Il mio ragazzo non mi considera

Ho 25 anni, lui 38.
Abbiamo due stili di vita diversi.
Io amo il divertimento, mi impegno poco (anche se studio ingegneria), vivo la vita in modo allegro e spensierato.
Lui lavora, è diligente, anche se non si impegna nemmeno chissà quanto.
Io odio la tv, lui la ama.
Odio i silenzi, lui non parla mai.
Lui ama il cibo condito, io tengo alla linea e riesco ad apprezzare anche un semplice piatto di fagioli con mezzo cucchiaio d'olio.
Siamo incompatibili, ma ci amiamo. Il sesso "funziona" benissimo, l'amore c'è.
Eppure questa diversità ci sta portando a intraprendere strade diverse: io ho fatto di tutto per lui, mi rendo carina più di quanto non lo sia, metto vestiti, gonne, mi trucco, cerco occasioni per rendermi intelligente, sarei sempre pronta a mettermi in competizione per rendermi gradevole ai suoi occhi.
Al contrario lui non fa nulla. Sarò egoista anche io, ma lui pensa solo a se stesso. Pensa a quello che vuole/deve fare, mentre sono a casa sua prima deve pulire per terra, poi deve lavare, poi lavare i piatti, poi fare il bucato. Se io non ci fossi sarebbe uguale. Come rapportarmi con un uomo del genere?
Il problema è che tutto ciò, nel tempo, mi ha portato a bere e fumare... Penso che prima di risolvere il problema dell'alcool e delle sigarette io debba risolvere qualcosa con lui.
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Dr.ssa Irene Bellodi Psicologo, Psicoterapeuta 30 1 9
Gentile ragazza,

ad una prima occhiata sembra che lei ed il suo ragazzo abbiate cose in comune, ma anche molte che non condividete, ha mai provato a parlare con lui di questa cosa?

Dr.ssa Irene Bellodi

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazza,
Se l'amore c'e bisognera' trovare il modo di convivere. Ognuno dovra' avere i propri spazi e cercare di non invadere l'altro.
Dovra' esserci un profondo rispetto ed una profonda accettazione. Soprattutto lei che mi sembra soffrire di piu' in questa frustrazione.
Riuscira' ad approcciarsi in modo affettuoso senza cercare di ottenere attenzioni che forse il suo ragazzo non e' in grado di darle?
Che importanza attribuisce a queste manifestazioni di disconferma nei suoi confronti?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

nella vostra relazione sembra evidente la differenza d'età. Questo in realtà non mette in discussione la possibilità di avere una rapporto di coppia soddisfacente, nonostante ciò bisogna comprendere che entrambi siete in una fase della vostra vita molto diversa.

A 25 anni certo non si è adolescenti, ma sicuramente lei si porta ancora qualche aspetto di quella fase di sviluppo così importante, che lo studio universitario di per se tende a prolungare.

Lei sta ancora studiando e sicuramente in questa fase ama il mantenimento di una vita sociale molto più attiva. Il suo partner ha un lavoro (e sarà sicuramente impegnato da esso) quindi si trova in fase successiva, molto più accomodante e strutturata.



Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Dr.ssa Laura Mirona Psicologo, Psicoterapeuta 626 6 1
Cara utente,

ve bene risolvere le cose con lui, ma anche tenere sotto controllo l'impulso del fumo e dell'alcol è importante. Leggo dai suoi precedenti consulti che ha già avuto problemi con l'alcol. Li aveva risolti? Ha fatto psicoterapia?
Purtroppo quando si hanno disagi di questo genere anche le relazioni vengono inficiate. Come vive i rapporti con gli altri? Le amicizie? La famiglia?

Dr.ssa Laura Mirona

dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it

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dopo
Utente
Utente
Sì, è vero... Non abbiamo molte cose in comune. Lui mi prende molto a livello caratteriale, mi piace, ma allo stesso modo lo trovo un po' noioso nel suo stile di vita: lavora dalla mattina alla sera tutta la settimana (quello ovviamente non glielo critico), dopo di che torna a casa e si mette a fare ancora roba di lavoro. Eppure a detta sua è una persona molto pigra, che fa certe cose solo per dovere (tipo il lavoro).
Io vedo che si dedica sempre al lavoro e al cibo: ama la cucina condita, grassa, intrisa di formaggi. Impiega sempre 3 ore alla sera a cucinare, non fa mai un piatto sbrigativo. E' lento in tutto. Così quando vado il week end a casa sua passa il tempo a pulire casa, a cucinare, a lavare i panni, ecc.
Eppure, venisse lui a casa mia io lascerei perdere addirittura lo studio mentre c'è lui, perché comunque non conviviamo ancora, penso che nel momento in cui una persona (che sia il ragazzo o un amico) viene a trovarti uno debba pure dedicargli delle attenzioni. Non si può di fronte a un ospite ignorarlo gran parte del tempo per fare le proprie cose. E' mancanza anche di educazione secondo me.
Quello che a me fa arrabbiare è che gli sono praticamente piovuta dal cielo. Non è oggettivamente un ragazzo bello, ha una pancia enorme ed è noioso. Non ha mai avuto ammiratrici, corteggiatrici, quindi posso ammettere che non ci sappia nemmeno tanto fare con le donne. E' un tipo che vive nel suo mondo.
Io, al contrario suo, sono molto ambita dai ragazzi, nel senso che ho molti corteggiatori, molti ammiratori, tutti mi considerano una ragazza bella, intelligente, ecc. In effetti penso anche io di esserlo, in più anche simpatica. Lo dico per oggettività, non per presunzione, poi avrò dei difetti anche io.
Solo che, sinceramente, mi sento un po' sprecata per lui per quanto lo ami. In più sono sportiva (ho sempre praticato un mare di sport diversi), ho un fisico scolpito, suono la chitarra, ecc.
Insomma, con lui è come se non riuscissi a tirar fuori quanto valgo, proprio perché gli interessi son diversi. Anzi, al contrario, ai suoi occhi mi sento sminuita.



Questo era per spiegare meglio la situazione, visto che ieri sono stata un po' sbrigativa...



Rispondendo alle domande:


-ho provato a parlargliene, ma se si corregge cambia solo dopo che gli faccio le osservazioni, poi finisce per tornare come prima

-riesco ad approcciarmi in modo affettuoso solo con l'uso di alcool, anche se d'altra parte non ho nemmeno un carattere tale da potermi ribellare o litigare; però l'alcool oltre a farmi ignorare come vengo trattata, in dosi eccessive mi ha fatto anche fare scenate nei suoi confronti che non ricordo assolutamente... Pianti e lamentele che comunque non hanno portato a nulla di concreto

-per me queste manifestazioni di disconferma da una parte sono insignificanti, nel senso che so che mi ama, dall'altro lato invece mi manca sentirmi un po' sul piedistallo, così come faccio io con lui e come vorrebbe sentirsi ogni donna

-non era una domanda, cmq concordo sul fatto di portarmi ancora dietro uno strascico di adolescenza forse non vissuta al massimo nella fase in cui sarebbe andata vissuta

-non ho ancora risolto i miei problemi con l'alcool: ho limitato le bevute, ma le ricadute son dietro l'angolo; i rapporti con gli altri li vivo serenamente, nessuno sa di questo problema. Amiche non ne ho mai avute, amici uomini sì ma per via dello studio e del bere non li vedo nemmeno più, né mi va di vederli perché ognuno è preso dai propri problemi. Non riesco a risolvere i miei, non ho testa di sentire quelli degli altri