Rapporti difficili

Sono una ragazza di 30 anni, che ha inziato tardi a scoprire la sessualità. Il primo approccio l'ho avuto a 27 anni appena compiuti, ma mi sono fermata perchè lui è stato molto brusco in tutto, soprattutto per me che a 27 anni non avevo nemmeno mai baciato un ragazzo.Ho inziato poi a 27 anni e mezzo (col ragazzo di alllora ho avuto due rapporti), poi a distanza di sei mesi mi sono messa con un altro ragazzo (relazione a distanza, durata due mesi), poi, a distanza di un anno, ho avuto un altro rapporto con un altro ragazzo. Ora ho un'altra relazione a distanza con un ragazzo, con cui attualmente ho l'occasione di vedermi tutti i giorni. Lui si è accorto che, prima del rapporto, io sono quasi sempre chiusa..... insomma, ha qualche difficoltà a penetrarmi (tant'è vero che le primissime volte usavamo il lubrificante), e prima di penetrarmi, deve stimolarmi parecchio, cosa inusuale per lui. Mi ha anche detto che questo atteggiamento è tipico delle ragazze che hanno subito violenza e che stride molto col mio atteggiamento, anche perchè lui stesso mi ha detto che tendo a vivere il rapporto in maniera molto libera e che a differenza di molte altre ragazze sono molto passionale e presa. C'è da dire che questa difficoltà l'ho avuta anche con gli altri ragazzi, il mio nex mi disse che era a causa del preservativo, ma ora ho qualche dubbio a riguardo. Non ho mai subito alcun tipo di violenza, come è possibile che ci sia questa difficoltà nel penetrarmi, e che abbia sempre bisogno delle dita?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
La difficoltà a lasciarsi penetrare non necessariamente dipende da un abuso. Può dipendere, ad esempio, da un'educazione rigida o da convinzioni religiose o ideologiche molto forti. A volte possono esserci condizioni mediche che impediscono o rendono difficile i rapporti, cosa che andrebbe sempre verificata prima di prendere in esame il versante psicologico, e che quindi le raccomando di fare presso il suo ginecologo.

Riesce a individuare un motivo specifico per cui avrebbe iniziato "tardi" ad avere una vita sessuale?

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Sì, ho iniziato tardi, perchè il mio interesse nei confronti dei ragazzi si è sviluppato tardi, inoltre fino a non molti anni fa ero piuttosto timida. La mia ultima visita ginecologia risale a 4-5 anni fa, ma non sono state riscontrate anomalie di alcun genere.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Quattro-cinque anni sono un po' troppi fra una visita ginecologica e l'altra... forse converrebbe ravvicinarle un po'.

L'eccitazione sessuale è un processo complesso, che parte da un desiderio e si traduce in modificazioni fisiologiche, come la lubrificazione, che facilitano la penetrazione. Perciò, in presenza di scarso desiderio, è possibile che non si produca una eccitazione ottimale.

Ma possono esserci anche fattori psicologici avversi, che cioè esercitano un effetto attivo inibente nei confronti della penetrazione, ad esempio facendo contrarre involontariamente determinati distretti muscolari e ostacolando quindi l'atto sessuale.

Il suggerimento è di rifare subito una visita ginecologica, presentando il problema, e poi rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta, meglio se esperto in disturbi sessuali.
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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Sì, andrò da una Perchè, lei pensa che io abbia bisogno di un aiuto ? Non è possibile che col tempo, avendo anche rapporti sessuali costanti, il problema si risolva da sè?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Sicuramente ha bisogno di un parere, prima ginecologico e poi, se là non dovesse emergere nulla, psicologico. Sentiti i due pareri, saprà anche se ha bisogno di un aiuto e di che tipo. Da qui si possono solo fare ipotesi.

>>> Non è possibile che col tempo, avendo anche rapporti sessuali costanti, il problema si risolva da sè?
>>>

Provi a rispondersi da sola. Finora le cose sono andate così, oppure il problema nel frattempo è rimasto? E se non sta avendo rapporti sessuali costanti, secondo lei da cosa potrebbe dipendere?

I problemi psicologici, quando sono tali, tendono a strutturarsi e a peggiorare quando vengono lasciati a se stessi. Specialmente quando c'è la tentazione di gestirseli da soli. La persona mette in atto tentativi che, quando non funzionano, spesso esacerbano il problema. Il tentativo di controllo è uno dei più comuni.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
La sessualità femminile è parecchio complessa e non segue sempre percorsi lineari e facilmente tracciabili
La risposta sessuale necessita dell' attuazione di tre fasi propedeutiche :
Fase del desiderio
Fase dell' eccitazione
Fase dell' orgasmo .
Entrambe o soltanto una delle tre può essere compromessa e disfunzionale.
Ai fini di una corretta diagnosi clinica vanno analizzati i fattori di esordio della disfunzione e quelli di mantenimento, i fattori diadici ed intrapsichici.
Le allego qualche lettura che potrebbe servirLe


https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3437-orgasmo-femminile-e-veramente-indispensabile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2348-l-orgasmo-femminile-si-puo-imparare.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3437-orgasmo-femminile-e-veramente-indispensabile.html




Vaginismo.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/861-sessualita-femminile-disfunzioni-cause-e-terapie.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1995-donne-e-sessualita-vergini-adulte-vaginismo-parte-seconda.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it