Amore finito e depressione

Salve a tutti.
Dopo 2 anni e mezzo è finita la storia tra me e la mia ragazza.
Spiego tutto. Già dopo i primi 3 mesi, mi lasciò una volta, spiegandomi che lei era legata da un forte sentimento, ma mancava l'attrazione fisica. Ci rimettemmo insieme. Ma non fu l'ultimo tira e molla. Infatti nell'estate di quell'anno ebbi io un periodo di depressione, causato ancora non so bene da cosa, dove non riuscivo più a capire se l'amavo o meno. In quello stesso periodo mi rilasciò, dicendomi che la storia cosi non funzionava e che cmq lei, non era attratta anche se mi amava molto. Ci rimettemmo insieme dopo un paio di mesi, con qualche tira e molla e poi per due anni tutto ok. Forse però sembrava a me tutto ok. E' vero che sono stato opprimente con lei, forse perchè avevo paura di perderla ancora, è vero che magari ho dei difetti caratteriali, sono forse ancora un po' bambino, lei è sicura di se. E' vero tutto. Ma mi ha rilasciato ora, in seguito ad una litigata furiosa di 3 settimane fa, che però avevamo risolto, dicendomi oltrei ai motivi che ho citato prima, sempre che non c'è attrazione fisica. Ora io sono di nuovo depresso e faccio pensieri di morte. Lei l'ho persa. E mi sto dando le colpe. Questa mancaza di attrazione dipende dai miei comportamenti, oppure dal fatto che comunque non c'è e non c'è mai stata? Sarebbe andata a finire così lo stesso percio? Anche se io fossi stato perfetto caratterialmente, la storia comunque non poteva durare per quella mancanza che pare a lei pesi? Durante il sesso, lei non è mai venuta, niente orgasmo. Forse dipende da questo. Ma possibile che una persona inizi una storia e la porti avanti anche molto, solo per un attrazione interiore e non fisica? Non crediate che queste domande non abbiano senso. Io mi sto colpevolizzando molto, ho paura che sia colpa mia e ho perso la cosa più bella della mia vita. Se invece comunque doveva andare così già mi sentirei meglio.
Ora io cosa posso fare? Non vedo luce e non dormo più. Ho pensieri di morte fissi. Sto malissimo. Una volta non soffrivo mai di ansie, ani ero uno molto tranquillo, ma durante la mia relazione con lei, ho capito cosa vuol dire ansia. più volte in seguito a varie occasioni. Palpitazioni, insonnia, di tutto. Ora ho avuto anche l'impulso di seguirla come uno stalker. Non riesco a controllarmi ma ci sto provando adesso. Aiutatemi. Grazie.
P.s ha anche detto che magari sono trasandato e mi curo poco. Ma anche quando mi ha per esempio visto in giacca e cravatta, ha detto che non la attraevo molto. Anche se è successo di recente quando forse già c'erano i problemi. Che devo pensare? Potevo farle piacere il mio aspetto oppure se non le piaccio non le piaccio. Niente da fare.?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Da quello che leggo, sembra che la vostra relazione fosse gia' traballante sin da subito.
Tra alti e bassi, tra pregresse separazioni e riconciliazioni, credo che dei segnali di disagio gia' ci fossero.
Su cosa litigavate?
Cosa la tiene ancora legato a questa ragazza?
Ha altri amici, amiche?
Studia, lavora, non ci dice nulla di lei e della sua vita oltre " lei"

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Utente
Utente
Sono legato perchè lei è bellissima e ci stavo proprio bene. Mi fidavo di lei, una ragazza seria anche spiritosa. L'amavo.
Io purtroppo sto xcercando di diventare un fumettista, ma fin'ora tutto ciò che ho iniziato non l'ho mai portato a termine. Dall'università al lavoro. Mi sento un po' fallito. Però ero felice. Anche la più banale delle cose che facevo con gli amici mi sembrava favolosa, perchè avevo lei. Ora invece mi appare tutto per quello che è, ovvero nulla.
Litigavamo per cose stupide fondamentalmente. Ero geloso e forse possessivo. A volte abbiamo litigato perchè poco prima di essere andata in america 2 settimane ha deciso di fare un altro viaggio con un amica di una settimana. Una volta sono stato un cretino, l'ho fatta litigare con la sua migliore amica perchè io ho litigato con questa persona che non mi stava affatto simpatica. ma cmq poi risolvevamo tutto. Una volta non è voluta venire alla cena della festa di un amico mio, e da li ho fatto una sfuriata incredibile io, ma non so che mi è preso perchè di solito non sono mai stato con lei così aggressivo. Solo verbale comunque. Poi tutto a posto ancora. Ma dopo due settimane da quell'episodio nonostante diceva di amarmi, facevamo l'amore, mi lascia. Io si, ho qualche amico ma non molti, ma almeno uno o due di questi sono molto legati. Mi chiedo sempre la stessa cosa. Doveva andare così o è colpa mia? Io per lei ora vorrei cambiare, vestirmi bene, essere poco geloso e tutto. Ma lei dice che non si può cambiare e non devo farlo per lei. Io invece credo di si. E comunque lei non prova attrazione fisica, cosa che mi disse già tempo fa. Sono ossessionato ora io da lei. Vivevo per lei, per me lo scopo della mia giornata era vederla. L'ho aiutata in tutto. A studiare, l'ho aiutata nel suo problema ( aveva e forse ha un disturbo alimentare, ma lieve), le sono sempre stato vicino.
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dopo
Utente
Utente
Questa estate lei è rimasta incinta, ha deciso di voler abortire perchè è troppo giovane. La cosa mi ha fatto male, ma le sono stato vicino anche in questo aiutandola. Ora lei neanche ci sta male di questo. L'ha superata bene.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
"Mi chiedo sempre la stessa cosa. Doveva andare così o è colpa mia?"

Gent.le ragazzo,
la tua domanda esprime il molto chiaramente il continuo oscillare tra un atteggiamento fatalista ("la relazione funziona perché è destinata a funzionare") e una colpevolizzazione unilaterale ("se la storia non funziona dipende da me").
Entrambe le alternative sono prive della caratteristica fondamentale di qualsiasi relazione interpersonale: la possibilità di incontrare ed entrare in contatto con l'altro, laddove ciò che accade all'interno della relazione è frutto dell'interazione tra due persone, quindi di una reciprocità stimolante e gratificante.
Se la relazione con l'altro diventa il solo modo per tacere a sé stessi la propria insoddisfazione è necessario interrogarsi, meglio se attraverso il colloquio con uno Psicologo.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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dopo
Utente
Utente
Intende dire che forse non era vero amore, ero con lei più per bisogni personali?
O forse che è finita perchè io vedevo in lei il mio tutto. E per questo ero opprimente? Dovevo essere piu staccato.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Le domande che ti stai facendo sono importanti, perché permettono di metterti in discussione, avviando un processo di elaborazione che faciliti la possibilità di apprendere dall'esperienza ed avere relazioni interpersonali gratificanti.
La consapevolezza dei bisogni affettivi sarà la "bussola" con la quale imparerai ad orientarti nelle relazione con te stesso e con l'altro.
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dopo
Utente
Utente
Si ma è dura se vengo a capire che la colpa è mia per ciò che ho fatto che è andata a finire così. Una cosi bella e buona è difficile da ritrovare eh.
Quasi impossibile forse o addirittura impossibile.
Ma è probabile che a lei davvero mancava l'attrazione fisica, da quando ci siamo messi insieme e nonostante ciò siamo rimasti 3 anni? L'attrazione se non c'è si può recuperare, acquisire mettendosi in forma o altro? Ed è abbastanza grave da far finire un rapporto? A me lei per esempio all'inizio non piaceva molto, però dopo si. Si era messa in forma. Poi forse anche percè era cresciuta da 16 enne ormai è una donna piu sviluppata.
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