convincere i miei genitori sulla psicologia

Buongiorno,
spero di far luce in tutta questa confusione che ho al momento all'interno della mia vita. Mi è stata diagnosticata una lieve forma di depressione, dovuta a varie conseguenze e alla perdita di un lavoro che mi permetteva di essere indipendente. Di conseguenza son tornato a vivere con i miei con tutto quello che ne comporta. Da 4 anni soffro di disturbo d'ansia, "curato" solo ed esclusivamente con dello xanax nei picchi di ansia. Per due mesi ho seguito un percorso psicoterapeutico, trovandone vari vantaggi. Poi, causa vil denaro (ovviamente il lavoro di un professionista deve essere retribuito), non ho potuto sostenere le spese e proseguire. Adesso, i miei mi trattano come un malato immaginario, mandandomi da un neurologo che non sa far altro che darmi del Prozac. Le pillole non servono a nulla, sono io che devo trovare il modo di uscirne. Il problema è che non posso farlo da solo. Inoltre, il suddetto medico ha sentenziato verso i miei genitori (che al momento pagano le spese materiali per me) che la psicologia è inutile e dispendiosa. Quindi, per i miei va bene che io sia imbottito di psicofarmaci ben sapendo che sono inutili. Non so davvero cosa fare, spesso mi sembra di urlare nel vuoto e, purtroppo, stanno ritornando a galla pensieri suicidi, alimentati anche dalla carenza di lavoro. Sia chiaro, un lavoro ce l'ho. Solo che, ironia della sorte, non è retribuito. Quindi, non posso provvedere da me a pagare uno specialista che mi guidi in questo viaggio verso una nuova consapevolezza che mi permetta di essere più maturo e più deciso. Ho bisogno di costruirmi un'autostima, di parlare anche con un sessuologo poiché da quel lato solo disastri, da sempre. Forse ho detto tutto e niente, se così fosse me ne scuso. Quello che cerco non è una diagnosi, ma un consiglio da chi riconosce il valore della psicologia e può provare a consigliarmi su come e cosa fare.

Grazie.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
concordo con lei sulla necessità di rivolgersi nuovamente a uno psicologo/psicoterapeuta.

Se i suoi genitori non sono favorevoli, può comunque rivolgersi al servizio pubblico, presso il Consultorio Familiare ASL senza prescrizione medica o al CIM.

Per quanto riguarda il trattamento farmacologico, che può essere abbinato a quello psicoterapeutico dopo adeguata valutazione diretta, sarebbe più opportuno consultare uno psichiatra.

Ecco il link per informazioni sulle strutture pubbliche della sua regione
http://www.sanita.puglia.it/portal/page/portal/SAUSSC/Aziende%20Sanitarie/ASL/ASL%20Taranto

Noto dai suoi dati una condizione di sovrappeso, è seguito da qualche specialista in merito?

Cordialmente

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2013 al 2017
Psicologo, Psicoterapeuta
Caro utente,
dalle sue parole si capisce che lei è una persona molto riflessiva e consapevole, è presente in quello che fa.
Ho percepito che c'è un importante problema di valore, darsi valore è frutto di un lavoro sulla propria sicurezza interiore, è come se lei avesse tutte le carte buone in mano per un bel poker ma non è ancora sicuro di poter vincere la mano.
All'inizio dice subito che c'è una grande confusione, mi chiedo se la confusione che lei sente non è data da una bassa autostima di se anche perché quel poco che ha scritto lo ha scritto abbastanza bene.
Ha provato a rivolgersi ad un Cps nella sua zona? o un consultorio?
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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 739 20 3
Gentile utente,
Concordo, per ovvi motivi, con lei sull'efficacia della psicoterapia e mi dispiace sentire che un mio collega, da quello che lei dice, sia contrario. Capisco i suoi genitori ma insomma....ad ogni modo, polemiche a parte, le indicazioni a chi rivolgersi, nei servizi pubblici, glieli ha dati la mia Collega, dott.ssa Rinella. Si faccia aiutare, perché mi rendo conto che l'atmosfera che ha in casa e fuori non facilitano la comprensione di se' ne'L'autostima. Anch'io noto che lei ha consapevolezza del suo stato e idee chiare su cosa le serve in questo momento. Una relazione accogliente, competente ed empatica che la accompagni nel suo percorso. Ci faccia sapere se ha trovato una struttura pubblica di riferimento!
Un caro saluto
Dott.ssa E.Scolamacchia
Psicologa ad ind.clinico

Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale