 3-4 volte è molto stressante. E quale sarà il mio futuro lavorativo? un giorno prima o poi riuscirò a laurearmi; e dopo? sarò in grado di trovare lavoro? E con molto dispiacere mi accorgo di non interessarmene (come se questa mia vita fosse di qualcun altro). Vivo. E vivo. E molto stoicamente, di giorno in giorno, vado avanti. La sera mi addormento sperando che il giorno seguente sia migliore. Ma puntualmente vengo smentito.
Mi piacerebbe la compagnia di una donna. E il desiderio sessuale, pur essendoci, è minimo (nel senso che non miro solo a questo). Mi piacerebbe averla affianco a me. Assecondare i suoi desideri. Ascoltarla parlare. Riuscire a farla divertive. Contemplare la sua bellezza. Ma dove la trovo se non esco da casa? se non ho amici? se non ho una vita sociale? Ho trascorso una intera vita in casa e non c'è nulla di interessante su di me da raccontare: sono una persona molto noiosa. Io stesso mi considero tale. E' solo un sogno. Mi piacciono molto i film. Ne vedo molti e spesso mi affascina la facilità con cui nasce la storia d'amore. E' tanto semplice. E pure, la mia ragione, mi dice che non è semplice; anzi, è tutto molto complicato: bisogna usare le parole adatte, gesti sguardi modi di fare, ostentare sicurezza essere divertenti affascinanti interessanti... Io non possiedo alcuna di queste qualità. Non sono neanche molto bravo con le parole... Anzi, la cosa divertente è che a scrivere sono abbastanza capace, ma a parlare... lascio proprio a desiderare. Non trovo mai la parola adatta, sovente trascorro il tempo pensando quale sia il termine più adatto da utilizzare e spesso faccio molta confusione. Mi farebbe molto piacere conoscere il vostro parere.
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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Caro ragazzo,

non mi è ben chiaro quale sia la sua richiesta; e forse, in fondo, anche lei sa che questo è solo uno sfogo senza nessun punto di domanda in fondo.
Chiede il nostro parere riguardo a una descrizione di se che personalmente non trovo affatto noiosa (come lei si definisce); quella che sembra emergere è la storia di una persona molto sola che, nonostante cerchi di non far trasparire il suo desiderio di una vita diversa, si aspetta senz'altro qualcosa di più.
E, se devo darle il mio personale parere, credo che sia giusto che lei si aspetti di più.
Lei, come tutti, ha qualcosa da dare, qualcosa che, forse, fino ad oggi ha tenuto nascosto dentro un corpo troppo ingombrante per poter lasciar trasparire il suo vero sè, la sua sensibilità, il suo romanticismo...

Come mai non ha mai instaurato relazioni fuori dall'ambito familiare? Neppure frequentando la scuola è riuscito a costruire qualche relazione d'amicizia significativa? E' solo la sua timidezza che glielo ha impedito?

L'unico consiglio che mi sento di darle è di cominciare a credere davvero che possa esserci una possiblità anche per lei, perché mi sembra che lei sia molto scoraggiato e non riesca a vedere luce nel suo futuro; e, forse, se qualcuno accendesse un lampione davanti a lei non riuscirebbe a vedere comunque luce.

Ha mai pensato di richiedere un consulto con uno psicologo di persona che possa aiutarla a ritrovare la motivazione perduta?
Ci sono strutture pubbliche nella sua città in cui potrà trovare bravi professionisti in grado di dare voce e ascolto al suo malessere.

Un caro saluto

Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazzo,
concordo con l'interpretazione del Collega, la sua non sembra una richiesta di consulenza, ma sembra far trasparire un bisogno di raccontarsi.
Una fisicità che cambia, una sfera relazionale che non decolla, credo siano ambiti da attenzionare con uno psicologo, se desidera fare ordine dentro di sè ed immaginare un possibile cambiamento.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Caro ragazzo, è bello che lei abbia voluto rompere la sua solitudine parlando con noi.
E trovando "le parole per dirlo" con grande sensibilità e spirito acuto.
Lei ha più capacità di quello che pensa, deve cercare un aggancio per venir fuori da questo mondo che le sembra immobile e grigio.
Nella sua città, Bologna, ci sono certamente servizi pubblici con colleghi psicoterapeuti che la possono aiutare.
Faccia questo primo passo, abbia coraggio e fiducia,il mondo è lì, per tutti, anche per lei, non tutto e non tutti sono ostili, irraggiungibili.. Ma bisogna fare qualcosa, anche sbagliare, rischiare, cambiare atteggiamento paga.
Inoltre vada dal suo medico di base per recuperare un migliore rapporto col suo corpo.
Cerchi di usare la rabbia che c'è in fondo al suo cuore per far ripartire la sua vita.
Le faccio molti auguri ,ci faccia sapere

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it