Il cibo e il suo ruolo sostitutivo di una vita che non voglio

Non ho mai avuto problemi di peso, mai in tutta la mia vita; da bambina e da ragazzina ero magrissima, sottopeso, con gravi carenze di ferro (che ho tuttora nonostante la situazione sia cambiata). A 14 anni avevo un fisico snello, per una delusione (che ho esagerato più del dovuto, a distanza di anni lo ammetti) sono rimasta sola e ho cominciata ad ingrassare. Non ho mai fame, non ho più desiderio di alcun cibo eppure mangio sempre, comunque, fino a star male. Mangio di tutto, ad ogni ora, non mi nascondono neanche più dai miei genitori; non vomito mai ma dopo che lo faccio mi viene da accasciarmi per il mal di stomaco.
Sono sola in questo momento, i pretendenti che avevo una volta sono scomparsi tutti, peso 76 kg e sono alta quasi 1.70 quindi sono in sovrappeso: non sono una fissata, ho superato il periodo in cui mi pesavo ogni due ore per vedere se cambiava qualcosa. Ho fatto delle diete (molte fai da te e una dal dietologo)... naturalmente non è cambiato niente, sono dimagrita poco o niente.
Prendendo in presto le parole di un altro penso:
"Poi ci sono i metabolismi lenti che appartengono a coloro che vengono definiti “calmi, sereni e tranquilli” ma la loro è una calma tutta apparente, spesso soffrono come bestie ma si presentano al mondo con una bella faccia serafica … che piano, piano diventa una specie di Luna Piena, perché si nutrono dei loro dolori, delle loro delusioni, e sono abituati ad essere per gli altri un punto di riferimento, così finiscono per nutrirsi empaticamente anche dei dolori e delle sofferenze altrui.
Ma guai a sottoporsi ad una visita medica per recuperare la propria carrozzeria di base, il medico non crederà una parola di ciò che direte, partirà dai soliti preconcetti: Obeso/Obesa??= troppo cibo, troppi dolci, poco movimento, il resto non è vero niente…. Vi darà una dieta. Non dimagrirete o dimagrirete poco e per poco tempo. Sarà colpa vostra."
Perché non scrivo in disturbi dell'alimentazione? Perché io non penso di avere un disturbo dell'alimentazione... una volta, questa estate, mi capitò di essere felice... non mangiai nulla, mi sentivo soddisfatta, piena di vita, non avevo fame, mangiavo l giusto, nulla fuori posto, nulla di sbagliato!
Non so perché scrivo, e sinceramente neanche cosa chiedo, vorrei solo qualche parere in merito.
Grazie
[#1]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
...…. Vi darà una dieta. Non dimagrirete o dimagrirete poco e per poco tempo. Sarà colpa vostra."...

intanto legga questo

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1121-cibo-e-ossessione-quando-la-malattia-sta-nella-dieta.html

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#2]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
dei disturbi dell'alimantazione se ne occupa lo psicologo, unitamente all'endocrinologo ed al dietologo.
Ma senza conoscere i meccanismi psichici che abitano e regolamentano il suo rapporto con il cibo, nessuna dieta funzionerà mai.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"una volta, questa estate, mi capitò di essere felice... non mangiai nulla, mi sentivo soddisfatta, piena di vita, non avevo fame, mangiavo l giusto, nulla fuori posto, nulla di sbagliato!"

Gentile ragazza,

qui hai descritto molto bene che cosa ti sta succedendo; è molto probabile che tu non sia capace in questo momento di modulare le emozioni spiacevoli o disturbanti in una maniera più funzionale. Mi spiego meglio. Può capitare, ed è capitato a tutti, di andare incontro ad una delusione, o di provare rabbia, tristezza,a ngoscia, vuoto, ecc... Però, accanto alla strategia che utilizzi tu (attraverso il cibo), è possibile affiancarne altre decisamente più funzionali. E' paradigmatico del problema anche ciò che dici a proposito del senso della fame che non percepisci. Questo spesso, con le pz. che soffrono di DCA vale anche per il sapore dei cibi.

Però è importante prenderne consapevolezza e riconoscere di avere un problema col cibo e con la regolazione delle emozioni.

Inoltre mi ha colpito molto questa tua affermazione: "Non dimagrirete o dimagrirete poco e per poco tempo. Sarà colpa vostra." Questa è la tipica credenza che ti mette la zappa sui piedi perchè questa tua convinzione (= è tutto inutile) ti impedirà di cercare una soluzione al problema.

Sarebbe opportuno a tal proposito fare una bilancio tra i vantaggi e gli svantaggi di una cura e di una motivazione a perdere peso. Tieni tuttavia presente che un DCA non è solo un problema di kg in eccesso.

Leggi questo articolo:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1211-i-disturbi-del-comportamento-alimentare-che-cosa-sono-e-come-si-curano.html

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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