Piacere nel privarsi di qualcosa

Buon giorno dottori.
Ho 27 anni e praticamente da sempre provo un certo appagamento nel privarmi dei piaceri che la vita può offrire.. Specialmente materiali..
Mi spiego, capita spesso (ciò si amplifica magari a Natale o al compleanno) che magari voglio comprarmi qualcosa per me.. ad esempio un computer nuovo oppure uno smartphone, dopo giorni e giorni a pensarci su, anche ad informarmi per bene, quando arriva il momento dell'acquisto mollo tutto e non prendo più nulla.
Il fatto di privarmi di un bene materiale mi provoca appagamento.
Non saprei come spiegarlo, è una sorta di masochismo.. se così posso chiamarlo.. ci resto male perché rinuncio volontariamente a qualcosa, ma allo stesso tempo mi piace questa sensazione, che è amplificata in momenti delicati come appunto il compleanno oppure quando vedo qualche mio amico che invece si compra tranquillamente quello che gli piace.
Non saprei spiegare perché accade ciò, trovo la scusa che non voglio spendere soldi ma voglio metterli da parte, mi sentirei in colpa a farlo.. Anche se magari ho la disponibilità economica. Il più delle volte capita con oggetti un po' più costosi, ma in realtà è un comportamento che avviene un po' con tutto.. magari esco e i miei amici prendono un gelato o una bibita, io invece me lo vieto.
Purtroppo è capitato anche con i sentimenti.. Qualche tempo fa guardavo ragazze ma poi ci rinunciavo a priori.. poi per una serie di eventi alla fine adesso sono fidanzato (e sono felice, sia chiaro).. anche se non ne ho mai parlato con nessuno di questo mio comportamento. Ogni tanto è anche capitato che mi sfogassi piangendo per essermi privato di qualcosa.
Io sono una persona molto introversa, che ha pochissimi amici fidati. Non poi così timido o "depresso" alla fine scherzo sempre e la battuta la faccio sempre. Però sono molto riservato e chiuso nelle mie routine. Poi, ovviamente, non sono un martire.. il tablet ce l'ho anche io e una pizza o una birra non me la toglie nessuno, però di base c'è sempre questo pensiero, che a volte esce prepotentemente fuori. Ad esempio sono due anni che vorrei comprarmi una macchina fotografica ma mi blocco sempre. I miei genitori mi dicono per scherzo "ma tu non vuoi mai nulla", non sanno che dicendo così incentivano ancora di più questo mio comportamento.
Mi sento un po' patetico a volte, perché penso sia un comportamento stupido e da vittimismo, ma anche quando ci rifletto su alla fine finisce sempre allo stesso modo. Forse per evitare danni preferisco essere remissivo.

Grazie a tutti per l'attenzione.
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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Gentile Utente,

se l'unica cosa che vuole è attenzione, la mia l'ha ottenuta ed ho letto.

Però non capisco quale è il senso del consulto...

> Il fatto di privarmi di un bene materiale mi provoca appagamento.
Non sono d'accordo su questa frase, dato che ci si priva di un bene proprio, mentre Lei sembrerebbe in un'ottica psicodinamica "castrarsi" ed "inibire un desiderio", oppure in un'ottica positivista evitare di cedere ai capricci e procedere realisticamente attraverso scelte ragionate.

Mi aiuti a capire, esplicitando la richiesta del consulto o scrivendo cosa pensa delle parola sopra scritte.

Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492

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dopo
Utente
Utente
No è proprio una castrazione che mi auto impongo.

Il fatto di dire "il prossimo anno, adesso no" è solamente una giustificazione.