Bruttissimo periodo

Gentili dottori,
Sono una ragazza di 22 anni, Vi scrivo perchè da maggio la mia vita mi sembra un inferno. Da molto tempo ho conflitti continui con i miei genitori per via del mio fidanzato che ho da 6 anni che non l'hanno mai accettato (si aspettavano per me una persona con una posizione economica migliore, una persona diversa, un classico "principe azzurro"). Tuttavia sono sempre riuscita a continuare la mia vita nonostante i continui litigi che continuano da anni.
A maggio però tutto ciò si è aggravato per un mio sbaglio, avevo chiesto al mio fidanzato di procurarmi uno spinello per provare, era la prima volta, sono stata male e portata al pronto soccorso per una fortissima tachicardia. Sono finita nei giornali e tutto il paese ha saputo ciò che mi era successo, e la mia famiglia si è scagliata ancora di più contro il mio ragazzo.
Ho passato momenti bruttissimi ed è da maggio che ho un continuo malessere interiore, sono sempre stata una ragazza piena di vita, solare,ma dopo quell'episodio non mi sento più me stessa. Subito dopo l'episodio mi sono rivolta ad una psicologa ed ho iniziato una terapia di tre mesi ma non ho visto risultati, mi sentivo sempre uguale e il mio malessere non è passato.
Mi sembra che quell'episodio abbia rotto in due la mia vita, non riesco più ad essere la ragazza allegra e piena di vita che ero. In precedenza infatti non ho mai passato un periodo così brutto. Ho una grande tristezza che mi accompagna tutto il giorno e il lavoro non mi è d'aiuto essendo tutto il giorno da sola in un negozio. Non so più a chi rivolgermi e ho paura di commettere qualcosa di brutto su me stessa. Ho anche paura di prendere dei farmaci e diventare dipendente da essi. Ho tanta voglia di tornare a stare bene ma non so più come fare perchè da sola non riesco...provo ad essere felice ma il malessere sembra essere più forte della mia volontà... Vi prego di darmi qualche consiglio perchè davvero non so più a chi rivolgermi.
Vi ringrazio
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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Cara ragazza,

non mi è chiaro quale sia ora il rapporto con il suo ragazzo e quali siano i rapporti con i suoi genitori. Potrebbe spiegarmi cosa è cambiato dall'episodio che ci ha raccontato.

Lei vive ancora in famiglia?
Da cosa pensa dipenda questo senso di tristezza? Forse dal fatto di aver deluso i suoi genitori? O, magari, dall'aver confermato quello che loro pensavano e quindi di aver concretizzato il fallimento?

Se potesse darci qualche dettaglio sulla sua vita attuale e sulle relazioni con il suo compagno, con i suoi genitori e tra il suo ragazzo e i suoi genitori potremmo darle qualche indicazione più puntuale.

Un caro saluto

Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
L'hashish e altre sostanze stupefacenti possono accentuare o slatentizzare, cioè portare alla luce, condizioni di sofferenza psicologica latenti, ossia già presenti prima ma non riconosciute. Ad esempio, come ti ha risposto il collega neurologo nell'altra richiesta che hai fatto tempo fa, le fascicolazioni possono essere legate a stati ansiosi. Può darsi che le forti sensazioni indotte dall'hashish abbiano fatto sì l'ansia esplodesse, portandoti a dove sei ora. Ritengo che dovresti chiedere un parere a uno psicoterapeuta esperto in disturbi d'ansia ed eventualmente anche un parere psichiatrico.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,
La ringrazio per la sua risposta.
Vivo ancora con i miei genitori e da quell'episodio è cambiato che il mio ragazzo non può più mettere piede in casa mia e, se prima almeno mio papà era in parte comprensivo rispetto alla mia scelta, adesso ho entrambi i genitori contro. Vivo quotidianamente sotto pressione perchè mia madre mi attacca sempre o non mi parla per giorni interi perchè non le sta bene la mia storia con lui. A volte ci si mette pure mio papà e non le dico quanto male ci sto. Mi minacciano, mi urlano dietro eccetera. Purtroppo però con il mio fidanzato ce l'avevano già da anni ma non perchè pensavano facesse uso di droga, solo per via della sua situazione non benestante. Infatti l'episodio dello spinello è successo a maggio, dopo più di 5 anni che stiamo insieme. La situazione a casa è sempre stata pesante ma ora lo è ancora di più...e purtroppo non ho neanche la possibilità di andarmene di casa per via del lavoro precario che ho.
Il mio ragazzo ha perso la madre da piccolo e vive con il padre che purtroppo non può molto aiutarci avendo solo la sua pensione.
La tristezza che ho adesso non capisco a cosa possa essere dovuta, sono sempre riuscita ad andare avanti nonostante questa brutta situazione famigliare, ma da quell'episodio mi sento completamente giù di morale, è come se non riuscissi ancora a reagire al fatto. Sono stata infatti tre giorni in ospedale a maggio e poi se non bastasse subito dopo ho avuto un'influenza durata due settimane presa da una compagna di stanza e lì sono andata ancora più giù di corda. Ho cercato con la psicologa di capire cos'ho e cercare una via di "salvezza" ma non ho avuto un aiuto concreto. Ho tanta voglia di stare bene, continuare serenamente la vita che avevo ma mi sembra impossibile... ho davvero paura di ciò che mi sta succedendo, non mi sono mai sentita così triste e vuota e non mi riconosco per niente...non so più veramente dove cercare un aiuto...
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Ho cercato con la psicologa di capire cos'ho e cercare una via di "salvezza" ma non ho avuto un aiuto concreto
>>>

Che tipo di lavoro avete fatto? Non tutti gli interventi psicologici sono uguali. Inoltre è possibile, come dicevo, che tu abbia bisogno anche di un parere psichiatrico per capire se e quanto la canna possa aver contribuito a farti precipitare ancora di più.

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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Cara ragazza,

dalla sua descrizione sembra abbastanza normale che lei si senta pervasa da questo senso di tristezza. E' "costretta" a vivere a stretto contatto con i suoi genitori che non appoggiano le sue scelte e che, a quanto dice, non perdono occasione per rinfacciarle la sua decisione di stare con il suo compagno.

Se vogliamo guardare il lato positivo della situazione, mi sembra di capire che non le impediscano, nonostante il loro disappunto, di continuare a frequentare il suo ragazzo anche se solo fuori di casa.

Ci può dire che tipo di lavoro è stato fatto dalla psicologa che l'ha seguita in quei tre mesi?

E' possibile che l'episodio dello spinello abbia portato in superficie tutte le sofferenze emotive che si è portata dentro negli anni per via del disappunto dei suoi genitori o che abbia slatentizzato una sofferenza ancora più antica.

Questo per via dei risvolti che ci sono stati (la corsa al pronto soccorso, la pubblicazione dell'episodio sul giornale, la reazione dei suoi genitori); ma anche per via degli effetti chimici della sostanza come suggerisce il collega, dr. Santonocito.

Credo che l'intervento di persona con uno psicologo psicoterapeuta sia necessario affinché possa valutare la situazione e consigliarle il percorso migliore.

Un caro saluto