Sentimenti " congelati"

Il mio compagno lamenta il congelamento totale dei sentimenti verso me i suoi famigliari, disinteresse totale per tutto, senso di vuoto interiore,testa vuota,insonnia.
Mi dice che non sa più che dire che è come bloccato,non vuole affrontare il discorso, è infastidito se provo a parlarne per aiutarlo. Fortemente stressato per un lavoro molto ma molto impegnativo e gravemente preoccupato per lo stato di salute del padre ( Parkinsoniano) ha secondo me un crollo psicofisico.
Chiaramente io sono molto preoccupata perchè non mi sento più amata, ( anche se lo dimostra con gesti molto concreti e non a parole) ed ho paura che possa lasciarmi
Io reagisco con rabbia,sto andando da uno psicologo perchè mi aiuti a capire anche il mio comportamento ( rabbioso verso di lui per un tradimento subìto 3 anni fa) che mi aiuti a perdonarlo e di nuovo a trattarlo con amore come facevo prima.
Da quel momento io sono cambiata e l'ho spesso trattato male con forte ironia sull'accaduto e sempre nervosa come se lui dovesse riscattarsi dal malefatto
Lui come ho scritto sopra si è riscattato con atti concreti e aiuti materiali e "mantenimento" mio e dei miei figli in un periodo di forte difficoltà lavorativa mia.
E' come se fosse crollato "sopportando" me e i miei continui rinfacci su quello che aveva fatto, e tutta la situazione famigliare sua.
Secondo lei è possibile aiutarlo? In quale modo?
Ho paura di perderlo...
Grazie...
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signora,
Non e' possibile ne' corretto in psicologia fare delle diagnosi o dare dei pareri sui comportamenti di terze persone.
Quello che lei riferisce e' filtato dalla sua percezione e dal suo desiderio.
Il comportamento di suo marito potrebbe celare qualunque cosa qualunque delusione, rancore, infelicita'.
Ed e' con tali sentimenti che lei. , o meglio il suo inconscio si confronta ogni giorno.
Dovrebbe essere suo marito a spegarsi.
Avete mai pensato ad una terapia di coppia?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentilissima Dottoressa, immaginavo la risposta, ma sono talmente preda di ansia e paurosa di perderlo che non vivo più bene
Sul fatto della terapia di coppia per ora non è possibile perchè non abitiamo assieme ( abbiamo una relazione a distanza e ci vediamo solo il week)
Lui sta andando da uno psicologo cognitivo comportamentale ( per ora due sole sedute)
Quando io sono più morbida e amorevole nei suoi confronti lui si apre ed è molto più affettuoso e lo sento tanto
Però io sono ancora preda del dolore di questo maledetto tradimento che non riesco a superare e complice anche la distanza sono spesso nervosetta e poco paziente per i suoi stati d'animo che poi razionalmente capisco,andrebbero un pò più compresi.
[#3]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
certamente il suo compagno sta sopportando un carico pesante, il padre ammalato, un lavoro stressante che si va ad intersecare a pregresse difficoltà del vostro rapporto forse anche antecedenti al tradimento, rispetto al quale non è stata ricostruita la fiducia nel legame, ma messe in atto risposte non funzionali <l'ho spesso trattato male con forte ironia sull'accaduto e sempre nervosa come se lui dovesse riscattarsi dal malefatto
Lui si è riscattato >. Parrebbe che anziché affrontare l'accaduto attraverso il dialogo, se pur cosa difficile da fare quando le questioni si fanno scottanti, si siano messe in atto reazioni.

Ora, di fronte alla chiusura e al malessere del suo partner dice di volerlo aiutare, tuttavia mi pare di capire che ancora il suo dolore per i fatti accaduti sia presente, a che punto è il suo lavoro con lo psicologo in merito?

Le ha mai suggerito un percorso di coppia?
Potrebbe essere la strada migliore per affrontare le difficoltà nel vostro rapporto e vecchi rancori mai sanati.
Naturalmente tale scelta dovrebbe essere condivisa dal suo compagno, pensa potrebbe accettare una tale ipotesi?




Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Forse allora dovrebbe cercare di elaborare impietosamente tutti risvolti di questo tradimento che ha subito: la rabbia, il rancore, l'umiliazione, il bisogno di vendicarsi.
Quando lei si sara' davvero liberata di tutto questo dolore potra' riavvicinarsi a lui con una disponibilita' diversa.
Per ora stia serena e non si forzi, oppure rischiera' di vanificare il lavoro che sta facendo su di se'.
Ci scriva di nuovo se le fa piacere!
Cordialmente
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Scrivevo probabilmente in contemporanea a lei.
<sono spesso nervosetta e poco paziente per i suoi stati d'animo che poi razionalmente capisco,andrebbero un pò più compresi.>

Sono d'accordo con lei, ma probabilmente la sua parte razionale sembra non essere perfettamente d'accordo con quella emotiva, è comunque il lavoro con il suo psicologo che la può aiutare ad elaborare quanto accaduto in passato e a gestire in modo proprio la situazione attuale.
D'altra parte lei si rende conto che quando i suoi atteggiamenti mutano, riceve risposte di apertura da parte del suo compagno.

<Lui sta andando da uno psicologo cognitivo comportamentale ( per ora due sole sedute)> Una buona decisione, ora è solo all'inizio del percorso che lo potrà certamente aiutare a ritrovare una condizione di migliore benessere.

Cordialmente
[#6]
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Utente
Utente
Dice bene Dottoressa, sul fatto che l'argomento è sempre rimasto li sospeso e mai risolto,come a dire mettiamoci una pietra sopra, si mi ha chiesto scusa ma la fiducia come dice lei non è mai stata ricostruita con tutti i problemi del caso, caduta della mia autostima,paura di perderlo, dubbi sul fatto se mi amasse oppure no.
In realtà lui ha iniziato a cambiare da quel momento con forte senso di colpa sull'accaduto e chiusura, chiedendosi in continuazione il perchè lo avesse fatto e non avendo un vero motivo ha iniziato ad andare in forte crisi.
Per quanto riguarda il lavoro col mio Psic direi che mi fa capire che fino a che lo tratto a pesci in faccia lui si chiuderà sempre di più e arriverà ad un punto che mi lascerà e mi consiglia di provare invece ad essere accogliente ed amorevole, ma io a volte riesco ad esserlo a volte no, perchè penso : a me chi mi consola?
Perchè devo essere io a trattarlo con amore se è stato lui a tradirmi e a buttarmi a terra così pesantemente?
So che non si dovrebbe ragionare così ma tentare di iniziare un percorso di perdono e comprensione e pensare che tutti possiamo sbagliare, ma sono sicura che se l'amorevolezza e il dialogo fossero prima partiti da lui io non starei così e mi comporterei di conseguenza.
Io penso anche che il percorso di coppia sarebbe l'ideale, cosa che mi ha consigliato anche il mio Psic, però come un incontro per parlare anche con lui,non a un vero e proprio percorso...
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signora,
Le suggerisco un argomeno che potrebbe essere da tenere in grande cura: il senso di colpa di suo marito.
Questo sentimento e' molto invasivo e penetrante nell'animo di chi lo prova. Non da scampo e non consente di reagire.
Su di lei grava il rancore. Che brucia, ma non grava cosi' tanto quanto la colpa.
E' solo un parere.. Lo utilizzi come creda!
A presto
[#8]
dopo
Utente
Utente
Merita profonda riflessione...
Grazie di cuore...
[#9]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
L' astio genera stio , il rancore rancore e l' amore e la comprensione amore e comprensione.
Ognuno di voi sta effettuando un percorso soggettivo, che sicuramente portera' alla gestione delle vostre emozioni destruente ed ingombranti, poi sta a voi, mediante gli insigh ricevuti dai rispettivi percorsi, trovare le" parole giuste ' , per ritrovarvi, a volte basta poco...
Auguri

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#10]
dopo
Utente
Utente
Gentilissima Dott. Esposito, quando lei dice che devo stare serena e non sforzarmi, intende dire che devo "ignorare" che lui non mi da praticamente più nulla a livello emotivo se non profonda insicurezza e dolore?
Devo lasciarlo stare e trattarlo solamente con amorevolezza e comprensione in attesa che questo congelamento dell'anima gli si sblocchi grazie alla mia ipotetica diversità di comportamento e con l'aiuto del suo terapeuta?
Devo in qualche modo "soffocare" il mio smarrimento di fronte a un blocco totale di lui e fare finta di essere bella allegra mentre sto malissimo?
Dice che lui sentendo una sorta di mia forza interiore e non un continuo sentirsi attaccato possa portarlo ad un apertura verso il mondo e quindi verso me?
E' opportuno che io scarichi il mio risentimento altrove ( mio terapeuta) e che invece con lui faccia finta di nulla?
( Non sono ironica giuro, vorrei solo un chiarimento)
[#11]
dopo
Utente
Utente
Gentilissima Dott.Randone, sono pienamente d'accordo sul fatto che l'amore e la comprensione portino sentimenti di apertura e un ricambio di amore e comprensione, solo che io ho questa rabbia irrisolta verso lui ( sto piangendo anche ora mentre lo scrivo tanto che non vedo nemmeno la tastiera) perchè mi ha tradita.
Lui sapeva che uscivo da una sofferenza durissima durata tanti anni col mio ex ed aveva promesso di proteggermi e di non farmi più piangere,invece mi ha tradita e io sono caduta in un baratro dal quale non riesco ad uscire.
Penso che se mi ha tradita lui io ho chiuso qui il mio credere alla correttezza del mondo intero,mi è crollato il mondo addosso,perchè già mi era crollato quasi tutto addosso prima di conoscere lui e non credo più a nulla nemmeno a me stessa
Da qui nasce la mia difficoltà a manifestare verso lui sentimenti di comprensione con domande interne del tipo: devo consolarti che sei stato tu a creare il problema? Io sto morendo e devo consolare te?
Quello di cui avevo necessità era ricostruire,ma grazie a lui,con la sua comprensione, al MIO dolore,anche se ho visto che soffriva come un cane dopo che l'ha fatto, però intanto il coraggio di buttare tutto l'aveva avuto e gli è mancato quello di rapportarsi poi con me mettendosi in discussione...
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signora,
Lei conclude il suo scritto dicendo di non essere ironica. Invece io l'ironia la sent+. Un'ironia dolorosa che mi rendo conto quanto debba costarle.
Fino a quando il suo stato d'animo sara' cosi' colmo di amarezza, fino a quando qualcosa non avra' avuto il potere di addolcirlo non credo che lei possa fare molto altro che continuare a produrre rancore..
Non puo' agire in contraddizione con se stessa.
Le auguro davvero di riuscire a espellere questo rancore, con l'aiuto della sua terapeuta o con l'aiuto di qualche sentimento che non sia stato ferito a morte.
I miei auguri di cuore Signora.
[#13]
dopo
Utente
Utente
Grazie gentilissima Dottoressa, la ringrazio davvero io di cuore, quello che ne è rimasto ( sorrido)...
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Cara Signora,
Solo l' elaborazione del rancore, portera' alla sua estinzione, ne discuta con la sua terapeuta, quello e' il luogo aduatto al processo da noi suggerito.
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