Feticismo

Rispettabili dottori, sono Davide e ho 22 anni. Ho un problema che definire grosso mi sembra un eufemismo. Sono feticista del piede femminile da parecchi anni, l'ho scoperto intorno ai 7-8 anni e ormai è una caratteristica della mia persona. Vorrei cambiare. Vorrei guarire. Il motivo è semplice: voglio una vita normale, in cui posso avere un rapporto di coppia normale e felice. Non voglio sentir dire che il mio partner può compiacermi soddisfando le mie fantasie, no.
Il punto è questo: mi sono appena fidanzato con una ragazza che amo, forse l'unica che abbia mai amato, e siamo arrivati ad un momento in cui stiamo per fare il grande passo. Ma io purtroppo non posso. Perchè nelle mie esperienze con altre ragazze il mio pene non raggiunge l'erezione duratura che vorrei: diciamo che all'inizio c'è e ciò mi fa pensare che alla fine io in parte provo eccitazione anche per quanto riguarda la normale visione della donna, solamente che quando il partner cerca di masturbarmi o magari mi coinvolge in qualcosa, tutto ciò sparisce, un po' per l'ansia ma anche e soprattutto perché sono feticista.
Forse mi serve un percorso terapeutico adeguato, ma il problema è che sto raggiungendo il fatidico momento con lei e non posso rimandare piu di tanto, visto che potrei anche farmela scappare e non voglio.
Quindi vi prego di rispondere a questa domanda:
Il feticismo si può curare? E se sì, con una psicoterapia di breve tempo per permettermi di fare l'amore con la mia ragazza?

Vi ringrazio per le vostre risposte. Vi prego aiutatemi.
[#1]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Caro ragazzo,

dovrebbe a mio avviso consultare un Collega per una valutazione adeguata del caso.

Se le sue fantasie erotiche sono "esclusive" e non le permettono di poter avere una relazione di coppia soddisfacente, è probabilmente che lei abbia bisogno di un trattato psicoterapico.

I tempi non possono essere previsti, dipende sempre dalla valutazione di personalità e dalla relativa diagnosi.

Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazzo,

per prima cosa è necessaria una diagnosi: tu ti definisci feticista ma non mi pare che uno psicologo abbia diagnosticato nulla per ora.

Inoltre bisogna capire che cosa ti succede quando "... tutto ciò sparisce, un po' per l'ansia ma anche e soprattutto perché sono feticista..."

Attraverso una valutazione psicologica è possibile capire bene questa sequenza, magari si tratta solo di ansia e non di feticismo.

Ad ogni modo, se ho capito bene, il problema c'è sempre stato anche con altre ragazze, ovvero il problema della perdita dell'erezione. Dico bene?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazzo,
il feticismo dovrebbe essere oltre che conosciuto , accettato ed ove possibile integrato all'interno della coppia, altrimenti le verrà difficile provare eccitazione, per "altro" rispetto al suo immaginario.
Una consulenza psicologica andrebbe effettuata

Le allego qualche lettura

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1869-perversioni-sessuali-o-giochi-erotici-terapia-si-terapia-no.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#4]
dopo
Utente
Utente
Cari dottori, ringrazio innanzitutto per le vostre gentili risposte.
Specifichiamo meglio: Dr. Pileci, il mio è sicuramente feticismo perchè è da quando avevo quell'età che raggiungo l'eccitazione per il piede femmile, a parte ultimamente perchè sto scoprendo che oltre a questa perversione il mio pene sembra andare in erezione anche per situazioni di coppia del tutto normali. Per quanto riguarda il momento, forse ha ragione, perchè in quei momenti oltre all'ansia di non essere all'altezza penso anche al fatto che posso non essere eccitato per via delle mie "passioni", ma non è da escludere il fatto che semplicemente il mio corpo sia interessato ad altro.
Praticamente sto per affondare...non sono a conoscenza del tempo necessario per un'ipotetica cura terapeutica. Non so nemmeno cosa dire alla mia ragazza. Mi devo rassegnare ad essere come sono? Non posso vivere così. E non voglio vivere così.
[#5]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

avevo capito cosa avevi scritto e comprendo anche la tua obiezione, ma prima di pensare al peggio o a situazioni da cui è impossibile uscire, è decisamente indicata la consulenza psicologica di persona.

Da qui infatti è vietata qualunque diagnosi e prescrizione, sia perchè la deontologia non lo permette ma neppure la Legge e Linee Guida del sito.

Meglio ancora poi evitare le autodiagnosi!

Per quanto riguarda i tempi, diciamo che in terapia cognitivo-comportamentale ci sono in genere dei protocolli che poi vengono tarati sul paziente per quanto riguarda le disfunzioni sessuali; per quanto riguarda le parafilie (sempre se di questo stiamo parlando) c'è bisogno di una trattazione specialistica per la quale non so indicarti i tempi.

Con la tua ragazza quindi non ne hai parlato? Come pensi che potrebbe reagire?
[#6]
Dr.ssa Laura Mirona Psicologo, Psicoterapeuta 626 6 1
Gentile utente,

anche io ritengo sarebbe utile approfondire questo disagio che lei riporta all'interno di un setting con uno psicologo.

Le disfunzioni sessuali, che siano o meno legate a fantasie, comportano un impegno da parte di entrambi i membri della coppia. In altre parole, se lei nella teoria impara e accetta ciò che le potrà dirle uno psicologo, ma poi nella pratica non c'è nessuno che può capirla ed aiutarla durante il percorso, i tempi e i risultati potrebbero anche essere diversi da quanto atteso. Motivo per cui sperimentare e condividere con la propria partner, soprattutto a cui si tiene realmente, potrà esserle di aiuto e supporto.

Dr.ssa Laura Mirona

dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it

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