Amare chi non ci ama

Buonasera,
riflettendo sulle mie relazioni e soprattutto sull'ultima ho trovato una costante: amo chi mi tratta male, chi è sfuggente e ci mi fa soffrire.
Nell'ultimo caso ho iniziato una relazione con una persona che non voleva niente da me oltre dei rapporti sessuali.
Ma io mi sono innamorata e ho provato in tutti i modi a fargli cambiare idea.
A distanza di dieci mesi le cose sono cambiate, nel senso che mi vuole bene e magari ci tiene a me.
Il problema è che non è innamorato di me e mi ha detto che questa cosa gli è successa anche con la sua ex (con cui è stato sei anni). Per due anni lui non è stato innamorato e si è innamorato dopo di lei.
A me questa cosa non sta bene perchè soffro, non mi sento adeguata, devo sempre rincorrerlo ma non riesco a staccarmi da lui. Ogni volta mi ferisce con i suoi comportamenti ma appena fa il "bravo" io caso ai suoi piedi e credetemi vorrei farcela e allontanarmi ma non ci riesco.
Mi promette sempre tante cose che non mantiene ed è presente solo se io scappo e sparisco.
Non è la prima volta che mi ritrovo in una situazione in cui l'altra persona si comporta in modo simile.
Non so come uscire da questa situazione ne come evitare situazioni analoghe in futuro.
[#1]
Dr.ssa Giuseppina Ribaudo Psicologo 97
Carissima Utente,
l'ambivalenza che ho sentito nelle Sue parole tra la parola "amore" e " non amore" mi porta a pensare alla dipendenza affettiva.
La stessa va a descrivere la difficoltà a separarsi dalla persona che si "ama" ma ha radici ben più profonde: nell'insicurezza e nella bassa autostima.
E' il continuo lottare per una persona che non rivolge mai lo sguardo e, quando lo fa, è per ricaricarsi di quel sentimento gratuito.
La relazione affettiva è fatta innanzitutto di reciprocità non soltanto nei rapporti sessuali ma in tutte le aree di vita: perchè valere così "poco"?

Sarebbe opportuno che Lei riveda gli affetti familiari: come è stata amata dai suoi genitori?

Dr.ssa Giuseppina  Ribaudo

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

concordo pienamente con la dott.ssa Ribaudo e credo che debba fermarsi a capire meglio che cosa scatta in Lei nel momento in cui "...amo chi mi tratta male, chi è sfuggente e ci mi fa soffrire...".

A che cosa le serve tutto ciò? A controllare determinate situazioni? A controllare l'altro? A sentirsi utile e in gamba se riesce a cambiare l'altro e a farlo innamorare?

Se Lei avesse un'altra considerazione di se stessa, non perderebbe il Suo tempo e le Sue energie a correre disperatamente dietro chi La tratta male ma pretenderebbe di essere trattata sempre molto bene.

Inoltre è probabile che la ricerca di queste relazioni sbilanciate e tormentate altro non sia che una modalità per sentirsi più viva e per sentire quelle emozioni forti (es struggimento) che per Lei corrispondono all'amore, ma che in realtà Le fanno solo molto male perchè La svuotano.

Secondo me dovrebbe rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta per capire come si relaziona e spezzare questo meccanismo che La spinge a vivere amori tossici.

Può anche leggere il libro "Donne che amano troppo" di R. Nordwood.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
dopo
Attivo dal 2010 al 2015
Ex utente
Buonasera,
in effetti ho avuto anche difficoltà in passato a lasciare il mio ex fidanzato perchè non lo amavo più ma non volevo che soffrisse e non riuscivo a staccarmi da lui.
Non riesco a capire come mai ho questo comportamento perchè razionalmente so che sto sbagliando ma non riesco a reagire.
In passato ci sono state situazioni analoghe e riuscivo a superarle interessandomi ad un'altra persona. Questo volta vorrei riuscire a staccarmi da questa persona senza che ce ne sia un'altra per la quale nutro interesse (magari che mi tratti male) ma non so davvero come fare.
I miei genitori mi vogliono bene ma ho un rapporto particolare.
Entrambi non hanno mai manifestato molto affetto cioè baci, abbracci o parole dolci, a parte quando ero molto piccola.
Mio padre in particolare ha sempre preteso molto da me e nonostante il mio impegno ad esempio nello studio o nel lavoro o in qualsiasi campo non faceva mai complimenti come se fosse tutto dovuto o tutto poco. Spesso ho parlato con lui di questo e mi ha giustificato il suo comportamento come un modo per insegnare a crescere in maniera sana e umile, perchè anche se è orgoglioso non lo dice.
In genere tende sempre a buttare sempre a buttarmi giù e a fare paragoni con altre persone o altre situazioni, come se ci fosse sempre qualcuo migliore in qualcosa rispetto a me.
Nel periodo adolescenziale ero molto insicura di me stessa, poi con il passare del tempo la situazione è cambiata.
Ora come ora mi sento sicura di me stessa in tante cose ma nei rapporti di coppia tendo sempre ad avvicinarmi a persone del genere.

[#4]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Per spezzare questo meccanismo patologico è opportuno rivolgersi di persona ad uno psicologo psicoterapeuta.
Intercettarlo ed esserne consapevoli non basta a generare un cambiamento e comunque non è assolutamente sufficiente il consulto on line, attraverso il quale possiamo solo fornire informazioni.

Un cordiale saluto,
[#5]
Dr.ssa Giuseppina Ribaudo Psicologo 97
Carissima,
è proprio nell'aspetto emotivo che non ha quelle necessarie "difese" di benessere.
probabilmente ha costruito una buona immagine di sè, nella socialità e nell'ambiente che le circonda.
ma nell'intimità questa "sicurezza" che ha guadagnato non è stata sufficiente.
I suoi genitori saranno stati importanti per l'educazione (e questo lo si può riconoscere loro) ma sono stati più carenti nel farle da modello relazionale positivo: ad amare ed essere amata.

Si riconosce?
[#6]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
amare uomini "belli e dannati", non matrimoniabili, cioè allergici a legami profondi, equivale ad avere e mantenere in vita paure relative all'intimità.

Scegliendo uomini con queste caratteristiche psichiche e personologiche, lei si difende dal reale coinvolgimento, dal vero amore, quello a tutto tondo, destabilizzante e totalizzante....

Forse fermandosi un attimo a riflettere, con un aiuto specialistico, sulla sua psiche, sulle sue reali esigenze, paure, desideri, potrebbe comprendere prima e modificare dopo, le dinamiche relazionali che caratterizzano i suoi comportamenti amorosi e le sue scelte

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#7]
dopo
Attivo dal 2010 al 2015
Ex utente
Si effettivamente i miei genitori hanno avuto questo ruolo fondamentale.
Sicuramente riflettendo sulle mie relazioni passate mi rendo conto che non ho mai avuto una persona che mi desse al 100% tranquillità...nel momento in cui con il mio ex fidanzato storico (siamo stati insieme sei anni e mezzo) la situazione si è stabilizzata e c'erano i presupposti per una convivenza ho avuto l'impressione di avere la mia vita scritta e decisa da subito: convivenza, matrimonio e figli.
Quindi li mi sono resa conto che già il sentimento era calato poi mi sono sentita soffocare.
Ho conosciuto dopo qualche tempo questa persona che è sfuggente e che non mi ama ma prova solo affetto e attrazione fisica e mentale ma non così tanto da amarmi. Il problema è che probabilmente lui è un pò come me perchè appena scappo lui è pronto a correre dietro di me.
Ho paura che anche se concluderò questa relazione mi ritroverò fra qualche mese con una persona simile e soffrirò di nuovo.
[#8]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Ho paura che anche se concluderò questa relazione mi ritroverò fra qualche mese con una persona simile e soffrirò di nuovo. "

Come evitarlo?

Imparando a capire come funziona Lei e quindi a spezzare questo meccanismo che in un certo senso -in maniera inconsapevole- la costringe a ripetere queste dinamiche.

L'aiuto di uno psicoterapeuta è imprescindibile.

Saluti,
[#9]
Dr.ssa Giuseppina Ribaudo Psicologo 97
è importante che Lei acquisti quell'equilibrio ideale per vivere in sicurezza la Sua vita,
per non farsi più male.

Sarebbe opportuno una Psicoterapia relazionale per prendere consapevolezza delle Sue relazioni.

Cari saluti,

[#10]
dopo
Attivo dal 2010 al 2015
Ex utente
Grazie!