"sindrome" egocentrismo/narcisismo o semplicemente abitudine comportamentale?

Quando una persona ha costantemente bisogno di un "pubblico" per fare monologhi sulle sue "disgrazie", che sono infinite e cmq finita una, ne inizia subito un'altra; della serie: problemi di lavoro al presente, al passato, al futuro, problemi di salute, di relazione...puo' essere una specie di malattia, una sorta di corto circuito della mente, egoismo che fa vedere solo i proprio problemi o semplicemente un'abitudine quando si è con il prossimo? Non capisco, mi par sempre piu' diffuso questo comportamento...quando posso scappo, ma nel caso di persone di famiglia, vorrei riuscire a non farmi fagocitare, o entrare nella spirale vittimismo-senso di colpa-manipolazione da parte dell'altro e a riportare questo essere sulla terra avendo maggior consapevolezza del proprio modo di relazionarsi sbagliato.
Grazie a chi mi darà un parere...
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Può essere un po' più specifica? Voglio dire, la definizione del problema è abbastanza chiara, ma dovrebbe fornire maggiori dettagli sul familiare in questione: parentela, età, ecc.

In astratto è difficile rispondere.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Mi succede anche con coetanee sui 40anni o piu'...Nel caso specifico, mi riferisco a mia sorella...40anni...vive con compagno e figlio di 4anni...Non perde mai occasione di fare monologhi su sue presunte sfortune, che ovviamente presume peggiori di quelle altrui...ha sempre avuto l'abitudine di ottenere attenzione e il prodigarsi attivo dei familiari facendo la vittima, disinteressandosi abbastanza ai problemi altrui...anzi, fingendo d'interessarsene come scusa per riattattaccare a parlare dei propri...Ora si comporta in questo modo con chiunque le capiti a tiro...e tutti scappiamo! Quindi poi dice pure che nessuno la ascolta...
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Potrebbero darsi varie ipotesi.

Lei potrebbe avere una capacità di "attrarre" questo tipo di persone. Oppure potrebbe agire e comportarsi in modo tale per cui gli altri si sentono liberi di vomitarle addosso le sue paturnie, aspettandosi che lei sia sempre pronta ad ascoltarle. E può darsi anche che sua sorella sia così di suo, esistono persone portate a lamentarsi.

Ma se la cosa le capita con altri è probabile che anche lei ci stia mettendo del suo.

Leggendo le sue richieste di consulto precedenti, tutte relative a problemi relazionali/sociali, direi che lei ha bisogno d'imparare come relazionarsi con gli altri in modo più produttivo, facendo suo quel vecchio detto: se vuoi cambiare il mondo cambia prima te stesso.

Ovviamente si tratta di un lavoro eventualmente da fare di persona, con l'aiuto di uno psicologo, non certo attraverso questo servizio.

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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Grazie della risposta...
Mi viene in mente che io non mi lamento e cerco il positivo delle cose...basto anche abbastanza a me stessa se non nei momenti + bui, dove anch'io necessito di un po' di appoggio...Magari alcune persone pensano d'essere legittimate a lamentarsi, pensando che io sto meglio di loro, (ed i un certo senso è pure vero)...oppure cè qls di storto/inconscio che ovviamente io non sono in grado di vedere...
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