Parafilie e disinteresse per le relazioni famigliari

All'attenzione dei professionisti,
sono un ragazzo di 21 anni che svolge l'attività di trader, nonostante la mia vita stia prendendo la direzione che ritengo più giusta per raggiungere la mia felicità sicuramente devo scontrarmi con svariati problemi che mi porto dietro dall'inizio della mia adolescenza:
1) Soffro di svariati disturbi sessuali, quali: feticismo (verso l'adorazione dei piedi e/o oggetti affini), cuckoldismo, attrazione verso la dominazione femminile e i transeussali.
2) Non riesco ad affezionarmi e voler bene ai miei famigliari, tant'è che quando ho lasciato l'ultimo anno scolastico prima di diplomarmi, cominciando a pagarmi l'affitto da solo, ho in tutti modi provato ad eliminare dalla mia vita tutte le persone che appartenevano alla mia famiglia, litigandoci e chiedendogli insistentemente di non contattarmi ne cercarmi se non quando estremamente essenziale e provando a spiegargli razionalmente che la motivazione di tutto ciò era il semplice fatto che io non gli volevo bene e che per essere felice ritenevo importante che loro non facessero più parte della mia vita.

Per quanto riguarda il primo punto, anche se sono (quasi) certo che nessun tipo di aiuto potrà mai risolvere i miei problemi, al massimo, mi aiuterà a conviverci serenamente, anche se non è ciò che mi interessa, perchè ritengo di essere abbastanza maturo da capire che non sono responsabile di questi miei problemi e perciò trovo ingiusto farmene una colpa.
Ma al contrario, trovo di certo molto interessante, il poter (ri)scoprire anche il piacere di una sessualità normale, che attualmente mi manca, da poter condividere con qualcuno, cosa che mi viene difficile fare adesso, visti i miei particolari gusti sessuali.
Mentre per il secondo punto, sinceramente non mi interessa molto trovare una soluzione, dal mio punto di vista non mi sembra un problema, ma immagino che sia il punto di vista di molti vostri pazienti.

A chi mi posso rivolgere?

Cordiali saluti.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
la reale problematica delle parafilie è proprio la loro accettazione, conoscenza e possibile integrazione all'interno di una dimensione di coppia, perché spesso il parafilico inizia e conclude la sua vita sessuale con l'autoerotismo, che nel tempo diventa sempre più convulso e sostitutivo di una possibile vita di coppia, emozionale e sessuale.

La conoscenza delle pieghe psichiche correlate alla sua sessualità, l'aiuterà sia ad averne meno paura, che ad integrarla all'interno di una possibile vita a due.


ha mai avuto una fidanzata?
le allego qualche lettura


https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1613-sessualita-estrema-sado-masochismo-bdsm.html


https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1869-perversioni-sessuali-o-giochi-erotici-terapia-si-terapia-no.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1486-sessualita-malata-le-parafilie-o-perversioni-sessuali.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Se si tratta di reali parafilie, potrebbe essere difficile cambiarle. È un po' come i gusti per altre cose, è difficile dire: "Voglio che da oggi in poi i miei gusti cambino". Se a uno piace ad esempio un certo piatto e non ne sopporta un altro, sarà difficile che possa sovvertire completamente le proprie preferenze. Tuttavia, con il tempo i gusti possono parzialmente modificarsi, anche le preferenze sessuali, perciò non è detto che un domani la situazione non possa cambiare. Ma prefiggersi come obiettivo di cambiarle del tutto potrebbe significare prepararsi a una delusione.

Per l'altra questione andrebbe capito se si tratta di neutra mancanza di affezione o d'insofferenza e ostilità. A occhio e croce sembrerebbe trattarsi più della seconda. È difficile che non si possa provare nulla per i propri familiari, di solito si nutrono sentimenti o positivi o negativi. Andrebbe capito meglio qual è il caso, magari con l'aiuto di uno psicologo di persona.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#3]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Egregia Dr. Valeria Randone,

Nel complessivo mi ero informato il più possibile sul tema cercando, oltre 4 anni fa.

Si ho avuto un numero discreto di ragazze, e tutt'ora ne ho una. E può capire lei stessa quanto possa essere frustante non poter godere di uno dei momenti più intimi insieme al proprio compagno.

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Egregio Dr. Giuseppe Santonocito,

capisco.

Si, sono cresciuto senza un padre fino ai 7-8 anni, dopodichè è sub-entrato il nuovo compagno di mia madre. Ma sono d'accordo con lei, l'affetto da piccolo mia madre me ne ha dato parecchio.
[#4]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
E quindi il suo rifiuto è per la famiglia per intero o più verso qualcuno in particolare?