Relazione e legame
mi sembra che lei abbia molto chiara tutta la situazione e i limiti che comporta.
Sa bene, perchè lo sperimenta sulla propria pelle, che essere innamorati di una persona che non ricambia è doloroso, e sa anche che la tranquillità con cui quest'uomo frequenta sia lei che altre donne rende molto improbabile che chiuda con tutte per stare solo con lei.
Di conseguenza le strade sono due: o chiude i rapporto con lui pur soffrendo, o continua a vederlo pur soffrendo.
La sofferenza è inevitabile, ma una delle due strade (continuare a vederlo) è più distruttiva dell'altra (chiudere), perchè immagino che in fondo lei coltivi l'illusione di poter essere un giorno l'unica per lui.
Il consiglio quindi non può che essere quello di chiudere perchè è l'opzione meno dannosa, ma questo lei lo sa già.
E' difficile che riesca a vivere questa storia con lo stesso cinismo e disimpegno che dimostra lui, visto che ne è innamorata e non vorrebbe rinunciare a quest'uomo.
Si chieda se vale davvero la pena di continuare così.
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
ma,
nell'attesa di trovare il coraggio e la rabbia necessari, forse sarebbe il
caso di non vivere questo rapporto in modo così totale.. aspettare che lui telefoni, si faccia vivo e così via,
dovrebbe cercare di uscire, avere amici, andare a cena, a ballare il tango ?Così lui non è detto che la trovi sempre..
questa disponibilità totale, non paga, la fa star male, è innamorata va bene, ma proprio innamorata di lui o dei gesti e dell'idea dell'amore, chissà..
Questo signore, con questa così buona autostima, non è che mi piaccia tanto..
Si voglia bene, che se lo merita..
Buona vita.. !
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
Se lui ha una personalità patologica, però, è probabile che il risultato che otterrebbe riguarderebbe solo le emozioni e non i sentimenti.
Gentile utente,
in base a ciò che ha scritto sembrerebbe che se per molti versi è stato il primo uomo, per il momento è anche l'unico. Tuttavia questa relazione sembra per alcuni aspetti mortificante e distruttiva. Il consiglio più semplice sembrerebbe quello di guardarsi intorno, in modo da poter fare confronti e non restare imbrigliati da una "unicità" che per sua natura li impedisce.
Con ciò non voglio dirle di tradire, ma semplicemente di ampliare i suoi contatti sociali in modo da poter operare una scelta il più possibile libera e responsabile.
Cordiali saluti
Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Servizi on line
Breve Strategica-Gestalt-Seduta Singola
Disturbi psicologici e mente-corpo
Relazione mortificante e distruttiva, lo so. Ed una tantum bella ed appassionata. Una tantum, non oggi.
quando lei scrive: "Vorrei poter sostenere questi ritmi" mi domando cosa la spinge ad adeguarsi lei alle esigenze e abitudini narcisistiche di quest'uomo? Ok l'amore, ma facendo così lui si sentirà sempre in una botte di ferro. Ovvero continuerà sempre a trattarla in questa maniera perchè sa che in fondo lei c'è sempre e che può fare di lei ciò che vuole. E' così che si vede tra 1, 2, 10 anni? E' così che vuole vivere la sua storia d'amore? Lei sembra tanto bisognosa di dare ma anche di ricevere amore, affetto, perchè non prova a guardarsi in giro? Cosa le da quest'uomo che un altro in futuro non potrebbe darle?
Lei è così giovane, non abbia timore di perdere qualcuno che per patologia o per altro dimostra di non rispettarla.
E così rispondo anche a questa sua domanda: "Può una donna onesta e sinceramente innamorata far finta di nulla pur di continuare? Ed essere talmente forte da non far caso a trattamenti umilianti?"
A cosa spera che potreste arrivare nel vostro rapporto se lei si sottopone a questo trattamento da lei stesso definito umiliante? Cosa spera per il futuro?
Dr.ssa Laura Mirona
dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it
Per il futuro, vorrei sentirmi amata ed apprezzata, perché sono un po' insicura, ma consapevole di avere tanto da dare davvero.
lei ha parlato di problema della sua autostima, andando probabilmente al punto che sostiene il suo comportamento.
In genere l''autostima affonda le sue basi nei rapporti familiari dell'infanzia, per cui è vivamente consigliabile, anche per altre problematiche che potrebbe vivere in futuro o già oggi, decidere per un trattamento psicoterapeutico che può aiutarla a rafforzare la coscienza dei suoi diritti e la capacità di chiederne il rispetto.
poi c'è certamente anche l'aspetto piacevole di questa relazione, ma quanto potrà sopportare la notevole disparità tra esso e il lato spiacevole?
Cordiali saluti
Ho molto riflettuto su queste sue parole: "Cosa la spinge ad adeguarsi lei alle esigenze e abitudini narcisistiche di quest'uomo?".
Mi sono sentita compresa, perché tendo molto a colpevolizzarmi di non essere abbastanza bella, accattivante, intrigante e comprensiva, dimenticando quindi che davvero, mi creda, lui è un soggetto patologico e manipolatore.
Quando mi cercherà, o non risponderò affatto, facendogli capire che davvero mi sono scottata, sono stanchissima di queste dinamiche disfunzionali e quindi basta; oppure gli risponderò che appunto non ce la faccio più ad essere presa e rifiutata ogni volta da anni.
Mi dà fastidio dargli la soddisfazione di farmi rispondere "Te l'avevo detto! Che pretendevi?", e di fargli fare anche il poverino. Vorrei uscirne nel modo più indolore possibile. Mi scusi, per favore, secondo lei è meglio non rispondere più o dire basta? Grazie della possibilità di confronto che tutti voi professionalmente e con tanta umanità fornite qui.
@Dottoressa Sciubba: quanto potrò sopportare? Non ce la faccio più, purtroppo mi spiace non rivederlo, non riabbracciarlo, ma è davvero troppo. Il mio problema è che razionalmente mi vedo bella, onesta, di grande umanità, seria, dolce, appassionata, comprensiva, ma inconsciamente la percezione di me è che non sono abbastanza tutto questo! E' contraddittorio, lo so! Ma è questo.
"ero troppo occupata a conquistarlo e ad essere perfetta per lui, per accorgermi di come mi faceva sentire e di quanto mi prendesse letteralmente in giro"
Analizzare bene quello che è accaduto, e magari cercare di capirne i motivi, le servirà ad evitare che capiti di nuovo o comunque a rendersene conto subito, nell'eventualità che inizi a succedere anche con un futuro compagno.
@Dottoressa Massaro: eh sì, il nodo è quello che ha citato, io l'avevo compreso molti mesi fa, ma continuavo a tenerlo per me, come per non volerlo convalidare, a causa della mia autostima molto contraddittoria...
Quando mi sono decisa a dire al mio ex cosa penso di lui, di quello che mi ha fatto e del nostro legame, ho preso coscienza anche con me stessa di queste verità.
Mi creda, io le cose le so e spesso le intuisco, solo che sono divisa tra due piani: quello in cui sono consapevole di avere un valore e tante cose belle dentro, ed un altro piano nel quale sento di non essere abbastanza.
In questi giorni, anche grazie a questo consulto, nei limiti della sua modalità online naturalmente, ho fatto sì che la bilancia inizi a pendere dal lato giusto, quello in cui so le umiliazioni non vanno accettate nemmeno per amore; e né il mio ex, né un un nuovo uomo, quando sarà il caso, mi farà più sentire una bambina solo perché non sono altissima, tanto per farle un esempio.
Buon anno, dottoressa e grazie per la disponibilità, davvero grazie!
Insomma, io so di essermi salvata da una storia distruttiva con un uomo narcisista e falso a livelli paradossali nelle sue azioni e percezioni, però un po' mi sento così, come se io siata stata insignificante nella sua vita per anni (e di conseguenza io sia insignificante in generale?!!), tanto che ora corona il suo sogno d'amore con un'altra.
Mentre vi scrivo, mi rendo conto di non essermi persa nulla, non è amore se mentre le dedicava parole sdolcinate, poi si vedeva e faceva l'amore con me.Il requisito imprescindibile di una futura relazione per me è diventata l'onestà dell'altro, me ne sono resa conto da quest'esperienza dolorosa. Ma allora perché ancora gli permetto di farmi sentire inadeguata ed insignificante, al pensiero che stia con lei?
Grazie a tutte. Un saluto sincero.
Adesso si voglia bene, faccia quello che le piace, ci sono pure uomini onesti e intelligenti in giro, ma con calma..
Cari saluti e un mazzo di auguri..!
Posso chiederle un favore? Che mi creda letteralmente: sapesse quanto apprezzo il contributo che date su questo sito, non solo per la competenza, già difficile da trovare, ma anche per l'umanità e l'empatia sincere. Grazie, fate tutti del bene realmente.
Buona Domenica, La ringrazio col cuore : )
scusi la mia concisione, ma la invito a leggere il mio articolo sulle "storie sentimentali non chiuse"
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2664-le-storie-sentimentali-non-chiuse.html.
poichè penso che può trovarci delle risposte ai suoi ultimi quesiti.
Cordiali saluti
Posso chiederle il perché lei abbia ventilato l'ipotesi che non l'abbia letta? Cosa cambierebbe per me a questo punto secondo lei? Io ho chiuso, può dispiacermi se non ho avuto oggettivamente la soddisfazione di dirgli tutto in faccia, ma comunque ho chiuso e sono sicura che anche lui sia soddisfatto di non avermi più nella sua vita, tanto non mi ha mai amata e periodicamente non mi sopportava, proprio perché sentiva il mio amore e non lo voleva, cercava solo la conferma del suo potere e della sua bellezza da me, una donna innamorata che lo ha sempre sostenuto e venerato. Ora lo so e non torno indietro, ne sono sicura, dottoressa, malgrado pensi a lui.
Questo è esattamente ciò che l'uomo narcisista cerca nel rapporto con le donne: guardarle negli occhi per specchiarcisi e per vederci ammirazione.
Essendo questi soggetti in genere persone affascinanti, che convincono le donne di valere molto, non faticano a suscitarne l'ammirazione e anche non di rado a metterle in competizione fra loro convincendo la "fortunata" di turno che deve meritare di essere al suo fianco e che ci sono frotte di altre donne pronte a prenderne il posto.
Per questo motivo lei si sente così disturbata dall'idea che lui l'abbia cancellata/dimenticata e sostituita: non perchè lo ama, ma perchè perdere l'attenzione di un uomo così "meraviglioso" equivale a perdere il valore che la sua presenza le conferiva e a perdere la competizione con un'altra donna.
Se pensa ancora a lui è insomma perchè le è difficile staccarsi del tutto da una persona che comunque continua a ritenere affascinante e intrigante e che faceva sentire anche lei così, finchè le concedeva le sue attenzioni.
Mi riconosco in tutte le sue parole, ma so che comunque io davvero provo dei sentimenti per lui. In ogni caso, amore o dipendenza, non cambia il fatto che ne sono fuori. Certo ci penso, l'abbiamo appena detto, è dura anche metabolizzare che non farò l'amore nei prossimi mesi, visto che non mi va di farlo con qualcuno per il quale io non provi nulla. Non posso sapere quando lo farò, ma cercherò di stare accanto a qualcuno cui importi di me e del mio benessere. Sono un essere umano, mi stimo e sto scoprendo com'è rassicurante volersi bene, sapere che non è stata colpa mia e che mi sono persa solo altre umiliazioni.
nel mio articolo credo ci sia scritto che il ricordo persistente di un ex, che nasconde una "storia non chiusa", può essere subdolo, vale a dire che la persona può non rendersi conto per anni ed anni di avere un rapporto in sospeso, anche se alcuni segni (sogni, pensieri ecc.) potrebbero farlo sospettare.
Credo però che un tale tema vada affrontato in sede di consulenza o psicoterapia da parte di uno psicologo che potrà seguire gli sviluppi e valutare le sfaccettature della situazione.
Da un altro lato, non ho chiuso con quello che di bello e di forte ho provato per lui, col pensiero di tutto quello che c'è stato e che io pensavo fosse amore per entrambi. Almeno ne sono consapevole.
Un giorno, se ne sentirò il bisogno e l'intenzione, ne parlerò con un suo collega dal vivo, più che altro per rafforzare la mia autostima e capire perché ho sopportato davvero troppo.
E' finita da pochi giorni, magari con più fiducia in me stessa, scoprirò le risorse per pensarci sempre meno. Grazie davvero per aver risposto ancora.
Buona serata, Dottoressa|
Vi scrivo perché ci penso ancora, mi manca quel po' che di bello e di forte che pensavo ci fosse tra noi in questi anni. Non ho resistito e ho letto uno dei tanti social network che usa (è iscritto a vari e, malgrado la sua età, sta sempre a scrivere e a chattare con varie donne, me ne sono resa conto). Stavo per cedere, per cercarlo, non l'ho fatto, non posso farmi una cattiveria del genere, quella relazione mi stava distruggendo. Ora non vivo più con quell'ansia continua, mi sono liberata e apprezzo la tranquillità dell'essere single, non ho fretta di avere un altro uomo. Sono tornata la donna sorridente di prima. Eppure penso spessissimo a lui e, invece che cedere e cercarlo, ho scritto qui per avere uno spunto, un incoraggiamento, magari un contenimento. Vi ringrazio davvero. Buona serata!
Sono molto contenta per lei , contenta anche che i nostri messaggi molto empatici ,siano riusciti a farle guardar la realtà con occhi disincantati e lucidi.
Le auguro il meglio spero e le auguro di essere felice.. presto..
non credo si tratti semplicemente di resistere alla tentazione di cercare il suo ex, credo che lei stia affrontando un processo di elaborazione più ampio e complesso che ha facilitato la riorganizzazione delle sue priorità in funzione dei suoi bisogni affettivi e non, come in passato, del compiacimento delle aspettative altrui.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
Grazie anche a Lei di aver risposto.
Questo è fondamentale ed è un passaggio che troppe donne non riescono a compiere, restando in ostaggio di uomini disturbati e distruttivi.
E' normale che si senta ancora tentata da lui per una serie di motivi:
- l'attrazione fisica non si cancella, è normale che la provi ancora se pensa a lui
- si rende conto di compiere uno sforzo mentre per lui non è cambiato nulla, come se lei non avesse avuto alcuna importanza
- lui non è solo, lei sì e prevede (?) di esserlo per parecchio tempo ("è dura anche metabolizzare che non farò l'amore nei prossimi mesi, visto che non mi va di farlo con qualcuno per il quale io non provi nulla")
- la competizione, la gelosia e magari in qualche misura anche l'invidia per le donne con le quali lui ora compie e alle quali dice gesti e parole che prima rivolgeva a lei sono fantasmi difficili da esorcizzare
- la fascinazione che lui ha esercitato su di lei non è un effetto che svanisce rapidamente, ma questo processo di allontanamento potrà velocizzarsi nel momento in cui lei inizierà ad interessarsi ad un altro uomo.
Ci sono insomma parecchi motivi - questi ed altri - per i quali lei si può sentire ancora tentata da lui, ma quello che conta è che non ceda.
Il Suo bilancio è esatto, La ringrazio, perché fare chiarezza mi dà la forza di stringere i denti e aspettare di dimenticare; magari intanto incontrerò un uomo migliore di lui, uno che, seppur con umani difetti, sia onesto e mi offra un rapporto sano. Non ho fretta di trovarlo, né di cercarlo, ma lo vorrei piano piano.
Grazie ancora : )
Mi guardo intorno vedo come sono tante altre donne e sono fiera di me. E' solo che davvero era amore per me (malgrado ci sia stata anche la fascinazione che Lei ha intuìto) e a volte è così dura pensare che non lo rivedrò più! Ma potevo distruggermi e farmi umiliare da lui? No, potrei farlo se fossi cieca, inconsapevole o opportunista come compagna, ma non sono tutto questo e quindi non potevo condannarmi alle lacrime e alle umiliazioni. Mi spiace di aver tollerato frasi e gesti spesso scandalosi e volgari, ma non riuscivo a chiudere. Poi ho smesso e ora sono libera.
Grazie ancora!! A me serve tantissimo il Suo incoraggiamento e quello di tutte le speciali dottoresse che mi rispondono. Un sorriso : )
Però ci penso, vorrei poterlo cercare, ma per avere un supporto, un appoggio, una carezza che di certo lui non intende darmi. Il punto è che solo all'inizio della nostra storia era presente e davvero di conforto, ma quanto vero fosse a questo punto non lo so. Scusate ancora, ma ho pensato che potevate incoraggiarmi un po', vorrei vedere positivo e che troverò un lavoro, ma non è facile. Un saluto a tutte voi. Grazie ancora.
Non le dico altro, un saluto affettuoso
Attenzione: il narcisista che vede scemare l'interesse delle sue "fan" si sente svalutato, questo lo irrita e lo porta a cercare di instaurare nuovamente un rapporto dove è lui quello che si fa ammirare e sfugge alla presa.
Certo che non si è offeso quando gli ha detto che è un narcisista, il Narcisismo è la malattia della nostra società e chi soffre di forme psicopatologiche legate a uno squilibrio del narcisismo (egocentrismo, incapacità di comprendere il punto di vista degli altri, complesso di superiorità) non si riconosce come malato.
Diverso sarebbe stato se lei gli avesse detto: "Tu sei disturbato, soffri di un Disturbo Narcisistico di Personalità", il che lo avrebbe collocato in una situazione diversa dal pensarsi come "uomo che non deve chiedere mai" o simili, come probabilmente si considera.
Sono sicura che la differenza le è chiara.
Non avevo visto il suo post precedente: come procede la ricerca di un lavoro?
Buongiorno, Dottoressa Massaro! Ho tanto pensato a quando Lei ed io ci siam confrontate sul meccanismo del narcisista, qualche mese fa.
La differenza e soprattutto il meccanismo mi sono chiari. Quello che mi ha colpito ieri è che continuava a dire quanto fosse bello avermi, ma che non m'invitava per rispetto, allora di che senso ha? Si è giocato il ruolo di salvatore premuroso, ma di che parliamo?
Quando ho risposto che nemmeno io volevo rivederlo, malgrado non abbia dimenticato, magicamente ha cominciato a chiedere "Ma come?"
Insomma non se l'aspettava, ma, come ho detto alle altre Dottoresse, io che devo fare se non mi sento in pace ora? Sono turbata e non so perché ma da dentro non mi sento orgogliosa di me, eppure, sì gli ho dato delle conferme, ma comunque, invito o non invito da parte sua, io non ci sono uscita ieri!
Non penso ci riprovi, ma in questo momento non so nemmeno che pensare in realtà, glielo confesso.
Il lavoro ancora nulla, aspetto delle risposte per colloqui di cui ho superato varie fasi, sono fiduciosa, perché cerco tanto e sono molto determinata. Poi ho appena vinto una causa di lavoro, sono stata brava, senza testimoni e purtroppo senza prove tangibili, ho vinto perché ero nel giusto e ho mostrato ai miei ex datori di lavoro che sbagliavano a sottovalutarmi, io avevo lavorato con serietà e non meritavo di esser licenziata senza giusta causa. Mi scusi se mi sono dilungata. E grazie anche a Lei di esserci, veramente. Cerchiamo di fare un po' di luce su ieri e su come mi sento, per favore. Grazie molte.
"il suo non invitarmi, ma alludere a cosa volesse, cosa gli mancasse (parole che prima non usava, ora sì, che bravo) mi ha tentato moltissimo"
LUI sente la mancanza, LUI desidera questo e quello.
Questo poi non è rispetto, ma attribuzione a lei di tutta la responsabilità di quello che potrebbe accadere:
"continuava a dire quanto fosse bello avermi, ma che non m'invitava per rispetto".
In altre parole: "a me piacerebbe vederti, ma non mi assumo alcuna responsabilità. Sei tu che devi decidere e se qualcosa andrà male te la potrai prendere solo con te stessa perchè io non ti sto imponendo nulla".
Il suo messaggio però è anche questo:
"sei libera di fare quello che voglio".
Questo si chiama doppio legame e consiste in un messaggio destabilizzante che non lascia via d'uscita: se lei è libera non deve fare quello che vuole lui, se fa quello che vuole lui non è libera.
Non se ne esce, e forse anche per questo lei prova un malessere non indifferente nell'avere a che fare con lui.
Dicendogli "non ti ho dimenticato, ma non voglio vederti" l'ha colpito nel vivo e ha creato in lui un fenomeno di dissonanza cognitiva (contraddizione fra due credenze/informazioni, visto che non riesce a concepire che lei possa contemporaneamente desiderarlo e non volerlo vedere).
Lui non si capacita della sua scelta perchè può risolvere il dilemma solo ritenendo o che lei non lo desidera (ferita narcisistica) o che lei sta mentendo.
Ma se mente, lo fa sul fatto che le manca o che non vuole vederlo?
Capisce che tutti questi fenomeni che si intracciano nella vostra comunicazione e relazione farebbero scoppiare la testa a chiunque, perciò è normale che lei si senta confusa.
Dottoressa, se posso permettermi, Lei come mi vede adesso? Non so bene in che termini chiederlo, ma secondo Lei a che punto sto? E' questo che non so di me ora, penso di aver capito che è questo che mi fa soffrire adesso. Grazie nuovamente.
Sicuramente aver resistito e rifiutato è un grosso passo avanti, se prima non era riuscita a tirarsi fuori da quella relazione.
Ci sono tuttavia dei punti che a mio avviso dovrebbe affrontare di persona con un mio collega, come ad es. il perchè di quel tipo di scelta di relazione così distruttiva, quali condizionamenti del passato sono ancora attivi in lei e in cosa deve cambiare per non esporsi più al rischio di legarsi nuovamente a un partner di quel tipo.
Intanto vorrei capire come fare per non essere turbata dall'averci riparlato e dalla potenzialità, che giustamente non sapevo esistesse dopo Dicembre, di rivederlo. Sto ricentrando di nuovo la cosa su quello che vuole lui, me ne accorgo mentre scrivo. Ma non vogliamo le stesse cose, quindi devo essere in grado di rendermene conto e tirare le somme.
Non si butti giù e non svaluti il fatto di essere riuscita a prendere le distanze almeno fisicamente da un uomo dal comportamento così tanto manipolatorio, non era per nulla semplice farlo.
Ci faccia sapere!
In generale non è possibile prevedere in anticipo la durata di un percorso psicologico/psicoterapeutico, ci sono troppi aspetti dei quali non si può anticipare con esattezza l'evoluzione.
Esistono alcuni percorsi brevi strutturati, ma si tratta di terapie che possono funzionare o non funzionare esattamente come le altre terapie (e se non funzionano ci si può ritrovare a partire da zero con un diverso approccio).
Di solito per farsi un'idea sufficientemente chiara di un nuovo paziente servono 3 o 4 colloqui, magari comprensivi di test, quindi non è realistico pensare che al secondo colloquio si possa stendere un "piano" preciso (che a mio avviso non è fattibile nemmeno in seguito, data la scarsa prevedibilità dell'evoluzione di ogni singola situazione).
La cautela che emerge dalle risposte avute dal nostro collega è quindi d'obbligo e non indica altro se non che non si tratta di uno psicologo che si esprime quando non è in grado di farlo, il che è sicuramente positivo.
E' finita da un paio di settimane, nonostante lui mi abbia cercato più volte ed io non ho più risposto.
Vi scrivo perché, e ne parlerò anche col terapeuta Vostro collega, quando potrò organizzarmi coi turni, anche se non sono più in suo potere (del mio ex), penso ancora a lui e, paradossalmente, sento tanta tristezza perché nemmeno quest'ultima volta ha lottato per non perdermi, gli sono bastati pochi tentativi di chiamate, cui non ho risposto, per lasciar perdere. Se ho scelto io di non uscirci più, di non avere più rapporti, di perdere quel pochissimo che c'era, perché il mio cuore "pensa" ancora a lui e lo vede ancora sotto una luce buona e di amore, malgrado non c'entri nulla con lui tutto ciò?? Fino all'ultimo quando ci siam visti ha cercato conforto in me di vari suoi problemi e io gliel'ho dato, con sincerità pur sapendo come mi sono fatta trattare in questi anni.
Ora si sta dedicando alla riconquista dell'altra, quindi non gli interesso più di tanto. Ma prima di chiudere ho persino ascoltato le sue critiche sul mio aspetto, che ultimamente non gli piaceva evidentemente, cosa assurda perché io mi trovo anche bella, se proprio devo dirlo per spiegarVi l'entità delle sue critche cattive e gratuite. Quanti pianti, possibile che il suo parere ancora contasse per me?? Scusate lo sfogo, ma ne avevo bisogno. Mi avete sempre capita e mi sono permessa di cercarVi di nuovo. Grazie ancora.
chiudere la storia con un narcisista non è mai semplice, ma è importante che lei abbia fatto già diversi passi in questa direzione.
Può leggere questo articolo al riguardo:
http://www.serviziodipsicologia.it/il-narcisista-se-lo-conosci-lo-eviti/
L'aggiornerò se Le fa piacere, perché ogni volta Lei e le Sue colleghe rispondete, non mi sento mai giudicata, non emerge mai una sorta di "Te l'avevo detto". Grazie davvero di cuore.
P.S. quante verità nell'articolo che mi ha linkato, davvero tante.
"se non gli piaccio non è un problema, io vado bene così e mi apprezzo con serenità sempre di più".
Questo significa che sta elaborando il distacco in una direzione che la porterà a completarlo e a non rimpiangere più quella relazione.
Continui così e ci faccia sapere!
Insomma io sento dei sentimenti forti per lui, oltre ovviamente al lato dipendente, però non è che sono disposta proprio a farmi distruggere per il terzo anno di seguito, visto che i momenti belli da mesi, sono passati ad ore, anzi minuti, preferendo un'altra di cui comunque parla malissimo con me, mah.
Le dico queste cose perché apprezzo tutto quello che ha cercato di farmi capire e realizzare, non so se mi sto spiegando come vorrei. Le farò sapere, io credo molto nel Suo lavoro. Prima o poi smetterò anche di sentire quest'uomo dentro di me, magari incontrerò qualcuno con cui stare bene, divertirmi e che mi apprezzerà, ma non sarò più, spero, la stessa piccola devota che si agita per farsi amare e che lotta da sola per la sua storia d'amore.
Un abbraccio : )
Non si faccia più del male, la prego..
Imparerô, grazie a Lei, le Sue speciali colleghe e il collega da cui sono stata un paio di volte per ora. Un abbraccio, Dottoressa!! Grazie di aver risposto!!
Fortunatamente lei è riuscita a rendersi conto di tutto ciò e sono sicura che - anche grazie all'aiuto dello psicologo al quale si è rivolta - arriverà non solo a non rimpiangerlo, ma magari perfino a compatirlo.
Appena dopo fatto l'amore, mi ha ridicolizzato sull'altezza, dicendo che nemmeno coi tacchi ero alta e che la sua prossima donna sarà almeno 20 cm più di me. Un gentiluomo, eh? Tra l'altro le scarpe era belle, io stavo bene, ma lui era troppo occupato ad offendere per trovarmi bella e dirmelo per farmi un complimento spontaneo.
Questi sono dei gesti stupidi, mi creda non ho nemmeno più voglia di ricordare quelli realmente duri ed umilianti.
Ho incontrato una persona cattiva e senza alcun'umanità, che usa le donne e cerca anche di far pena e di sembrare una povera vittima che va accudita e consolata, e ci riesce anche.
Ma ne sto uscendo, posso farcela.
Grazie, Dottoressa! Un saluto sorridente : )
Non ho più rivisto il mio ex, né sentito dal 2 Giugno, quando mi fece le ultime gravi offese gratuite.
Ho smesso con quella dipendenza e col farmi umiliare e, diversamente dal passato, mi sembra una vita da quando vivevo quella storia distruttiva. Non dico che non ci pensi, ma sento che è ormai distante da me.
Attualmente non sto con nessuno, non ho fretta e poi io da sola non stavo male e non ci sto nemmeno adesso, io vivo bene dentro di me.
Vi cerco per dirvelo e per condividere con voi una sensazione. Ho conosciuto persone nuove, al lavoro e fuori, e molti, sia uomini che donne, mi apprezzano per come sono, tanto che mi chiedo" Ma perché lui non mi apprezzava e queste persone che conosco da poco mi stimano così?".
Questo pensiero mi rende triste a volte, mi chiedo se allora avrò un uomo che si accorga di quante cose belle posso dare.
Grazie ancora per avermi letta.
Con tanta stima e gratitudine.
mi fa piacere sapere che ha trovato lavoro e che la sua vita si sta rimettendo in moto.
Per quanto riguarda l'apprezzamento che sta riscontrando da parte delle sue nuove conoscenze:
"Ho conosciuto persone nuove, al lavoro e fuori, e molti, sia uomini che donne, mi apprezzano per come sono, tanto che mi chiedo" Ma perché lui non mi apprezzava e queste persone che conosco da poco mi stimano così?"
non si può non pensare che siano persone differenti da lui, in grado di apprezzare serenamente e obiettivamente quanto di positivo ci sia in lei senza sentirsene sminuite.
Il Narcisista usa spesso l'umiliazione del partner per tenerlo soggiogato e in uno stato di inferiorità, ma non perché ci siano reali motivi per sminuirlo: ammettere i pregi degli altri gli può creare molto disturbo specialmente quando si ritiene superiore a tutti, e soprattutto il partner non può ai suoi occhi essere migliore di lui.
Se lui non mostrava apprezzamento questo non dipendeva da lei, ma da come lui vive i rapporti con gli altri.
Ciò che conta comunque è non solo chi sono le persone che frequenta, ma anche come lei vede sé stessa: se è uscita dal tunnel di svalutazione nel quale era entrata a causa di quell'uomo sta recuperando sicuramente un diversa considerazione di sé, e gli altri se ne accorgono.
Per rispondere infine a questa domanda:
"mi chiedo se allora avrò un uomo che si accorga di quante cose belle posso dare"
le posso dire che legarsi a un uomo che la apprezzi dipende da quanto lei ha stima di sé stessa e da quanto allontanerà eventuali presenze maschili che dovessero risultarle pericolosamente simili all'uomo che frequentava.
Penso che sia sufficientemente vaccinata per rendersi subito conto di aver di fronte un narcisista e che, se ciò accadesse, saprà come comportarsi.
Ha ragione, lepersone mi apprezzano caratterialmente e, se ce ne fosse bisogno, esteticamente, lo dico solo perché il mio ex mi ha disprezzato pur essendo bella, che diritto ne avesse non so.
L'ultima volta mi ha detto di aver appena conosciuto una donna che gli piaceva ed aveva bei modi. Ma io in tanti anni che modi avevo?? Sempre belli in tutti i sensi, ed una nuova sarebbe meglio di me per un paio di giorni che ci parla? Ma ci rendiamo conto?! A cinquant'anni trova migliore una donna solo perché è "nuova"? E quanto vale un'impressione di pochi giorni rispetto ad anni del mio amore?
Lì ho capito che davvero era tutto un paradosso, dalle offese alle idiozie che diceva. E finalmente è scattata la voglia di non sentire più tutto ciò.
Ora sono libera, ammetto che col tempo vorrei un uomo che mi ami e che io ami, anche perché comunque, quando non si ha qualcosa, si tende a chiedersi se dipende da noi in qualche modo. Però, Dottoressa, e so che può capirmi professionalmente quanto umanamente, mi sono liberata e non c'è rischio che ci ricada con lui o con uno come lui. L'ho detto altre volte, ma ne sono fuori davvero ora e spero che, se qualcuno mi legge, possa sapere che si può uscire da relazioni distruttive, si può tornare ad essere persone libere che vivono con la speranza di migliorare e stare in pace con sé stesse.
"L'amore è un'altra cosa" canta Arisa.
L'ho amato davvero, ma da sola non basta.
Un abbraccio, Dottoressa.
Grazie del bene che fa e fate qui.
Però, per favore, c'è una cosa. Malgaro realmente non rimpianga questa persona e tutto il male che ho comunque subìto, senza uscirne per anni, so che forse sta con quell'altra con cui stava da prima di me ed addirittura stavolta parlano di passi seri tra loro. So che non mi riguarda, scusatemi, ma secondo voi una persona del genere ed anche in generale un uomo può migliorare così tanto da cambiare e diventare serio e devoto? Io non ci credo, ma ho bisogno di confrontarmi con voi. Il pensiero che comunque loro stiano bene insieme mi fa male, non dovrebbe, ma è così. Per favore aiutatemi a capire. Grazie davvero.
lei stessa dice:" Il pensiero che comunque loro stiano bene insieme mi fa male, non dovrebbe, ma è così". Lei stessa trova perciò qualcosa di anomalo nel suo sentire.
Forse nonostante i suoi sforzi non ha trovato o non ha usato la formula o le formule giuste perchè questa storia potesse avere un seguito migliore o una chiusura definitiva.
Non posso che invitarla a rileggere il mio articolo sulle storie non chiuse che le segnalai mesi fa; il suo terapeuta cosa le ha detto riguardo questa sua storia sentimentale e questi suoi pensieri?
un narcisista resta un narcisista fino a quando non decide di sottoporsi a psicoterapia, cosa che raramente fa perché il suo disturbo è egosintonico (non crea problemi a lui, ma agli altri) e nasce spesso da uno squilibrio nella relazione con la madre nella prima infanzia: il bambino trascurato o, al contrario, iper-vezzeggiato fino a renderlo il piccolo principe di casa, una volta cresciuto cerca nel primo caso di compensare con la grandiosità e l'egocentrismo un'autostima quasi inesistente, oppure, nel secondo caso, di mantenere lo stesso status che ha acquisito nel rapporto con la madre e quindi interiorizzato come normalità.
Ne consegue che l'impegno che può mettere in una relazione è sempre subordinato a quanto ne ricava, essendo al centro del proprio mondo.
Detto questo, è ovvio che lei provi disagio al pensiero che con la compagna attuale lui possa stare bene e addirittura fare progetti: ciò che la porta a stare così è da un lato l'invidia, dal momento che lui va avanti con la propria vita mentre lei è ancora single, e dall'altro il pensiero che questa donna possa essere migliore di lei e che per questo riesca a tenerselo.
In realtà lei ha ormai capito bene il soggetto e sa che non si può dire particolarmente fortunata una donna che stia con un individuo di questo tipo, che fra l'altro soffrirà molto quando inizierà a vedersi invecchiare e sarà particolarmente portato alla ricerca di relazioni parallele che gli confermino che è ancora giovane e "piacente".
Ci pensi bene: se lei avesse un nuovo compagno e fosse felice con lui si porrebbe davvero il problema della possibile felicità di quell'uomo?
@Dottoressa Massaro: la risposta all'ultima domanda è: me lo porrei lo stesso perché quanto c'ho sperato e quanti sentimenti provavo ed ancora provo per lui, pur non desiderandolo più accanto, per carità.
Sinceramente, credetemi, che ci sta a fare una donna con uno che la offende palesemente e la usa? Non devo sentire più quelle assurdità, però, lo ammetto, m'interrogo sul successo del loro tentativo, che per me resta comunque un'ipocrisia, l'ha tradita per anni quotidianamente con me, ora possono sposarsi anche ma quanta falsità finora. Non sono fatti miei, lo so, ma questa cosa mi tormenta, perché ho tanto lottato ed ora per loro è tutto bello, facile?? E, soprattutto, mi ha dimenticata, non mi rimpiange?
Difficile certo rimpiangermi se mi offendeva e criticava ogni volta, subito dopo fatto l'amore.
Mi creda, mi rendo conto, ma continuo a pensarci, su questo non sono ancora in pace, sull'uscita dal rapporto con un narcisista patologico invece sono felice. Ma a parte tutto io comunque davvero l'ho amato, penso sia questo che ancora mi ci fa pensare. Non lo so mi creda, ma mi sento così e vi ho cercato, ne sentivo il bisogno, in questi giorni non sto andando dal terapeuta perché non mi è possibile.
Grazie ancora intanto!!
A Venezia c'è un detto , tranchant.. " i soldai se conta in ultima " ecco.. come dire.. i conti li faremo domani.. ma intanto viva.. serena..
Auguri davvero..
.
Qualsiasi sia il suo destino, non è il mio. Non ho fatto del male a nessuno se non a me stessa, ma posso smettere, sono una donna intelligente.
Grazie a tutte voi, alla Dottoresse Sciubba, Muscarà, grazie... Lei è mitica, alle Dottoressa Mirona ed uno speciale a Lei, Dottoressa Massaro, PER AVER CAPITO. Vi porto nel mio cuore.
Con tanto affetto e stima.
Grazie.
Buon lavoro!
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Approfondimento su Disturbi di personalità
I disturbi di personalità si verificano in caso di alterazioni di pensiero e di comportamento nei tratti della persona: classificazione e caratteristiche dei vari disturbi.