Paura di andare avanti

Gentili medici,
è la prima volta che chiedo un consulto, forse perchè adesso sento la necessità di fare un pò di chiarezza nella mia vita e mi rendo conto che non ho più la forza che avevo prima nell'incoraggiarmi da sola per poter proseguire con i miei obiettivi.
Ho 22 anni, mi sono diplomata al liceo classico e poi mi sono iscritta alla facoltà di scienza della nutrizione e della salute.
Sinceramente ho sempre voluto diventare un medico, lavorare negli ospedali e prestare servizio alle persone che ne hanno bisogno.
Quando è stato il momento di decidere il mio percorso, ho abbandonato l'idea di medicina per paura di non riuscire ad accedere alla facoltà non superando il test, di non riuscire a dare gli esami, di deludere me stessa e i miei genitori che sognavano di avere una figlia medico. Quindi ho preso questa "scorciatoia" in nutrizione umana. E' un bel corso di studi, le materie seppur incontro spesso difficoltà, mi appassionano molto e le studio con piacere. Adesso sono entrata un pò in crisi, penso spesso al futuro e non so se con questo percorso mi potrò aspettare qualcosa di buono in un mio domani lavorativo. Ho paura di non trovare la soddisfazione nel lavoro che andrò a svolgere e penso solo che se mi fossi iscritta a medicina di certo il percorso non sarebbe stato più semplice, ma avrei avuto la certezza di un domani lavorativo più appagante. E qui entrano in gioco tante riflessioni sulla mia vita, sulla scelte che ho sempre fatto e mi sento ferma in un punto come se avessi paura di proseguire per arrivare ad un traguardo "sbagliato", su una strada "sbagliata".
Qualche mese fa sono stata ricoverata per una stenosi del giunto e ho avuto modo di passare un pò di tempo in ospedale; ero affascinata, volevo seguire medici ed infermieri e vedere cosa facevano, imparare qualcosa..
C'è un altro avvenimento che mi è capitato, che credo non c'entri nulla, ma sento la necessità di raccontare: qualche settimana fa ero da sola nella mia abitazione universitaria e verso le sei di sera mi sono ritrovata i ladri in casa. Appena mi sono resa conto di ciò che stava accadendo ho inizialmente assunto l'atteggiamento di chi non vuole crederci, ho pensato " è impossibile che sta succedendo proprio a me!". Fortunatamente poi mi sono decisa a reagire e mi sono chiusa a chiave in bagno perchè non avevo altro modo di rifugiarmi, nè di scappare. Ho scordato di prendere il telefono quindi ho addirittura avuto il coraggio di uscire recuperarlo e richiudermi in bagno mentre i ladri giravano dentro casa.
Ora mi chiedo perchè in situazioni davvero gravi ho dimostrato di saper reagire, mentre mi perdo in un bicchiere d'acqua su questioni come l'università.. mi sento bloccata, la motivazione a tratti ce l'ho, a tratti mi manca.. la mia paura più grande è quella di fare scelte che mi renderanno infelici nel tempo.
Vi ringrazio per l'attenzione e mi scuso per essermi dilungata troppo.
Cordiali saluti.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

probabilmente stia facendo un bilancio del tuo percorso di studi, ma potresti informarti meglio in università e/o con persone che si sono già laureate sui possibili scenari futuri della tua professione.

Ci hai mai pensato? C'è uno psicologo in facoltà?

Quanto alla reazione che hai avuto quando ti sei trovata i ladri in casa, ritengo sia stata legata ad un discorso di sopravvivenza, ovvero quando siamo minacciati da un pericolo ci attiviamo per fare tutto il possibile per superare il pericolo con strategie di attacco o fuga.
Nella stessa ottica anche perdere i sensi sarebbe stata una strategia difensiva (molti animali si fingono morti per non essere sbranati dai predatori).

Adesso come stai?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
Utente
Relativamente alla visita dei ladri sto bene, insomma non ci penso più di tanto.. per il momento sto evitando di rimanere sola in casa se le mie coinquiline non ci sono, ma dovrò riabituarmi a rimanere sola perchè non mi va di vivere con la paura che possano tornare.
Non ho mai pensato di rivolgermi ad uno psicologo nella mia facoltà, non so nemmeno se c'è, ma vedrò di informarmi perchè potrebbe essere una buona idea.
Comunque credo che per il momento mi concentrerò sugli esami che mi rimangono in modo da raggiungere almeno un traguardo, poi si vedrà se sarà il caso di cambiare direzione o meno..
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Mi pare una scelta molto saggia.

1. riabituati quanto prima a stare anche da sola in casa, perchè solo così puoi evitare l'incubazione della paura. Dopo un episodio del genere, infatti, è possibile che -evitando di stare da sola- la paura possa amplificarsi;

2. lo psicologo in facoltà potrebbe aiutarti a comprendere meglio le motivazioni, i progetti, le aree in cui sei forte e quelle un po' più critiche, aiutandoti a prenderne consapevolezza. Inoltre potrebbe indirizzarti verso altri servizi di consulenza per provare ad orientarti meglio (quindi capire e sapere che cosa puoi fare con la tua laurea un domani)

3. potrebbe trattrsi di una crisi che si è aperta per tante ragioni diverse, e non perchè legata allo studio e al futuro, e quindi fai bene a terminare comunque il tuo piano di studi

Fammi sapere in futuro, se vuoi!
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dopo
Utente
Utente
Spero davvero si tratti di una sola crisi, in ogni caso sarà un piacere per me informarla in futuro.
Per il momento la ringrazio di cuore per la gentilezza e il supporto che mi ha dato.
Cordiali saluti.