Crisi dopo nascita

salve dottori ho bisogno urgente di aiuto mio marito dopo l nascita di nostro figlio non è più lo stesso odia tutti e non vuole nessuno in casa, nemmeno i miei genitori, e ogni volta che se ne vanno pulisce tutto dice che vuole privacy e stare insieme come una famiglia senza interferenze prima era totalmente diverso ora non facciamo che litigare...sono diperata
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Dr. Alessio Sandalo Psicologo, Psicoterapeuta 50 1 9
Gentile utente,
l'evento nascita, soprattutto se nel caso del primo figlio, espone la famiglia a cambiamenti radicali nei ritmi di vita, nelle incombenze quotidiane.
A volte, psicologicamente, la gioia per la realizzazione della genitorialità si accompagna ad ansia e tensione, vissute a livello più o meno consapevoli.
La chiusura e l'atteggiamento di suo marito così astioso verso l'esterno, potrebbe nascondere una sofferenza più profonda, personale, che è stata sollecitata dal nuovo ruolo paterno.
E' consigliabile dunque un consulto (congiunto: lei e suo marito assieme) con esperti di genitorialità quali può trovare nei consultori familiari di zona, servizi pubblici che spesso offrono una personalizzata presa in carico.
Cordiali saluti.

Dr. Alessio Sandalo
Psicologo a None - Nichelino - Torino
http://www.alessiosandalo.it

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
la nascita di un bimbo cambia gli equilibri precedenti, è un passaggio delicato che richiede la rinegoziazione di ruoli e regole e la conquista di un nuovo equilbrio non sempre così facile da raggiungere.
In linea generale e davvero molto brevemente, anche i rapporti con la famiglia allargata possono essere motivo di attrito fra i coniugi, particolarmente se non sono stati definiti gli opportuni confini atti a salvaguardare il nuovo nucleo da eccessive intrusioni (e da qui non possiamo capire appieno le specifcità del suo caso).
A volte difficoltà precedenti personali e/o di coppia non affrontate in modo efficace a suo tempo, prendono forza e si amplificano in corrispondenza di un passaggio importante del ciclo vitale.

Il problema che ci riferisce è meritevole comunque di attenzione specialistica per le difficoltà personali e di coppia che state incontrando in questa tappa della vostra unione.
Dal mio punto di vista sarebbe opportuno chiedere un consulto ad un terapeuta di coppia, presso il servizio pubblico o un professionista privato, per affrontare in modo proprio i problemi in atto, considerando anche la necessità del vostro bimbo di crescere in un clima familiare sereno.
Se crede può leggere questo articolo in merito al link

http://www.psicologia-benessere.it/Coppiaefamiglia/Lanascitadiunfigliounpassaggiodelicato/tabid/117/Default.aspx

Cari auguri

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Serena Rizzo Psicologo 202 9
Gentile Signora,
la nascita di un bambino, pur essendo considerato un evento straordinario e quindi bellissimo, fa' si che si inserisca un terzo elemento nella coppia.
Ciò non viene sempre vissuto con serenità in quanto va a scardinare non solo le abitudini delle coppia e dei singoli al suo interno (mamma e papà) ma l'intera persona viene messa in discussione in quanto posta improvvisamente dinanzi ad un evento nuovo e non sempre facile da gestire, non solo praticamente, ma soprattutto emotivamente.
Detto ciò vorrei che lei sapesse che non è sola e che tali dinamiche accadono spesso, pur rimanendo quasi sempre nascoste tra le mura domestiche. Parlarne è il primo passo per risolverle.
Le consiglio vivamente di contattare, chiaramente con il consenso di suo marito, un professionista, magari un terapeuta di coppia o sistemico-familiare.
Tanti cari auguri,
dott.ssa Serena Rizzo.

Dr.ssa serena rizzo

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dopo
Attivo dal 2012 al 2021
Ex utente
Grazie dottori dei vostri consigli, non crediate che, anche se a distanza non potete fare di più, non mi siano utili, anzi: mi danno lo spunto per riflettere e cercare una soluzione.Purtroppo mio marito non ammetterà mai di avere un problema, dice sempre che sono io a sbagliare perchè non li riprendo per il loro comportamento.
Perciò sono convinta al 99% che non non andrebbe mai da uno specialista. Quindi si continuerà a comportare così e il problema rimarrà solo mio visto che i miei non sanno nulla (a volte ho dovuto persino dir loro che non siamo a casa per non farli venire).
Già in gravidanza abbiamo avuto problemi, prima perchè lui mi ha tenuto quasi 9 mesi segregata in casa dopo che ho avuto un piccolo problema fisico, impedendomi di uscire, di guidare, persino di andare con lui al funerale di un mio parente al quale tenevo tanto. Dice che lo faceva per il bene del piccolo perchè abbiamo aspettato 2 anni prima di averlo e per non farmi faticare faceva anche i lavori di casa (nel frattempo purtroppo aveva perso anche il lavoro). Dopo ogni visita dal dottore mi faceva una scenata di gelosia insultandomi, dicendo che le dono sono tutte...e che mi piaceva farmi toccare.Poi si scusava dicendo di capirlo che le sue parole erano dettate dalla gelosia e non lo pensava veramente.
Già dall'ospedale i parenti e amici hanno cominciato ad assillarci io avevo fatto il cesareo (lui avrebbe voluto assistere al parto e non ha potuto e l'ha presa male) e avevo bisogno di riposo, invece c'era sempre la stanza affollata e lo stesso a casa, ci mancava stare da soli a guardare il nostro piccolo, fare le nostre considerazioni, esprimere le emozioni che abbiamo provato. A queste persone non importava se io ero a letto, entravano persino in camera.
I miei sarebbero venuti ogni giorno ma capivano il nostro bisogno di riposo e si limitivano.
Io sono molto legata ai miei genitori, ma capendo la situazione e per non fare soffrire mio marito ho cominciato a tenere le distanze, anche perchè voglio affrontare questa esperienza con le mie forze. Ma devo ammettere che mi manca un po' di aiuto perchè a volte dopo una notte insonne le faccende di casa e un bimbo da accudire vorrei un po' di tempo anche per me, anche per andare a comprarmi un paio di scarpe, cosa che non faccio da 9 mesi più 7. E mi paicerebbe avere l'aiuto dei nonni in questa circostanza, ma non posso.
Io mi arrabbio con lui quando fa queste scenate e gli tengo il muso ma alla fine capisco che questa situazione fa soffrire anche lui e fingo di dimenticare tutto, ma non riusciamo a venirne fuori.
Quando siamo invitati, ad esempio tutti prendono a turno in braccio nostro figlio, ma lui si arrabbia solo quando lo prendono i miei, soprattutto mio padre, si lamenta che è geloso di lui e che tutta la sera non ha potuto tenerlo in braccio. Ma quando siamo da soli a casa capita che me ne occupo tutto il tempo io (non sempre naturalemnte perchè anche a lui piace dedicare del tempo al nostro piccolino) e lui preferisce fare altro, anzi sbuffa se gli chiedo di aiutarmi. A volte mi sento una pietra in un fosso.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile signora,
da quello che riferisce la situazione sembrerebbe complessa per più di un motivo.
Il suggerimento rimane quello di chiedere un consulto specialistico, se suo marito non ne vuole sapere lo faccia lei in prima persona, non esiti.

<fingo di dimenticare tutto, ma non riusciamo a venirne fuori.>
Accantonare i problemi, magari per evitare scontri e peggiori sofferenze non aiuta a risolverli, anzi se trascinati si amplificano.

I comportamenti di suo marito meriterebbero approfondimenti maggiori (specialistici e diretti), così come ogni difficoltà che sta attraversando la vostra relazione.

<prima era totalmente diverso> Come si comportava suo marito prima del matrimonio e della gravidanza?