Relazioni amorose non costruttive

Salve a tutti,
sono una ragazza di ormai 27 anni. Premetto di aver sempre avuto difficolta' a stabilire delle relazioni amorose durature, basate sulla fiducia e il vero amore.
Mi e' capitato piu' volte di non riuscire a continuare una relazione perche' cominciavo a sentirmi stufa, annoiata e in cerca di nuove emozioni che speravo qualcun altro potesse darmi. Allo stesso tempo ho sempre avuto paura di rimanere sola, per cui ho spesso trascinato delle relazioni con ragazzi per piu' tempo perche' non avevo il coraggio di lasciarli e rimanere sola.
Molti dei miei problemi nelle relazioni con il sesso opposto sono probabilmente dovute a mio padre, alcolizzato e violento nei confronti di mia madre, che ho deciso di non vedere piu' da quando avevo circa 14 anni.
Comunque circa un anno fa ho conosciuto un ragazzo dolce, gentile, bello di cui mi sono innamorata e con cui ho vissuto fino ad ora. La nostra relazione, pero', non e' mai stata molto stabile e tranquilla, in quanto alcuni lati del suo carattere mi irritano fortemente. Per esempio, quando discutiamo, non ha assolutamente reazioni, non vuole parlarmi, per cui mi ritrovo sempre io a parlare "da sola" e ad arrabbiarmi sempre di piu' perche' non ottengo nessuna risposta da parte sua.
Ogni volta che c'e' un problema tra di noi, non arriviamo mai ad una vera soluzione proprio per questo motivo. L'unica cosa che succede e' che smettiamo di parlarci per giorni, durante i quali per la rabbia che cio' mi provoca tendo ad ignorarlo e ad uscire per cercare di distrarmi. Per giorni interi spero in una sua parola, una reazione.. ma l'unica cosa che fa ogni volta e' venire da ma dopo vari giorni, abbracciarmi e dirgli che gli manco. Io so che a me ci tiene davvero perche' me lo dimostra nella vita di tutti i giorni, ma una relazione non puo' funzionare per me se non si risolvono alcuni problemi e se non c'e' comunicazione.
Per cui ora ho deciso che non posso piu' andare avanti e gli ho detto che e' meglio se lasciamo l'appartamento in cui viviamo insieme e finiamo la nostra storia.
Da parte sua, ancora una volta, nessuna reazione, neanche minima! Mi ha detto semplicemente: ok.
Ci sono rimasta male e ormai sono convinta di fare la cosa giusta. L'unica cosa che non riesco a capire e' come un ragazzo che mi e' sempre stato vicino, che non mi farebbe mai del male, che mi dice che mi ama, possa semplicemente lasciarmi andare via cosi senza fare niente per cambiare le cose.
Ho notato che anche con la sua famiglia e' un po' strano, non racconta molte cose ai suoi genitori e non parla quasi mai con il fratello. A me annuncia spesso i suoi piani come se non avessimo una vita e dei piani insieme, del tipo "a fine mese vado a trovare la mia famiglia per qualche giorno" o "stasera vado a vedere una partita con gli amici"o "forse il mio compleanno lo passo dai miei".
Grazie in anticipo per le vostre risposte
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Ragazza,
sembra propio che nella sua relazione attuale manchi la possibilità di comunicare un modo appropriato per riuscire non solo ad affronatre in modo costruttivo i vostri problemi, ma anche, per quanto mi sembra di capire, di condividere meglio altre questioni riguardanti la vita a due, come per esempio la pianificazione delle visite o altro che non menziona.

In ogni caso quello che succede in una coppia è dato dagli apporti di entrambi, dovrebbe magari riflettere sulle modalità che lei mette in atto quando si irrita che fanno chiudere il suo ragazzo, già poco incline al dialogo, sempre più.

Come si comporta il suo ragazzo in altri contesti, ad esempio con gli amici?
Cosa sa della sua famiglia a parte quello che ci ha detto?

Cosa non sopporta del suo ragazzo?
E' mai riuscita a dirgli le cose in un modo diverso?
Quali problemi vi dividono?
Cosa fate nella vita? Lavorate?
Com'è la vostra vita sociale?
Come vanno i rapporti con le rispettive famiglie?
Cosa condividete?

Riguardo quel che ci racconta sulla sua vita sentimentale, la sua storia familiare ha certamente un peso sulle sue scelte affettive, sul suo modo di stare nei rapporti e di troncarli.
Cos'è cambiato in quest'ultimo rapporto rispetto ai precedenti?

Perdoni le molte domande ma sono utili per inquadrare meglio la situazione e poterle dare una risposta maggiormente compiuta, pur nei limiti di un consulto on line.

Cordialmente




Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile ragazza, mi associo alla Collega nel chiederle di parlarci di più di lei .. ma le domando anche se può essere ipotizzabile che lei, proprio perchè lui tace, e magari per motivi suoi detesta le scene, via via lei si arrabbia di più, parla puntualizza, chiarisce e così via.. perchè spesso vedo che succede così.. certamente questo padre violento con tutto il dolore che le ha lasciato è più presente di quanto non sembri nella sua vita .. ci pensi e si domandi se non è bene farsi aiutare..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#3]
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Utente
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Gentile Dr.ssa Rinella,
grazie per la sua risposta.
Rispondendo in ordine alle sue domani:
in altre occasioni, come con gli amici, rimane spesso in disparte nel gruppo, ride e scherza ma si nota pur sempre una certa distanza. Anche quando i suoi amici gli scrivono e lo chiamano spesso non risponde o risponde dopo vari giorni. Nelle conversazioni con gli amici sembra non andare mai in profondita' ma rimanere sempre nel superficiale.
Ho avuto l'occasione di rimanere con la sua famiglia per circa una settimana, ospite a casa loro. I genitori sono persone solari, soprattutto la mamma, accoglienti, gentili, molto generosi. Ci hanno aiutato a trovare casa e ci hanno appoggiato in tutto! La madre e' molto aperta, parla e ride molto con gli altri, mentre il padre mi ha confidato che da giovane era molto chiuso e si e' poi aperto con gli anni. Il fratello del mio ragazzo, invece, e' parecchio strano..ha avuto una relazione con una mia amica ed era molto geloso, insicuro (due difetti comuni anche al mio ragazzo), spesso si ubriacava e diventava addirittura violento e insultava spesso gli altri, degradandoli come se lui fosse molto meglio di tutti.
Del mio ragazzo cio' che non sopporto sono la testardaggine, il fatto che sia cosi chiuso mentre io sono molto aperta, mi piace conoscere sempre nuova gente e uscire, e lui preferisce fare cose piu' tranquille.
Una sera gli ho fatto conoscere un mio amico che mi ha aiutata ad avere il mio attuale lavoro, e dopo aver bevuto qualche cocktails tutti e tre insieme, il mio amico ha proposto di andare in un altro locale, e io ero contentissima dato che era da tanto tempo che non facevo vita mondana, appunto perche' il mio ragazzo non e' proprio il tipo.. E quando ero gia' pronta a dire di si, lui ha detto che voleva andare a casa. Allora gli ho detto che io sarei andata comunque, e lui si e' innervosito e mi ha detto "ok ma poi quando torni non so se ti apro" (non avevo una copia delle chiavi con me).
Generalmente posso dire che e' un ragazzo dolce, gentile e buono, ma ci sono alcune volte in cui mi sembra totalmente diverso, come quando appunto litighiamo e lui mi ignora completamente per giorni, sapendo benissimo che in quel modo mi fa stare male.
Ho provato a dirgli le cose in tantissimi modi diversi, una volta abbiamo avuto un litigio grandissimo perche' spesso quando litighiamo e smette di parlarmi, inizia a fischiettare, canticchiare, giocare ai videogiochi o guardare il calchio. Trovo assurdo che dopo una lite una persona posso mettersi a fischiettare e canticchiare come se niente fosse! Una volta non ce l'ho piu' fatta perche' si e' comportato cosi per due giorni di seguito, allora gli ho detto che se voleva continuare cosi sarebbe stato meglio se tornasse a casa sua, dai suoi. Detto questo, ha prenotato un volo ed e' tornato a casa!
Io ero disperata perche' mai avrei voluto rimanere senza di lui, ma non riuscivo piu' a sopportare quel comportamento beffardo e assurdo.
Nei giorni seguenti siamo finalmente riusciti a parlarne con calma, gli ho detto i miei sentimenti per lui e che avrei voluto riprovarci ma che avremmo dovuto entrambi cambiare certe cose. Dopo quasi due settimane passati distanti e' tornato ed entrambi eravamo ben intenzionati e con buoni propositi. Io penso di aver cambiato vari atteggiamenti nei suoi confronti, perche' mentre agli inizi tendevo a rimanere sulle mie, e uscire con i miei amici se avevamo dei litigi, dopo che mi ha detto che questo lo faceva stare male, ho deciso di rimanergli vicino nonostante la rabbia. Rabbia dovuta al suo arrabbiarsi per cose inutili, come il fatto che rispondessi al mess di un ragazzo, o cose del genere. Insomma la gelosia e' probabilmente l'unica cosa che lo facesse arrabbiare. Ora mi sembra non essere piu' cosi geloso, ma dall'altro lato ancora non riusciamo ad avere una vita sociale insieme, perche' sapendo che a lui non piace andare in locali affollati o incontrare nuova gente, io preferisco uscire da sola con i miei nuovi colleghi e avere la mia di vita sociale.
Abbiamo pasato due mesi in cui lui non lavorava ed era quindi sempre a casa ad aspettarmi, mentre ora lui lavora full time e io part time.
Al lavoro ho avuto l'occasione di conoscere molte persone con cui organizziamo cene o uscite saltuarie, mentre lui non conosce ancora molta gente (siamo entrambi in una citta' lontana da casa).
Lui e' in buoni rapporti con la sua famiglia, anche se come dicevo trovo strano che sia cosi chiuso anche con loro, non racconta molto di se' , di come vanno le cose.. Ho notato che se qualcuno, della sua famiglia o dei suoi amici, gli chiede come stia, come vanno le cose ecc.. lui risponde sempre che va tutto bene, anche quando invece le cose vanno male, come ad esempio con me. Io non riesco a tenermi tutto dentro, parlo sempre con le mie migliori amiche e sento il bisogno di confidarmi con qualcuno su ogni mio sentimento.
Io invece con la mia famiglia ho un rapporto pessimo. Mio padre non lo vedo da piu' di 10 anni, per scelta mia, e con mia madre ho smesso di parlare per un anno e mezzo qualche anno fa. Ora parliamo ma le cose non sono piu' le stesse. Purtroppo da quando ha divorziato con mio padre l'ho vista uscire con vari uomini che non erano per niente migliori di lui. In particolare, ricordo bene il periodo in cui stava con un uomo che beveva e si drogava, che ha iniziato a dirle che io ero gia' abbastanza grande, che lei non avrebbe dovuto continuare a mantenermi (avevo 21 anni) e altre cose del genere. Per cui un giorno mia madre mi ha preparato una valigia e mi ha detto di andarmene.
Mi sono arrabbiata cosi tanto, mi sono sentita cosi frustrata, perche' non solo avevo un padre alcolizzato e violento, ma mia madre era una depressa che appoggiava se' stessa a uomini del genere, e che teneva piu' a un rapporto di questo tipo che al rapporto con le sue figlie, che metteva persino in pericolo facendo vivere in casa individui del genere. Non ho mai perdonato mia mamma per questo, e anche se ho ripreso a parlarle io non sento piu' di avere dei genitori che mi vogliano bene e su cui potro' sempre contare.
Spesso mi sono sentita sola al mondo. Gli amici non mi sono mai mancati perche' nonostante tutto sono una persona solare e positiva, ma di certo avrei voluto avere l'appoggio di una famiglia.
Quando ho incontrato il mio ragazzo credo di aver visto in lui una persona che potesse starmi vicino e che non mi abbandonerebbe mai, e in fatti credo che di sua iniziativa non mi lascerebbe mai.
Purtroppo pero' lo vedo molto insensibile per quanto riguarda le mie vicende famigliari; io gli ho raccontato tutto ma credo lui non abbia mai capito cosa posso provare e che i miei comportamenti possono venire da queste cose. Una volta addirittura mi ha detto che gli mancava molto la sua famiglia, e io ho risposto dicendo che non sono nemmeno distanti e che non li vedeva solo da qualche mese, e lui mi ha risposto che con una famiglia come la mia non potevo capire...
Credo che a molte cose non ci arrivi proprio, che non sappia cosa sia la sofferenza. Non capisce che quando mi ignora io mi sento malissimo e che la mia rabbia non e' dovuta al risentimento contro di lui, ma ad esperienze della mia infanzia che mi fanno sentire totalmente persa quando lui non mi sta vicina e si comporta come se non gliene fregasse niente di me.
Diciamo che pensavo di aver trovato qualcuno con cui creare una stabilita', e in effetti per molte cose mi fa sentire piu' tranquilla ed equilibrata, ma quando invece si comporta cosi, si chiude in se' stesso e non mi parla, non reagisce..allora li mi sento solo persa e non credo di poter continuare una relazione del genere.
A questo punto vorrei trovare qualcuno con cui creare le basi per un futuro sereno, sano e stabile. So che sara' difficile perche' il mio carattere ha diversi punti su cui dovrei lavorare, e non e' facile trovare qualcuno che capisca cio' e mi stia vicino appunto nei momenti in cui ne ho piu' bisogno.


Grazie ancora
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Utente
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Gentile Dr. FREGONESE,

spero di aver spiegato un po' meglio la situazione nel messaggio qui sopra. Comunque in effetti si, credo che con il passare del tempo io abbia iniziato a puntualizzare di piu' e soffermarmi su dettagli che per me diventano sempre piu' irritanti.
Altra cosa che trovo estremamente irritante, per esempio, e' che essendo io e il mio ragazzo di due nazionalita' diverse, ed essendoci conosciuti in un paese in cui la prima lingua e' l'inglese, abbiamo sempre parlato in inglese e sono stata io ad insegnargli tutto quello che sa.
A distanza di un anno lui ancora fa gli stessi errori linguistici che faceva all'inizio, nonostante io l'abbia sempre corretto..Sinceramente lo collego al suo non arrivare a capire molte cose, come se non volesse aprire la mente, uscire, incontrare gente, divertirsi di piu' , lasciarsi piu' andare e vivere la vita in modo piu' aperto e acuto!
Queste sono cose che col passare del tempo mi hanno irritata sempre di piu', ma che non potrei nemmeno mai spiegargli perche' non vuole capire cosa cerco di dirgli. Ho notato miglioramenti su altre cose, come la gelosia, o il prendersela per delle battute scherzose che gli facevo..gli ho sempre consigliato di prendere le cose un po' piu' alla leggera...
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Ragazza,
ha spiegato molto bene ciò che avviene tra voi.
Cambiare le persone è una pretesa irrealistica, pretendere di farlo ad ogni costo può scatenare malessere nel rapporto, si possono però modificare le dinamiche relazionali.

Sembra che il suo ragazzo sia piuttosto chiuso, che abbia un suo singolare modo di affrontare ad esempio i conflitti con lei, evitando il confronto con gli atteggiamenti che mette in atto con l'effetto di farla sentire squalificata, cosa che amplifica la sua rabbia.

Al contrario lei sentirebbe il bisogno di avere una vita sociale ricca, di circondarsi di persone, di nuovi stimoli, di confronti ... forse per contrastare quel vuoto affettivo che riguarda il suo doloroso passato ...ipotizzo
In più vorrebbe avere solidi riscontri affettivi su cui contare, le risposte del suo ragazzo la mettono in dubbio, la fanno sentire persa, vanno a toccare corde delicate.

La diversa storia personale e familiare tra lei e il suo ragazzo renderebbe conto di queste differenze, tuttavia non è detto che il suo lui non provi forti sentimenti per lei.

In sostanza, forse un tentativo di continuare il vostro rapporto potrebbe essere fatto, arrivando a comunicare in modo efficace per confrontarvi serenamente su ciò che non va e trovare punti d'incontro per dare aria nuova alla relazione. In questo potrebbe aiutarvi ad esempio un terapeuta di coppia, ma questo dipende dalla vostra volontà di ricostruire o meno.

In ogni caso per quanto riguarda lei personalmente, credo che ci siano aspetti del suo passato che ancora le provocano dolore e che inciderebbero attualmente sulla sua vita, ha mai pensato di incontrare un nostro collega?
[#6]
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Utente
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Si infatti non metto in dubbio i sentimenti che lui prova per me, e magari con un aiuto esterno le cose cambierebbero.
Per quanto riguarda me stessa si, ho pensato piu' volte all'aiuto di uno psicologo; Purtroppo anni fa, quando piu' ne avevo bisogno, nessuno mi ha mai indirizzata a farlo, e all'eta' di 21 anni ho iniziato a viaggiare e lavorare in vari paesi, cosi all'avventura, e non ho piu' pensato molto a questa cosa.
Ogni volta prendo su le mie cose e ricomincio da capo in un nuovo paese: casa, lavoro, amici... Immagino anche questo sia un meccanismo che mi permetta di sentirmi meglio. Piu' sto lontana dalla mia famiglia e piu' mi sento libera e serena, posso essere me stessa e non faccio mai fatica a trovare nuovi amici.
Pero' in molti momenti mi sento ancora molto sola, pur essendo indipendente e autonoma, e mi manca avere un ragazzo al mio fianco, per sentirmi protetta e ricevere quell'affetto che non ho mai avuto.
I miei sentimenti si dividono in due parti principali: da una parte il desiderio di sentirmi sempre libera e di non dipendere da nessuno, dall'altro quello di trovare quel qualcuno che mi stia vicino e mi dia quell'affetto di cui ho avuto tanto bisogno.
Non penso spesso al passato, non lo vivo come un peso e quando cerco di ripensarci i ricordi sono davvero vaghi. Non ricordo quasi niente, e' come se non riuscissi nemmeno a pensarci..So che sono tutti meccanismi di difesa, ma non riesco a immaginare in che modo potrei rivivere questo passato in maniera costruttiva.
inoltre ho notato che, soprattutto in passato, mi capitava di finire relazioni con ragazzi o amici senza pensarci nemmeno un istante e senza sentirmi triste. E' come se il pensiero di avere gia' altre possibilita' che mi aspettano, come un nuovo viaggio, fosse abbastanza per me per non farmi soffrire.
Al contrario, nonostante in questo momento io e il mio ragazzo siamo nello stesso appartamento senza nemmeno parlarci, se se ne andasse ora e mi lasciasse qui sola, so che starei malissimo. Se invece fossi io a partire per una nuova avventura, sono quasi sicura che in qualche giorno, grazie a tutti gli nuovi stimoli di un nuovo luogo da scoprire, staro' benissimo.
Non so se sia opportunismo o cosa..
Ho anche dei sensi di colpa nei confronti di mia sorella, che e' rimasta a casa con mia mamma perche' piu' piccola di me.. Le ho sempre voluto tanto bene e io sono sempre stata il suo modello, eppure sono riuscita ad andarmene e lasciarla per rincorrere altre cose..
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Utente
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Salve.
Vi riscrivo perche' la situazione e' davvero degenerata e mi sento malissimo. Il mio ragazzo ha continuato ad ignorarmi e a non parlarmi.
L'altra sera sono uscita con una mia amica, abbiamo bevuto un po' e ci siamo divertite parecchio, ma come sono tornata a casa e mi sono messa a letto dove lui gia' era, sono scoppiata in lacrime.
Lui mi ha abbracciata, e io piangendo gli ho chiesto perche' non voleva parlarmi, perche continuava ad ignorarmi ecc.. Non mi ha degnata di una parola, ancora una volta, e tutta la mia tristezza in un attimo si e' trasformata in un enorme nervoso e rabbia, non ci ho piu' visto, ho avuto una specie di crisi nervosa e mi sono messa a urlare fortissimo e a tirargli pugni e schiaffi sulla schiena, lui ha cercato di fermarmi ma non ci e' riuscito e alla fine ha chiamato la polizia.
Inutile dire che ora lui non vuole piu' avere niente a che fare con me, se ne andra' la prossima settimana e io non ho la forza di rimanere in questo appartamento da sola dopo tutto cio'.
Non so veramente cosa fare, io ci credevo davvero nella nostra relazione nonostante i suoi comportamenti, ma ora ovviamente ho esagerato e la situazione mi e' sfuggita di mano.. Sto per prenotare un volo per tornare a casa dai miei amici e mia sorella, ma il pensiero di tornare a casa di mia mamma mi fa venire l'ansia perche' non siamo in buonissimi rapporti.
Inoltre lascero' il lavoro perche' qui da sola, in un'altra citta', non riuscirei a continuare. Cerchero' uno psicologo con cui parlare, ma nel frattempo avrei bisogno di sapere como posso gestire al meglio la situzazione in questi giorni.
Io vorrei ancora che lui rimanesse e stavolta provasse davvero ad instaurare una relazione piu' aperta e iniziassimo a costruire le basi per un futuro, ma a questo punto non so se sia ancora possibile.
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Cara ragazza, come vede, purtroppo questo suo stile di vita e di rapportarsi , e di pensare di poter essere ad ogni modo vincente.. non funziona, mi tocca dirle che bisognerà uscire dall'idea di essere sempre dalla parte della ragione, e cominciare a pensare che anche gli altri possono avere stili e modi di vita diversi..
A volte essere affascinanti non basta..