Opressione

Buon giorno, è da circa 4 anni che lavoro in un'azienda, dove ho colleghi fantastici ma una titolare tremenda. I primi anni passavo perfino le notti insonni quando un po alla volta sono riuscita a somatizzare la cosa e recuperare un po di sonno. La mia è una vera e propria ossessione rivolta a questa persona, ovunque vada trovo sempre qulcuno che le somigli e così sappo ferie e week end a pensare alla mia titolare fintanto che mi sento opressa.Inoltre vivo una storia da quasi 6 anni con il mio ragazzo, e a 27 anni vorrei concretizzare il nostro rapporto in una convivenza, ma il mio ragazzo o per la scusa del lavoro o per qualsiasi altra cosa sembra non sentirne... Vivo a casa con i miei, e cerco di essere il più autonoma possibile lavo le mie cose stiro pulisco e per quanto io faccia i miei genitori, in particolare mia mamma non è mai soddisfatta (non che io cerchi approvazione in quello che faccio) ma mi viene constantemente ribadito ciò che io non faccio (il più delle volte per mancanza di tempo perchè lavoro più di 8 ore al giorno...A mia mamma da fastidio anche il fatto che per 2 volte alla settimana io pratichi dello sport... sono in sovrappeso nell'ultimo anno a causa dello stress e del fatto che non riesca ad arrivare alla mia indipendenza ho accumulato 10 kg...Per concludere rissumerei così la mia posizione: ho una titolare che mi fa diventare letteramente matta che odio più di qualsiasi persona al mondo, ho un ragazzo che vorrei mi aiutasse ad avere indipendenza dai miei genitori (vista la nostra età e i rapporti che ho con loro) infine ho 15 kg di ciccia accumulati a forza di mangiare dal nervoso dipeso dal fatto che non riesco a trovare una soluzione per quanto sopra.... io non chiedo molto... chiedo un pò di tranquillità e spensieratezza visto che fin'ora non mi sono goduta molto gli anni passati. Lei che mi dice? Ringrazio per la sua gentile risposta.Cordialmente.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
gentile ragazza, in alcune occasioni, è proprio la ricerca di soluzioni che crea stress.
la ricerca di soluzioni crea condizioni peggiori del problema.

(..)fine ho 15 kg di ciccia accumulati a forza di mangiare dal nervoso dipeso dal fatto che non riesco a trovare una soluzione per quanto sopra..(..)

cosa fare? provi a parlare con uno psicologo che possa insegnarle ad andare oltre questa ricerca e a trovare soluzioni alternative a ciò che cerca.
le consiglierei una lettura.
istruzioni per rendersi infelici di P.Watzlawick.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile ragazza,

mi sembra interessante notare che probabilmente lei sposta sulla sua datrice di lavoro una certa quota di aggressività che prova, forse inconsapevolmente, nei confronti di sua madre.

In un certo senso sembra aver creato uno spostamento per cercare di gestire al meglio (o nell'unico modo possibile) questa sua relazione conflittuale.

E' possibile che forse anche la sua datrice di lavoro "non è mai soddisfatta di lei", proprio come sua madre?

Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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dopo
Utente
Utente
Probabilmente è proprio così, caro Dr. Del Signore, noto con piacere, che lei, ora che ci penso, ha proprio capito che nella mia vita ci sono 2 donne difficili da gestire e che mi danno un sacco da fare a livello mentale.... (e talvolta a livello pratico)... con ripercussioni fisiche, soffro spesso di mal di testa forti e continui dolori alle cervicali in qualsiasi momento della giornata... Il punto è che non so come gestire entrambi i casi, con mia mamma ho confidenza e dunque una strillata alle volte conclude una discussione che con la stessa non è mai possibile portare a termine da persone adulte... (quando ci si imbatte in una discussione è sempre convinta di aver ragione e per chiudere qualsiasi discussione si mette ad urlare...) con la mia titolare non riesco proprio ad aprirmi, ogni mia debolezza è la sua forza... posso ringraziarla perchè negli anni mi ha insegnato di non piangere mai di fronte a nulla... ma col tempo ho capito che non era un insegnamento, era proprio il suo essere... mai abbassre la testa (in segno di umiltà) di fronte a niente e a nessuno...
Sono arrivata a somatizzare la situazione... ma lentamente mi sto perdendo quelli che dovrebbero essere gli anni migliori della mia giovinezza....
La ringrazio di cuore per la sua risposta, avevo bisogno di qualcuno che mi ascoltasse... Grazie!
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

questi sono rapporti gestiti per mezzo di un'asimmetria di ruoli, ma mentre in ambiente lavorativo sono dinamiche per così dire "attese", in famiglia dovrebbe cercare di modificare questa sua relazione oppure di trovare il modo di comprendere che cosa impedisce un dialogo più funzionale.

Per quanto la sua datrice di lavoro possa essere opprimente, cerchi di stare attenta a non farla diventa un "capro espiatorio" o un contenitore dove riversare tutte le sue emozioni negative. In questo modo rischia di perdere di vista le alternative per imparare a reggere questo rapporto.

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dopo
Utente
Utente
Certo, mi è chiara la cosa.... proprio oggi mi è arrivata anche una nuova proposta di lavoro (cosa inaspettata soprattutto in questo periodo), di conseguenza credo proprio che le mie emozioni e i miei pensieri diventino molto più positivi... ho la senzazione che finalmente i miei progetti inizino a prendere forma....Se già riuscissi a risolvere il problema lavoro sicuramente poi sarei in grado di gestire il rapporto con mia mamma in modo più sereno...
La ringrazio nuovamente di cuore.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

comprendo bene, me se riuscisse a fare un passo in più e cerare di rendersi ancora più autonoma, come per esempio andare a vivere in un'abitazione diversa, potrebbe essere molto utile.

Buona fortuna per il lavoro!
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dopo
Utente
Utente
Buon giorno, ho piacere di raccontarle un episodio fresco di giornata così che Lei possa fare delle valutazioni in merito.
Ieri pomeriggio ho ricevuto una telefonata riguardante il lavoro che le dicevo, ebbene è stato fissato un appuntamento alle 20.30.
In sintesi ho scoperto poi a metà serata che il lavoro non è ciò che pensavo fosse così per me è stata una bufala.
L'appuntamento si è protratto fino alle h. 23.30 circa (si trattava di una riunione e poi delle consulenza solite manifestazioni per venderti l'impossibile e cercare di farti lavorare con loro).
Ebbene questa mattina, puntuale puntuale alle 5 mia mamma si è alzata dal letto e ha raggiunto mio papà (sant'uomo) e ha iniziato a dire cattiverie e insolenze nei miei confronti (solo perchè sono rientrata tardi) perchè secondo lei approfitto della loro bontà e che la sera non devo permettermi di rientrare tardi e altre cose analoghe... Io credo che una mamma dovrebbe volere il meglio per i suoi figli... perchè la mia nutre questo astio nei miei confronti? Perchè per quanto possa essere indipendente (seppur abitiamo sotto lo stesso tetto) a lei non va bene? Io credo e non lo dico per scherzo che mia mamma oltre ad un pessimo carattere soffra anche di depressione... Ma se quando provo a parlarle senza essere troppo esplicita si racchiude in se e nega l'evidenza.Seguirò il suo consiglio ho parlato nuovamente con il mio ragazzo e credo lascierò la casa quanto prima...
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

ha provato a spiegare a sua madre il motivo per quale ha fatto tardi?
Come le hanno risposto i suoi genitori?

Talvolta una madre potrebbe avere un vissuto di "invidia" (inconsapevole) nei confronti della propria figlia, rispetto alla vita che sta facendo. Forse sua madre avrebbe voluto fare una vita diversa e ritrova in lei questa possibilità.

Tenga presente che questa è soltanto un'ipotesi, ma anche una dinamica abbastanza frequente.
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dopo
Utente
Utente
Si, certo prima le ho detto per tempo che sarei dovuta uscire la sera per un incontro di lavoro, ma come di consueto fatica a credere a quello che dico perchè per ogni cosa che faccio lei crede che io lo faccia per divertimento secondo lei anche il fatto che io faccia l'impiegata non è un lavoro ma è una cosa che faccio "per divertimento".
Capisco i suoi pensieri perchè è una casalinga senza patente e oltretutto abitiamo a 15 km dal primo centro commerciale, passa intere giornate al pc fatica pulire casa e tenere in ordine... Tanto è vero che mi devo fare in 4 per tener pulita casa, ma questo non significhi che non esce mai perchè quando chiede di uscire ci facciamo in 4 per accontentarla (certo non c'è molta alternativa altrimenti partono scenate incredibili!)
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

da quello che scrive sembra che sua madre si rivolga a lei come se fosse ancora "adolescente" (credo sia interessante l'etimologia di questo termine significa "crescere"), invece lei è una donna matura che lavora, aiuta nelle faccende domestiche ecc.

Le scenate nascono da una "pretesa", ossia da un presunto diritto di sua madre, di ottenere ciò che vuole. Questa modalità di comunicazione risulta disfunzionale e generatrice di conflitti.

Forse sua nonna si comportava nella medesima maniera nei confronti di sua madre?

Lei ha fratelli o sorelle?
I suoi genitori come si rapportano con loro?