Narcisismo in emersione?

Buongiorno Dottori.
Chiedo scusa se approfitto ancora della vostra disponibilità, a volte mi pare di abusarne ma ho bisogno di confrontarmi con pareri differenti. Premetto che ho letto molti articoli; ho anche letto i consulti in questo sito, ma quasi tutti partono da persone lese dai narcisisti, mentre tutti mi sembra non arrivano diritti al problema.

Aggiorno rispetto alla mia ultima del 20/10 u.s.

Da poco registro che molti miei comportamenti hanno una connotazione narcisistica: riconosco che in molte occasioni mi comporto in modo arrendevole nei confronti altrui sperando di essere "necessario", ma ma in un'ottica di confronto per poi accusarli intimamente di "usarmi"; inoltre avendo paura del confronto/giudizio il mio senso di iniziativa è completamente inibito e agisco solo per "reazione", non riesco ad essere sincero, innanzi tutto verso me stesso. La cosa peggiore è che, ricordando, scopro di aver avuto sin da bambino questi tratti.

Un' atteggiamento che mi ha fatto molta paura è quello che tendo a isolare le persone che ritengo compatibili con me e attivare dei meccanismi di controllo serrato nei loro confronti e di manipolazione, lasciando che esse mi intendano come qualcuno di cui fidarsi, mentre io pur volendo "catturare la preda", a volte mi accorgo appena in tempo di agire in modo distorto e scorretto, per cui molto spesso respingo la situazione "emotiva" e la persona che la esprime.

Al di là di questo, pur avendone parlato al terapeuta, mi sembra che la strada che stiamo seguendo sia un po' confusa: il terapeuta mi descrive la situazione ma centrando la cosa più in termini di fobia sociale, ma in ogni caso di "strategie" per risolvere la questione non se ne parla. Ho l'impressione però che non siamo "sincronizzati" e che ognuno stia andando per la sua strada: ho accennato anche a questo ma lui ha svicolato. Gradirei molto un parere anche se il mio timore di fondo è di cercare di farmi dire quello che voglio, cosa da cui cortesemente chiedo vi guardiate. Grazie e molti auguri per la giornata odierna.
[#1]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Se e' gia' seguito da un terapeuta, dovrebbe parlarne con lui, per evitare di fare confusione, inoltre il Collega contiene tanti elementi della sua storia di vita e psiche, che rendono l' aspetto diagnostico piu' scientifico
Leggere articoli, blog, consulti, non equivale a fare diagnosi, che e' invece una cosa molto seria

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> mi comporto in modo arrendevole nei confronti altrui sperando di essere "necessario"
>>>

Questo non è narcisismo, ma tutto il contrario. Il narcisista non SPERA di essere necessario, lo SA. Ne è convinto.

Il narcisista è intimamente convinto del proprio valore, mentre le descrizioni che fa lei si avvicinano più a quelle di una persona insicura, che ha bisogno di mettere continuamente alla prova gli altri e se stesso per capire qual è la natura della relazione in essere con loro. E quindi, di riflesso, cercando PROVE del proprio valore, che non possiede autonomamente.

A distanza non è possibile una valutazione esatta, ma a grandi linee potrebbe esserci alla base effettivamente un problema d'ansia e/o scarsa autostima.

>>> ma in ogni caso di "strategie" per risolvere la questione non se ne parla
>>>

Questo attiene probabilmente al tipo di terapia che sta facendo. Può descrivercela?

Legga anche qui, per capire che esistono forme di terapia più o meno prescrittive:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#3]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio per le risposte
D.ssa Randone
Come ho descritto, ho già accennato al terapeuta di queste sensazioni, ma lui sembra metterle in secondo piano, e accanto a questo sembra aver concentrato l'attenzione sulla fobia sociale,nonostante ho fatto notare, forse non in modo sufficientemente chiaro che ritengo che anche questo aspetto possa costituire una concausa del malessere.Sottolineo cortesemente che la lettura dei consulti/articoli si giustifica per evitare agli specialisti presenti online di rispondere sempre alle stesse domande.

Dr. Santonocito
In terapia è emersa la ostinazione a sopprimere le emozioni quando arrivano, in quanto le emozioni rendono inermi ed esposti al confronto, e il mio timore è nel dovermi confrontare.
Ho seguito le indicazioni del terapeuta in modo svogliato, lo ammetto, e più per voglia di compiacere che per un reale convincimento che le azioni che intraprendevo servissero principalmente a me. In realtà, parlandone, ho chiarito che mi aspettavo una soluzione "calata dall'alto", cosa che, naturalmente, lui ha escluso.

Specificavo di una incapacità ad avere iniziativa, retaggio di una relazione distorta con la famiglia che svalutandomi ha "coperto" le mie mancanze non lasciandomi maturare. Questo è molto condizionante per me.

Nella terapia stiamo solo affrontando i rimedi per le situazioni di panico cercando di catturare il "qui e ora", che pare ancora piuttosto lontano ma non mi arrendo!

In ultimo, quanto alla sua opinione, il narcisismo sta nel compiacermi di essere stato utile e ricercare quella sensazione apparendo eccessivamente disponibile; ho molta paura però quando mi accorgo di provare una fortissima gelosia degli affetti e di avere reazioni emotive interiori violentissime di sconforto o rabbia se la o le persone su cui mi concentro perdono la loro attenzione verso di me.
[#4]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Grosso modo mi sembra stia confermando quanto stavamo dicendo, ma il narcisismo, inteso come disturbo, è un'altra cosa e non mi pare lo si possa far rientrare nella sua valutazione.

Per il resto non ho capito se il suo terapeuta non le ha dato le indicazioni che si aspettava, come ha detto prima, o se gliene ha date e non le ha seguite bene. In quest'ultimo caso sarebbe facilmente questo il motivo della mancanza di risultati.

[#5]
dopo
Utente
Utente
Bene, detto chiaramente, in seduta introduco un argomento o parlo di un avvenimento e il terapeuta inizia dei lunghi discorsi, molto interessanti per me nella teoria ma poco nella pratica. un esempio: nelle scorse settimane ho attraversato diversi blocchi emotivi in pubblico e la mia intenzione era quella di sviscerare il discorso, mentre il terapeuta ha insistito su un avvenimento passato (l'iscrizione ad un corso, di controvoglia) , parlando anche di una sua esperienza simile.
Ripeto, tutto interessante, ma mi è sembrato di perdere tempo tant'è vero che ho fatto notare come non mi importasse di quel discorso ma volevo focalizzarmi sull'esperienza recente. Purtroppo non avendo risposta me ne sono andato un po' in sovrapensiero, e il qui-e-ora è andato a farsi benedire. Mi aspettavo qualcosa sulla falsa riga di una dieta, ovvero cose precise da fare. A quanto pare sembra che l'approccio sia di analisi successiva di ciò che compio, ma senza lo "spunto" dell' iniziativa cosa analizziamo?
Grazie di nuovo.
[#6]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Mi aspettavo qualcosa sulla falsa riga di una dieta, ovvero cose precise da fare
>>>

Ha letto il link che le ho fornito sopra?

Alcune forme di terapia, come ad es. la strategica o la comportamentale, si basano proprio sull'assegnazione di compiti specifici a seconda del problema presentato. Se l'approccio seguito dal suo attuale terapeuta non la soddisfa può parlargliene, ed eventualmente può pensare a cambiare.

Disturbi di personalità

I disturbi di personalità si verificano in caso di alterazioni di pensiero e di comportamento nei tratti della persona: classificazione e caratteristiche dei vari disturbi.

Leggi tutto