Perché non mi ha chiamata?

Mettetevi comodi, vi racconto una storia.
Ci sono io, che conosco Lui, e inizia un normalissimo rapporto tra persone che si rispettano; frequentiamo gli stessi locali, quindi ci vediamo sempre. L'attrazione che proviamo l'uno per l'altra, è palpabile agli occhi di tutti, che non perdono occasione per farmelo notare. Ci giriamo intorno, ci cerchiamo spesso e volentieri, ma tra noi non accade mai nulla. Perché Lui è impegnato. E io, sono una brava persona. Col tempo, l'attrazione (per me) si trasforma in altro, crescono dei sentimenti che, con tutte (ma anche contro) le mie forze, reprimo. Tenevo tutto dentro, Lui è impegnato e non deve trasparire nulla. Poi, ogni tentativo risulta vano. Le cose quando non puoi condividerle, crescono in modo esagerato. Tutto è scappato fuori, gli confesso ogni cosa. Prendo il mio cuore, e glielo illustro. Mi dice che anche lui ha sempre provato lo stesso, che vuole vedermi e sentirmi. Mi sembrava un sogno. Si, perchè io lo sognavo anche la notte. Allora ci vediamo, e distrutta, gli dico che mi metto da parte, perché non posso scegliere d'essere una donnetta seconda a qualcuna, non io, non con quel che provo. Però, ci baciamo. Dopo due ore mi scrive "Non chiamarmi e non farti sentire, è successo un casino, lei sa tutto, spero di poterti chiamare presto, mi dispiace, perdonami". Da quel momento, non mi ha mai chiamata. È sparito nel nulla. Morto. Non riesco a darmi pace. Ho dovuto sintetizzare qui il più possibile, ma il quadro è più o meno questo. Ma perché non mi chiama? Fosse solo per dirmi che vuole star con lei, o magari che caspita sa, lei. Non merito un simile trattamento. Non è amore se ti lasci sfuggire la donna che ti avrebbe amato più al mondo; non è amore verso te stesso.
Mi date una spiegazione logica al suo comportamento? Perché non affrontare la cosa, così come stavamo facendo fino a quel momento? Perché dirmi di provare delle cose, e poi sparire? Cosa voleva in realtà da me? Perché mi ha mancata di rispetto in questo modo? Io, che ho represso i miei sentimenti, per poi confessarli, ma scegliere di mettermi da parte per non creargli problemi? Rinunciavo a lui, ne avevamo parlato. Perché quelle parole per sms? Io non sono una donna da sms. Ma lui è proprio un vigliacco.
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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 739 20 3
Cara ragazza,
Comprendo come possa sentirsi, soprattutto perché lei ha avuto il coraggio di manifestare i propri sentimenti e si è' esposta in prima persona prendendo l'iniziativa. Perché non l'ha chiamata? Spiegazioni logiche sembra difficile trovarne, anche perché nel comportamento del ragazzo non sembra vi sia una logica. Forse lui ha avuto paura di destabilizzare il suo rapporto e si è ' tirato indietro? Perché, certo, concordo con lei, almeno una risposta avrebbe dovuto darla piuttosto che sparire nel nulla! Comprendo la sua rabbia e la sua delusione, ma forse per lei e' stato meglio accorgersi subito dei limiti di questa persona prima di impegnarsi in un rapporto coinvolgente e frustrante.
Un caro saluto!
Dott.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa ad ind. Clinico
Psicoinazione.altervista.org

Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale

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Attivo dal 2013 al 2016
Psicologo
Gentile ragazza,
l'unico modo per sapere perchè questo ragazzo non l'ha più chiamata è chiederlo direttamente a lui, solo così lei potrà avere le risposte che sta cercando e riuscirà a voltare pagina.
Probabilmente nel momento in cui è stato scoperto la paura di perdere la sua compagna è prevalsa sui sentimenti che diceva di provare per lei, ma questa è solo un'ipotesi.
Questo ragazzo oltre ad una compagna ha anche dei figli? E' sposato?
Capisco la sua rabbia e la sua frustrazione, ma credo anch'io come la collega che forse per quanto brusca e dolorosa un'interruzione così precoce le abbia evitato di impegnarsi in una storia frustrante e forse senza futuro.
La saluto
[#3]
dopo
Utente
Utente
Sono anch'io dell'idea che per voltare pagina, ho bisogno di esprimergli tutto il mio dissenso e disgusto al riguardo; non tollero che debba "passarla liscia" in questo modo. E poi, ho sempre bisogno di definire le cose, di dargli un nome, così come ho fatto in positivo, dichiarandomi. Qui, però,. ha inizio la lotta tra istinto, il quale mi suggerisce di andare da Lui a dirgli ogni singolo stato d'animo che m'ha fatto provare, e tutta la rabbia ad esso dovuta per poi fargli "ciao ciao", con la manina; in egual misura, o forse in modo più rumoroso, vi è la mia razionalità e l'amore che provo per la mia persona: non posso e non devo essere io a chiamarlo, d'altronde, il fatto che non mi abbia chiamata per spiegarmi tutto, è una risposta anche quella. Lui avrà pure il mio cuore (e non per sempre) ma la mia dignità me la tengo stretta (per tutta la vita).
Non sono sposati, ne hanno figli, stanno insieme da un anno ma sono legati da vincoli lavorativi. Ma badate bene, io non ho chiesto niente a Lui e gli ho anche detto cose della serie "non voglio che la lasci per me, non te lo chiederei mai; non voglio crearti problemi con lei, non voglio turbarti o darti cose negative; non voglio intraprendere una relazione con te se stai con lei" ed ero sincera. Non volevo niente di tutto questo. Io volevo solo che Lui sapesse i miei sentimenti, ne avevo bisogno per me, dovevo liberarmi. Solo a quel punto poteva continuare a scegliere di stare con lei, o scegliere di seguire quello che ha detto ricambiare per me. Però, almeno comunicarmelo. Era il minimo che potesse e dovesse fare. Sono così arrabbiata. Non so davvero come muovermi. Ho paura che per dimenticarlo, io abbia bisogno di Lui e delle sue risposte che però, come ho spiegato sopra, non riesco ad andare a prendermi, e continuo a vivere sperando sia Lui a chiamarmi per farlo. E ancora, ma non ho diritto di sapere cosa sappia lei? Cosa sia questo "tutto" di cui lei è a conoscenza? Personalmente, escludo gli abbia detto che ci siamo baciati, non ne aveva motivo, e non dimentichiamoci che è lo stesso Lu che non ha avuto il coraggio di dirmi le cose come stanno, perciò figuriamoci se ammette d'avermi baciata. Ma non ci credo manco se lo vedo. Però io devo sapere. La incontrassi per strada, so con che occhi mi guarda, so che pensa di me.
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Attivo dal 2013 al 2016
Psicologo
Gentile ragazza,
come le ho già scritto credo che l'unico modo per avere le risposte che sta cercando sia quello di chiedere al diretto interessato.
Metta da parte l'orgoglio e vada a parlare con lui, ha tutti il diritto di sapere anche per non coltivare illusioni che le impedirebbero di guardare avanti.
La saluto
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dopo
Utente
Utente
Ma se lo faccio, non risulto ridicola, stupida e ossessiva? Io non sono niente di tutto questo.
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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 739 20 3
No, lei non è' niente di tutto questo e proprio per tale motivo, se anche lui o qualcun altro dovesse pensarlo, cosa importerebbe? Scelga quello che la fa sentire meglio. Può andare da lui e, controllando la sua rabbia, chiedergli semplicemente di darle una risposta chiara. Se lui lo fa, bene, se no, la sua opinione di lui, già negativa, avrà un'ulteriore conferma. Altrimenti, gli scriva , se non sa controllare la rabbia, e aspetti di vedere se risponde. Oppure, lasci perdere, pensando che uno così forse non la merita propria. Insomma, si focalizzi su quello che va bene per lei e la fa sentire bene o, almeno, meno arrabbiata e delusa di adesso. Non c'è' un solo modo per uscirne ma il modo che è' buono per la sua serenità.
Cordiali saluti
Dott.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa ad ind.clinico
Psicoinazione.altervista.org
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
dalle sue parole non comprendo se prevalga la rabbia, il bisogno, come dice lei di non fargliela passare liscia o la mancanza reale di quest'uomo.

Orgoglio, sentimenti e vendetta non vanno d'accordo.
A volte per amore, per coinvolgimento, si perde la lucidità e non si vede la realtà, ma la si percepisce "altra" dalla reale dimensione


Lei scrive:
E ancora, ma non ho diritto di sapere cosa sappia lei?

Personalmente non credo, anche se coinvolta e sofferente, non credo lei debba sapere cosa si siano detti e cosa sappia la lei della situazione, il suo silenzio è abbastanza comunicativo....

Le allego qualche lettura sui rapporti "altri", come spunto di riflessione ulteriore.

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2460-coppie-e-tradimento-chi-tradisce-chi-ma-il-tradimento-e-utile.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2321-tradimento-e-sessualita-quando-si-tradisce-per-salvare-il-matrimonio.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2251-come-superare-un-tradimento.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2231-amo-un-uomo-sposato-ma-lui-non-lascia-la-moglie.html-

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#8]
dopo
Utente
Utente
Sinceramente, credo che tenermi al corrente sia il minimo.
Si tratta della mia faccia e della mia reputazione, voglio sapere cosa esattamente Lui le abbia riferito. Se ci siamo baciati, se gli ho solo detto i miei sentimenti, cosa ha risposto Lui al riguardo. Io non credo lei sappia veramente tutto, lei sa solo quel che Lui non ha potuto nascondere. Ma ha addossato a me la colpa? Per Lei la poco di buono sono io? Non tollero essere vista per quello che io, giuro, non sono. Non pretendo che lei mi capisca, perché è normale che non mi capisca, però mi spiace se pensi il peggio di me; io non volevo mettermi nel suo letto, io ho sempre represso tutto, l'ho rispettata finché ho potuto, non volevo farle del male. Non so quante donne, e coi miei sentimenti, avrebbero scelto di mettersi da parte per non ferire nessuno, se non se stessa.
Sono delusa perché non credevo Lui mancasse di rispetto alle cose che gli ho confessato: sento d'aver dato perle ai porci. E arrabbiata, perché mi sento presa in giro e illusa, fino alla fine. Perché lasciarmi con la speranza di parole come "spero di poterti chiamare presto, mi farò sentire io" se mentre inviavi il msg, sapevi già che non l'avresti fatto mai? È una bassezza. C'eravamo detti altro. Non coincidono le parole iniziali con questa sua uscita, a meno che, non inizio a pensare che siano state false dall'inizio.