Effetti disturbi ansiosi

Gent. Dott.,
Da una decina d'anni soffro di disturbi di varia natura : mancanza di autostima, ansia, attacchi di panico, depressione, eccessiva timidezza e sensibilità. Negli anni questi disagi si sono progressivamente intensificati al punto che, se prima affrontavo con difficoltà certe situazioni tradizionalmente "problematiche" (esami, parlare durante seminari, ecc.), adesso anche la minima interazione è diventata un peso insostenibile (giusto per fare un esempio: sono costretto a ripetere più volte a mente quello che devo dire prima di rivolgere la parola alle persone). Sono andato ad abitare da solo e a lavorare all'estero per "reagire" a tutto questo, ma non è servito a nulla.
Non mi sono mai rivolto a nessuno e, di fatto, non saprei a chi rivolgermi perché i disturbi legati ai miei disagi sono estremamente eterogenei : sintomi gastrointestinali, dermatologici, fitte lancinanti alla testa che durano un secondo, ma la cui intensità è tale da lasciarmi spossato per alcuni minuti prima di riprendermi. A questo si aggiungono effetti di altra natura, legati più alle competenze cognitive e linguistiche: articolo molto male, la gente non mi capisce quando parlo e appaio molto spesso stupido perché non riesco mai a capire con immediatezza quello che mi si dice, ripeto ritualmente le cose e più volte durante il corso di una conversazione, se devo parlare in pubblico mi sento stordito e dò l'idea di essere poco reattivo e perennemente confuso. Quelli che hanno intuito il mio disagio, non dicono nulla, ma molti credono che sia semplicemente stupido e flemmatico e, per questa ragione, da vari anni, sono continuamente esposto alle critiche e alle vessazioni sul lavoro. Insomma mi sto giocando tutto, lavoro e carriera. Data la varietà dei miei disturbi, anche fisici, sarebbe opportuno cominciare direttamente da una terapia comportamentale andando da uno psicologo oppure dovrei piuttosto rivolgermi ad uno psichiatra?... forse un neurologo. Grazie molte.

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
non ha mai effettuato una valutazione neurologica?
Una foniatrica, per le problematiche fono articolatorie?

Per i disagi psicologici, una diagnosi clinica ed un possbile percorso psicoterapico sarebbe indicato.

ha degli amici?
Una fidanzata?
Vive in casa dei suoi genitori?

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile utente,

per prima cosa le consiglio di sottoporsi ad accertamenti medici per evitare di scambiare per psicosomatici sintomi che potrebbero essere d'altra natura in toto o solo in parte.
Questo primo passo è necessario per poter poi affrontare il problema avendolo adeguatamente inquadrato e compreso.

Sgombrato il campo da altre ipotesi sarà opportuno che si rivolga ad uno psicologo psicoterapeuta dell'orientamento che preferisce (sono tutti ugualmente validi) per lavorare sulla sua situazione e risolvere i punti critici, che non le consentono di vivere serenamente nè di instarurare relazioni soddisfacenti con le altre persone.

Potrà poi introdurre con il nostro collega il tema dell'eventuale integrazione di una terapia farmacologica alla psicoterapia e, se questo sarà ritenuto utile, potrà consultare un medico psichiatra che possibilmente collabori con lo psicologo.

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#3]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Gent. dott.ssa,
Grazie per la risposta.
Sono stato dal neurologo una sola volta e mi ha somministrato Prazene per un mese (se ricordo bene, perché sono passati vari anni) con lo scopo di "liberarmi dalle mie ossessioni" (così disse). Risultato: dormivo fino a mezzogiorno e, di fatto, non ho risolto un bel niente.
Non ho una fidanzata e ho pochissimi amici. Non ne ho avuti mai molti, a dire il vero, ma recentemente sono stato io stesso a disfarmi di alcuni di loro perché ritenevo (presuntuosamente, forse) di aver subito dei torti. Cerco di evitare tutte le situazioni che possano farmi soffrire, comprese quelle affettive, ma in modo particolare sul lavoro. Ritengo di non essere in grado di sostenere i ritmi veloci e competitivi che ci impone la società. Per questa ragione, pur avendo reagito alle difficoltà della vita andando ad abitare per un periodo da solo (ora vivo con i miei) e avendo conseguito due lauree, cerco solo lavori umili (che reputo alla mia portata e che non implicano nessuna responsabilità). Sono ossessionato dall'idea di deludere le persone e di non essere in grado di portare a termine i compiti che mi vengono richiesti, anche quelli banali.
Non ho mai chiesto un parere ad uno specialista sulle ragioni dei miei recenti problemi fono-articolatori perché li imputo al mio temperamento malinconico-depressivo (mi illudo forse che risolvendo il problema all'origine dovrei essere in grado di risolvere tutto il resto)
[#4]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Gent.le dott.ssa Massaro,

Grazie anche a lei per la risposta. Infatti ho consultato alcuni specialisti per quanto riguarda i problemi dermatologici e gastro-intestinali che ho avuto in questi anni e a cui mi riferivo nel mio messaggio. Ma tutti mi ripetono sempre che è lo stress e dopo varie terapie non ho ancora risolto né la dermatite né i crampi allo stomaco.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Che terapie ha effettuato?
Non ha mai sentito nemmeno benefici temporanei?
[#6]
Dr. Antonio Raia Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 140 5
Gentile utente,
Io le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo. Le servirebbe fare un percorso psicoterapico per analizzare in modo più approfondito le dinamiche che la fanno soffrire.
Le auguro il meglio.
Saluti
Antonio Raia
3298029784
www.antonioraia. it

Dr. Antonio Raia
329.80.29.784
www.centropsicologicodelsannio.it

[#7]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Sì, temporaneamente, ma si ripresentano. La dermatite la combatto da una vita e ormai non vado più neanche dal dermatologo. Faccio cicli di Flixoderm di 10 giorni ogni volta che si ripresenta. Quanto ai crampi allo stomaco, ho preso degli antispasmodici in passato per un paio di mesi. Ma è sufficiente che mi trovi in ambienti affollati (una biblioteca, la sala d'attesa dal medico, in chiesa) che sento un desiderio folle di sottrarmi allo sguardo della gente e questo mi fa venire dei dolori allo stomaco.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Tutto questo può essere risolto con una psicoterapia, e penso proprio che lei abbia molti buoni motivi per intraprenderne una.

Le difficoltà recentemente apparse che coinvolgono il linguaggio le segnalano che il quadro è in evoluzione in senso peggiorativo, perciò le consiglio sentitamente di provvedere quanto prima a richiedere un colloquio psicologico.

Valuterà poi assieme al collega che la seguirà se chiedere o meno anche una consulenza allo psichiatra per integrare l'assunzione di un farmaco al percorso psicoterapeutico, integrazione che può essere indicata se il disagio che prova ostacola significativamente lo svolgimento delle sue giornate.
[#9]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Sì, farò così. Grazie a tutti per i preziosi consigli.
Cordiali saluti
[#10]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Benissimo, si attivi per contattare uno psicologo e se vuole ci aggiorni sulla situazione.

Le faccio tanti auguri,
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