Problemi col cibo

Salve, sono un ragazzo di quasi 21 anni, con un piccolo problema di sovrappeso, e vorrei capire se secondo voi, il mio è un problema grave, oppure più lieve e quindi facilmente risolvibile. Ho già scritto in precedenza su questo sito, riguardo la vita insoddisfacente che mi attanagliava fino a qualche mese fa. Da poco ho trovato lavoro, gli studi vanno bene, e ho ripreso ad uscire migliorando questa situazione, e soprattutto questa sensazione di insoddisfazione. Però nonostante tutto, quando mi ritrovo a casa da solo, mi capita spesso di fare delle vere e proprie abbuffate di cibo, anche a stomaco pieno, con un evidente stato di sazietà, continuo a mangiare e a mangiare. Ho una variazione di peso che si aggira ai 3-4 kg al giorno, cioè dalla mattina alla sera aumento di 3-4 kg. Mi rendo conto che non è normale, poichè da quanto ne so io, una variazione nella media, si aggira attorno a 1-2 kg. Quello che volevo capire insieme a voi, è perchè mi abbuffo, e capire se posso intervenire personalmente, prima di rivolgermi ad un esperto. Io sono convinto che il mio sia un problema, legato agli stati d'animo che provo quando sono SOLO a CASA più che a problemi ormonali o di altra natura. Praticamente, quando sono a casa, e non c'è nessuno, non faccio altro che pensare al cibo e cosa mettere sotto i denti; quando ho scelto cosa mangiare, divoro il cibo e poi penso subito a cos'altro mettere sotto i denti. Il brutto è che terminato tutto questo, mi vengono i rimpianti e a volte decido di saltare dei pasti per recuperare tutto quello che ho accumulato. Ci tengo a sottolineare invece, che in presenza di qualcuno o quando sono fuori casa, DIFFICILMENTE penso al cibo, a meno che non sia proprio affamato. Vorrei conlcudere dicendo che sto ancora regolando la quantità di ormoni tiroidei che devo prendere, a causa di intervento (emitiroidectomia).
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Psicologo attivo dal 2013 al 2020
Psicologo
Gentile Utente,
lei scrive per trovare da solo una soluzione, questo non è possibile purtroppo per due motivi principiali. Innanzitutto bisogna inquadrare bene il problema e questo non è possibile farlo quì; una valutazione psicologica (anche medica aggiungerei) è sicuramente il primo passo da fare per comprendere la natura di questo disagio. Inoltre, non sapendo da quanto tempo va avanti questo processo, potrebbe già essere entrato in un circolo vizioso dove "l'abbuffata" (se di abbuffata possiamo parlare) ha il preciso scopo di allentare tensioni negative e da quì la necessità di ricostruire l'intera catena che porta al comportamento che le crea disagio.
Qualora dovesse trattarsi di un disturbo alimentare, le linee guida internazionali suggeriscono la necessita di un team approach (varie figure specialisiche nella cura del distubo)
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
il rapporto con il cibo risente spesso di variazioni ormonali, umorali, affettive, familiari, ecc......
Il cibo diventa spesso un sostituto affettivo, emotivo, sessuale, un genitore accogliente e rassicurante, un'amante, un ansiolitico....e tanto altro.

Un equipe di specialisti dovrebbe occuparsi di lei: endocrinologo, psicologo, dietista, ecc...
Si rivolga con fiducia al centro ospedaliero a lei più vicino

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<Io sono convinto che il mio sia un problema, legato agli stati d'animo che provo quando sono SOLO a CASA>

Gentile Ragazzo,
ci fa piacere che la sua vita sia migliorata sotto vari aspetti, studio, lavoro, impegni, esperienze che come lei stesso dice, hanno un impatto positivo sulla sua condizione di insoddisfazione. Tuttavia
ci dice che quando si sente solo sente il bisogno di abbuffarsi.

Quali stati d'animo prova quando è solo a casa?
Che rapporti ha con i suoi genitori?
Come vanno le cose in famiglia?
E la sua vita sociale, ha amici? Una ragazza?
Di cosa eventualmente si riterrebbe ancora non soddisfatto?

< divoro il cibo e poi penso subito a cos'altro mettere sotto i denti...terminato tutto questo, mi vengono i rimpianti e a volte decido di saltare dei pasti per recuperare tutto quello che ho accumulato.> Purtroppo a nulla serve saltare i pasti se non a ricadere nelle abbuffate, il problema andrebbe affrontato con aiuti specialistici.

Da chi è seguito ora a livello medico?





Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it