Delusione

Salve,
non so se sto facendo la cosa giusta a importunare degli specialisti, ma il mio stato d'animo di questo periodo e il mio stesso comportamento iniziano a preoccuparmi seriamente.
Esco da una relazione abbastanza tormentata: storia a distanza, un lungo periodo di separazione forzata per un lavoro temporaneo all'estero, litigi senza fine per motivi caratteriali. Ho sempre pensato che, comunque, ci fosse rispetto reciproco e la volontà di non ferire mai deliberatamente l'altro. Negli ultimi due mesi, lui ha iniziato a lavorare (un lavoro stagionale molto stressante di cui riconosco il peso) e, di conseguenza, non siamo riusciti a vederci affatto...E anche il livello di comunicazione è calato molto. Quando ho provato a farlo presente, in maniera del tutto tranquilla, anche soltanto a mò di commento, è iniziata una crisi inspiegabile, durata fino alla settimana scorsa, quando lui mi ha chiesto esplicitamente di "lasciarlo in pace", perchè è confuso, non sa che cosa vuole, si sente depresso e stressato, non sa cosa fare. E mi ha praticamente lasciata in bilico, chiedendomi del tempo senza sentirmi affatto per riflettere e capire.
Razionalmente, io capisco tutto questo. Mi sono messa da parte e gli sto lasciando spazio e sto anche cercando di prepararmi all'idea che lui mi lasci. Non ne capirei il motivo e inizio ad avere dei dubbi sulla sua sincerità, ma capisco che sono cose che possono succedere e che dovrò farmene una ragione e superare questo brutto momento. Eppure, da quando mi ha detto questo, io ho praticamente smesso di vivere. Non mangio nulla, non esco, in realtà non faccio proprio nulla, oggi è la prima volta che accendo il computer e l'ho fatto solo per inviare questo messaggio, rimango sdraiata sul letto tutto il giorno a pensare e a piangere.
Mi sento delusa, non ho voglia di parlare con nessuno, mi sento come se niente avesse senso. Ero già un po'in crisi personale, perchè a breve dovrò scrivere la tesi, laurearmi e poi trovare qualcosa da fare della mia vita. Adesso non credo che riuscirò ad arrivare alla prossima settimana, o meglio...So che ci arriverò, è che non riesco a vedere come. In certi momenti, vorrei lasciarmi morire e basta ed è un'idea che non penso sia giusto avere a 25 anni, ma non vedo soluzioni, non vedo miglioramenti, vedo solo un baratro da cui non riesco a uscire.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazza,
Chiunque abbia amato e abbia perso la persona che amava comprende quello che Lei sta vivendo.
E' un lutto forse peggiore di quello della morte di una persona cara.
Ma proprio come un lutto deve essere affrontato con un briciolo di fiducia. Confidando sul tempo che consente di rimarginare le ferite.
Nel frattempo il compito che ci si deve imporre e' quello di riapproprIarsi della propria voglia di vivere. Anche se sembra difficile: uscire, stare fra la gente, interessarsi di tutto il possibile.
Quello che non bisogna fare e' stare soli a pensare e a ricordare.
Non si prefigga in questo momento impegni grossi come la tesi: il suo io e' ferito, la sua energia deve essere direzionata a ripararlo, risanarlo, guarirlo!
Un abbraccio!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Giselle Ferretti Psicologo, Psicoterapeuta 615 14 22
Gentile ragazza,
premesso che la la crisi di una relazione sentimentale, così come una eventuale rottura, è sempre difficile da affrontare, mi permetto di fare un'ipotesi: e se questo abbassamento del tono dell'umore, nonché senso di perdita dei rifermenti, dipendesse da questo? >>Ero già un po'in crisi personale, perchè a breve dovrò scrivere la tesi, laurearmi e poi trovare qualcosa da fare della mia vita. <<

La conclusione del percorso universitario, la fine dello status di studentessa, l'ingresso nel mondo del lavoro, possono generare i vissuti depressivi che ci descrive e uno sbandamento personale. In più si trova ad affrontare problemi sentimentali.

Cosa ne pensa?

Dott.ssa Giselle Ferretti Psicologa Psicoterapeuta
www.giselleferretti.it
https://www.facebook.com/giselleferrettipsicologa?ref=hl

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dopo
Utente
Utente
Gentili dottoresse,
grazie mille per le vostre risposte e per la possibilità di parlare con voi.

Credo che sicuramente una delle grosse cause della mia reazione sia proprio il mio momento di crisi personale Purtroppo non sono doveri a cui posso sottrarmi. L'aumento delle tasse universitarie, per esempio, non consente di procastinare oltre e ho questa specie di ghigliottina pronta a scattare, nel caso in cui non riesca a rispettare i miei impegni... Sono sicura di non essere l'unica a vivere una situazione di stress del genere, ne parlo a volte anche con i miei coetanei e siamo tutti un po'nella stessa confusione, ma questo certamente non aiuta.

Per affrontare il problema immediato, ho deciso alla fine di chiudere io definitivamente la mia relazione, perchè la situazione di limbo in cui mi ero trovata costretta da diversi giorni non mi faceva bene. Ma ora mi sento anche peggio di prima. Sto cercando davvero di reagire, ma è tutto inutile.
Da quello che scrivo (e, ammetto, in alcuni momenti di queste lunghe giornate), mi sembra quasi che a parlare sia una persona con seri problemi psicologici, incapace di affrontare le normali avversità della vita. Non sono mai stata così, sono stata innamorata in precedenza e non ho mai reagito in questo modo, non capisco che mi prende e perchè, invece di fare piccoli passi verso il miglioramento, ogni giorno vada sempre peggio.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazza,
Se ha preso la decisione di chiudere questo rapporto penso sia normale per qualche tempo essere addolorata. Se lo conceda. Si dia un tempo che le sembra opportuno per elaborare le fasi del "lutto". Un tempo ragionevole nel quale recuperare la sua voglia di essere felice...
Ci faccia sapere, se vuole
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Dr.ssa Giselle Ferretti Psicologo, Psicoterapeuta 615 14 22
Allora forse è il caso che si rivolga ad uno psicologo per una consulenza: in questo modo potrà analizzare meglio la sua situazione e capire come affrontarla al meglio. A volte bastano pochi colloqui, altre volte è necessario un percorso più lungo, da qui non possiamo sapere se le basta un sostegno psicologico o se serve una psicoterapia. Però mi sento di ripeterle che i vissuti che ci descrive sono molto frequenti quando si attraversa la fase della vita che sta vivendo lei: si tratta di punti di riferimento, sia che si tratti di lavoro, sia che si tratti di sentimenti. Se non riesce da sola si faccia accompagnare!

Un caro saluto,