Manie di controllo e incapacità di andare avanti

Buongiorno, è un pò difficile spiegare in poche parole il mio quadro clinico...ho sofferto di anoressia nervosa i primi due anni di università. Non ho mai frequentato uno psicologo e tantomeno vorrei farlo ora. L'anoressia nervosa sono riuscita a superarla da me con molta calma e costanza escludendo piano piano ogni eventuale malattia fisica (dal tumore allo stomaco per il mio continuo male nei momenti in cui mangiavo, al colon irritabile). Dopodichè ho sofferto di vaginismo per un piccolo periodo, anche li superato, ora va tutto bene.
Perdo mio padre a seguito di una malattia, entra in me l'ipocondria con cui sto facendo i conti ora a 3 anni di distanza dalla sua morte. La perdita di mio padre fa vacillare il mio rapporto duraturo (11anni di relazione) con il mio partner. Mi oriento verso uomini più grandi (sintomo forse di mancanza di figura paterna) lo tradisco e infine imbastisco una relazione che va avanti tutt'ora (e che spero continui dato che lo amo) con un uomo di 13 anni più grande di me. La sola possibilità che il mio ex compagno trovi un'altra donna mi manda giù di testa. Non voglio, non ho la minima intenzione che qualcuna se lo porti via. Ho rimasto un ottimo rapporto con il mio ex, anche perchè abbiamo amici in comune e fondamentalmente non smetteremo mai di amarci, ma non riesco a capire perchè nonostante io capiì che non era l'uomo con cui avrei voluto avere una famiglia, mi ritrovi ora a non volere che lui se ne faccia una con un'altra donna. Io ho tutte le intenzioni trasferirmi da qui a breve a casa del mio attuale uomo, ma il sol pensiero che lui provi solo una semplice attrazione verso un'altra donna mi crea uno stato d'ansia mai provato prima, diverso rispetto a quelli che ho avuto anni fa, più profondo, è come se letteralmente mi mancasse la terra sotto i piedi. Ho questa mania di controllare tutto ciò che mi circonda, le cose devono andare a mio modo e l'incapacità di controllare questo suo desiderio di costruirsi una nuova vita con un'altra donna mi crea uno stato d'animo insopportabile.
Cosa potrei fare, dove potrei agire?
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

come mai ci chiede qui, proprio a noi psicologi, che cosa può fare e come può agire, se premette di non volersi rivolgere allo psicologo, ma anzi di aver superato tutto da sola?

Non le pare una contraddizione?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
Utente
Perchè su questo proprio non so come agire. Premetto che le malattie "psicologiche" che ho elencato mi sono state diagnosticate da medici competenti, gli stessi che hanno escluso le malattie "fisiche", non me le sono inventate o semplicemente supposte, mi sono state diagnosticate e mi consigliarono appunto una terapia psicologica che non ho mai voluto intraprendere, molto probabilmente per una sorta di " ce la faccio da sola".
L'anoressia nervosa era dovuta allo stress causatomi dai primi anni universitari, dal cambio della città, dallo studio continuo e dal cambiamento del mio stile di vita, una volta abituata ai ritmi universitari è passato.
Il mio vaginismo era dovuto ad un problema fisico avuto all'apparato genitale, problema fisico risolto e guarito, ma che mi aveva causato una sorta di inibizione involontaria, risolta con l'aiuto del mio partner (appunto il mio ex) parlandone con lui e rassicurandomi.
Questo invece proprio non so come sistemarlo, perchè probabilmente non riesco a capire quale sia la causa del mio malessere. E' egoismo? Possessione??? Paura? E' l'incapacità di andare avanti? E' un attaccamento ai ricordi?
Lo lasciai perchè avevo capito che non sarebbe stato l'uomo con cui avrei voluto fare una famiglia, ma non posso fare a meno di lui, deve essere presente nella mia vita.
Io non ho fratelli o sorelle quindi non so come sia l'amore fraterno, penso e suppongo sia quello che provo io per lui, ma in teoria una sorella o un fratello non dovrebbero fare scenate come quella che ho fatto io quando vengono a sapere di una possibile vita sentimentale del fratelli. Non ho attrazione fisica nei suoi confronti, ma l'idea, soltanto l'idea che lui possa avere una storia con un'altra donna mi manda fuori di testa.
[#3]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazza,
credo che il suo disagio abbia trovato forme diverse per manifestarsi e forse lei fa fatica a riconoscerlo ma finora ha razionalizzato trovando ogni volta una spiegazione: il cambiamento di stile di vita per l'anoressia, la morte di suo padre per l'ipocondria, la decisione di lasciare il suo partner per l'inibizione sessuale nei suoi confronti.
Il tema del controllo su di sé e sugli altri andrebbe approfondito all'interno di un colloquio con uno Psicologo, non perché sia necessariamente qualcosa da considerare patologico, ma perché di volta in volta si traduce in scelte disfunzionali che fanno riemergere il suo disagio.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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