Problemi stomaco,collegati alla testa.

Buona sera a tutti è la prima volta che scrivo in questa sezione.
Espongo il mio problema: Sono un ragazzo di sedici anni alto 1.71 e peso 48,9Kg. Da sei mesi che soffro disturbi allo stomaco ed all'apparato digerente in generale. Ho fatto molteplici visite con gastroscopia con biopsie, sangue occulto, ecografia dell'addome, helicobacter pylori eccetera. Ma non mi hanno trovato niente molteplici dottori mi hanno detto che è una forma di somatizzazione e io somatizzo nell'apparato digerente quanto pare. Io sono stato convinto fino a ieri di avere qualcosa di grave, tumori, o cose del genere. Essendo che ho cambiato casa trasferendomi a Chieri (TO) prima abitavo a Torino, ho cambiato anche il medico di base (una mano dal cielo) un uomo molto competente, e che ha ascoltato ciò che dicevo. Mi ha spiegato illustrando tutti i miei referti che io non avevo niente, infatti a un certo punto avevo detto di non avere eseguito la colonscopia e lui in modo simpatico mi aveva risposto che non aveva nessun senso fare un esame del genere se tanto dagli esami delle feci non è stato rilevato niente. Comunque, a parer suo, sono un soggetto molto ipocondriaco, ansioso di carattere, e secondo lui nell'inconscio mio soffro l'essermi trasferito e altri fattori. Mi ha detto di frequentare uno psicologo e mi ha prescritto uno psico farmaco spaspomed somatico, poi altre medicine : debridor per l'intestino e un fermento lattico. La mia domanda è questa: ma è possibile che la testa riesca a far provare dei dolori così forti allo stomaco, inoltre bloccandomi la regolarità intestinale perchè non vado più di corpo. Insomma il mio cervello è riuscito a rovinarmi tutto l'apparato digerente per il mio stupido inconscio? Addiritura ho perso 8 chili perchè mangio solo in bianco da sei mesi, adesso sto riprendendo a mangiare normalmente ma con cautela mi ha detto il dottore.
Cordiali Saluti e buona notte.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazzo,

questo servizio è rivolto esclusivamente alle persone maggiorenni, pertanto ti suggerisco di rileggere le linee guida del sito.

Per rispondere alla tua domanda, tu scrivi:

"secondo lui nell'inconscio mio soffro l'essermi trasferito e altri fattori." diciamo che è un po' più elaborata e raffinata la risposta, in quanto nessuno, neppure uno psicologo -leggendo solo gli esami che hai fatto fin qui- può dirti se la ragione di tale sofferenza sia il trasferimento o che cos'altro.

Tali ragioni possono essere sicuramente intervcettate da paziente e psicologo ma solo all'interno di un processo che ha un senso, ad esempio in una psicoterapia.

In questo momento tuttavia non hai ancora una diagnosi...

Io aspetterei un periodo per vedere come stai con i farmaci che questo nuovo medico ti ha prescritto, almeno per quanto riguarda la sintomatologia.

Però, per quanto riguarda "Io sono stato convinto fino a ieri di avere qualcosa di grave, tumori, o cose del genere" potrebbe trattarsi di una forma d'ansia che ti spinge a ripetere degli esami con la speranza di tranquillizzarti. Il problema di tale condotta è che l'ansia diminuisce subito dopo l'esito negativo degli accertamenti, o non appena parli col medico, per poi ripresentarsi (e che ti spinge a fare altri accertamenti).

"ma è possibile che la testa riesca a far provare dei dolori così forti allo stomaco, inoltre bloccandomi la regolarità intestinale perchè non vado più di corpo. Insomma il mio cervello è riuscito a rovinarmi tutto l'apparato digerente per il mio stupido inconscio? "

Tutte le emozioni (ansia, paura, tristezza, ecc...) hanno una componente somatica: prova a pensare ad esempio a quanto incidano sul battito cardiaco. Lo stomaco è un altro organo con cui sentiamo e riconosciamo le emozioni (es. l'espressione "avere lo stomaco chiuso", "un pugno nello stomaco", ecc...). Quindi la risposta è sì. In genere questo lavoro di alfabetizzazione emotiva si può fare attraverso una psicoterapia, per imparare a sentire, riconoscere e gestire le emozioni.

Per questa ragione potrebbe esserti utile sentire uno psicologo, magari presso il consultorio della tua zona.

Spero di esserti stata utile.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Grazie mille dottoressa lei è stata gentilissima. Noi abbiamo gia informato lo psicologo però devono venire anche gli assistenti sociali perchè sono minorenne, ma questa trafila (a parer mio inutile) perchè con la mia famiglia non ho problemi. Con uno psicologo privato ci vuole, anche con lui l'assistente sociale?
[#3]
Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Gentile giovane Utente,

delle volte la mente trova delle soluzioni *poco convenzionali* per esprimere il proprio disagio e la propria sofferenza, delle volte anche con complicate condizioni mediche.
Esprimiamo attraverso il corpo quel qualcosa che non riusciamo ad esprimere diversamente.
Il nostro corpo è parte attiva nelle emozioni: quando sentiamo un brivido nella schiena, quando batte forte il cuore.
Alcune persone hanno delle espressioni e dei coinvolgimenti corporei molto più complessi.
Poi alle emozioni iniziali vanno aggiunte le emozioni di paura e rabbia per tutto l'iter medico e l'incertezza della diagnosi, ed ecco che il tutto si complica ulteriormente.
Segua i consigli del Suo nuovo medico ed inizi un percorso di sostegno psicologico per imparare a conoscere le Sue emozioni e come esprimerle in modo meno sofferto! ;)

Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492

[#4]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazzo,

neppure negli ospedali serve l'assistente sociale...
Ma al primo colloquio dovrai presentarti con i tuoi genitori perchè entrambi dovranno firmare il consenso per il trattamento dei dati e comunque esserne informati.

Da uno psicologo privato i minorenni debbono comunque presentarsi con i genitori perchè il contratto (terapeutico) lo firmano i genitori anche se poi non sono presenti ai colloqui.

Saluti,
[#5]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Grazie mille dottori, sentire pareri di gente esperta fa sempre piacere.. Con lo psicologo, chiarirò anche dei problemi (che da quando ho questa cosa sono passati in secondo piano) strani: come contare compulsivamente delle cose cioè se bevo l'acqua prima di andare a dormire i sorsi devono essere rigorosamente sei, sennò mi sento a disagio ed ho paura che mi succeda qualcosa a livello fisico se non eseguo questo "rito" poi quando chiudo la porta di casa controllare quattro volte se è chiusa alternando con numerazione del tipo :" 1-2 1-2" e molte altre cose che, a volte, quando mi vede mia mamma pensa che ho qualche rotella fuori posto. Ho cercato molte volte di non fare queste cose ma è più forte di me trovo una scusa e le faccio.. A volte penso di essere " pazzo".
Cordiali Saluti
[#6]
Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Gentile Ragazzo,

parlando con lo psicologo di persona potrà meglio comprendere i suoi comportamenti, che anche se *strani* non è detto siano segno di disagio (pazzia, come la definisce), ma possono essere indicatori di un intelligenza particolarmente sviluppata.
Alcuni aspetti del proprio comportamento sono modificabili, altri devono solo essere accettati e bisogna imparare a conviverci.
Buon lavoro!
[#7]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Grazie molte dottore, lei è molto gentile e disponibile.
Cordiali Saluti.
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