Sindrome da burnout per lavoro?

Buongiorno,

Scrivo per chiedere consiglio su come comportarmi rispetto a una situazione che si protrae da circa un anno, nei confronti del lavoro che svolgo.

Ho un lavoro a tempo indeterminato come back office che non mi soddisfa affatto ed immerso in un clima molto teso, e da circa un anno hanno cominciato ad apparire segnali che mi stanno preoccupando seriamente.

Dapprima ho avuto problemi di dispepsia e stitichezza, sfociati in una cistite che ha impiegato un mese a guarire completamente. Poi via via una serie di altri disturbi si sono aggiunti con il tempo: unghie e capelli deboli che si spezzano come niente, comparsa di sfoghi in faccia che sembrano quasi brufoli ma che affiorano nel giro di pochi minuti e prudono terribilmente, tachicardia, senso di stanchezza soprattutto al mattino quando devo alzarmi, emicranie, attacchi d'ansia, crisi di pianto. Mi sento lo stomaco perennemente attorcigliato e sento che ogni giorno perdo tempo e basta.

Credo che sia burnout, possibile?

Ho voluto fare un po' di autoanalisi prima di scrivere: a casa con i miei, con il mio ragazzo e con i miei amici non ho alcun problema. Con le persone che fanno parte della mia vita vera (ovvero quella fuori dal lavoro) tutto va a meraviglia, e i disturbi diminuiscono considerevolmente quando sono lontana dall'ufficio.

Come devo comportarmi?

In più, sto cercando un altro lavoro, perchè questo attuale proprio non mi piace per tanti motivi, ma trovo poco e l'unico colloquio che ho fatto per cui avevo un vero interesse tarda a dare risultati, il che mi fa andare in panico, come se non ci fosse altra via d'uscita.

C'è qualche consiglio che potete darmi? Mi viene da piangere.

Grazie anticipatamente.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
"Consigli" per intervenire direttamente sul suo problema da qui non possiamo dargliene.

Un parere più da uomo comune che da psicologo sarebbe che, visti i tempi che corrono, sarebbe bene pensarci due volte prima di lasciare un lavoro. Lei però mi pare si stia comportando in modo condivisibile e logico, ovvero cercando un altro lavoro prima di lasciare quello attuale.

Però tenga presente che se soffre di somatizzazioni e problemi emotivi, potrebbe essere a causa di una predisposizione sua personale, il lavoro magari sta solo facendo da catalizzatore. Altrimenti se così non fosse tutti i suoi colleghi dovrebbero soffrire degli stessi sintomi. È così? Non credo.

Perciò il suggerimento è chiedere un parere specialistico per la sintomatologia che sta accusando, e vedere se risolvendo quella il lavoro diventasse più tollerabile.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154

Gentile signorina,

Il burn out e' una sindrome che si verifica in contesti differenti.

Possiamo ipotizzare che lei stia subendo una condizione di forte stress con conseguenze organiche.

Purtoppo le condizioni di lavoro non gratificanti vengono assorbite con i meccanismi compensatori psico/fisici fino a un certo livello, superato il quale lo stress appare.

Per riprendersi dovebbe essere in grado di mutare le condizioni di vita.

Le sarebbe possibile?

Per approfondire: Il burnout o stress da lavoro

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#3]
dopo
Utente
Utente
Grazie delle risposte.

@ Dr. Santonocito, anche i miei colleghi ultimamente sono molto nervosi, scattano per un nonnulla e in generale si respira un clima piuttosto teso. Probabilmente la somatizzazione è una mia predisposizione, ma in ufficio nessuno sta bene...

@ D.ssa Esposito, purtroppo non riesco a mutare le condizioni di vita mantenendo questo impiego. Avrei anche voluto fare un corso di yoga, ma gli orari non me lo permettono. Ogni giorno sono fuori di casa per dieci ore... e riesco giusto a stare un po' di tempo con famiglia e moroso...
Al weekend cambio faccia comunque, letteralmente, sembro una persona diversa!
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

mi sembra alquanto eccessivo parlare della sindrome da Burnout, anche se le sue difficoltà nell'ambiente lavorativo sono tipiche di situazioni potenzialmente "stressogene" e in quanto tali andrebbero riviste (preso in considerazione che non è l'unica che si lamenta).

Capire se tutto questo derivi dal suo assetto di personalità o da un ambiente lavorativo non adeguato per un corretto adattamento del personale, può essere compreso solo con una valutazione specialistica.

E' sta fatta una valutazione dello stress lavoro-correlato in questa "azienda" o ambiente in cui lei lavora?

Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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dopo
Utente
Utente
Dr. Del Signore, grazie della risposta, sono pienamente d'accordo con lei che le situazioni andrebbero riviste in generale per tutta l'azienda. Peccato che quando vengono riviste, peggiorano.
In ogni caso si, la valutazione dello stress lavoro-correlato è stata fatta, valutato rischio medio-alto la scorsa estate, ora rischio alto.

Ma se io facessi una valutazione specialistica del mio stato, poi questa potrebbe andare ad influire su un eventuale nuovo posto di lavoro? Nel senso, risulterebbe da qualche parte che sono stata sotto stress e potrebbe aggiungere un impedimento nel farmi assumere in un altro posto di lavoro, qualora ne trovassi uno che mi interessa?

Grazie ancora.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
In tal caso può essere appropriato cercarsi un altro lavoro come già sta facendo. È tuttavia possibile che i suoi colleghi non stiano vivendo la situazione esattamente nello stesso modo suo. Ossia, magari scattano e s'innervosiscono, senza però sentire il bisogno di cercare aiuto psicologico.

Nel frattempo, se ha già ricevuto un parere specialistico il cui esito è stato "rischio alto di stress", dovrebbe anche aver ricevuto indicazioni per sapere in che termini sarebbe possibile intervenirvi. Le è stato suggerito niente in proposito?

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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

se le cose stanno così:
>>la valutazione dello stress lavoro-correlato è stata fatta, valutato rischio medio-alto la scorsa estate, ora rischio alto<<

il secondo passo dopo la valutazione è la messa in atto di interventi volti alla riduzione del rischio stress. Questo è previsto per legge.

Come mai dice che le cose peggiorano?

>>Nel senso, risulterebbe da qualche parte che sono stata sotto stress e potrebbe aggiungere un impedimento nel farmi assumere in un altro posto di lavoro, qualora ne trovassi uno che mi interessa?<<

Tutto questo è coperto dal segreto professionale, mi riferisco al suo nome non alla valutazione aziendale quindi del gruppo lavoro. Se ciò non dovesse avvenire è suo diritto denunciare (medico competente o psicologo) per questa violazione. Ribadisco, ad essere coperta da segreto professionale è la sua personale condizione di salute.