Rapporti parentali

buongiorno,

sono sposata da 5 anni e vorrei chiedere consiglio su rapporto con suoceri.

mio marito fin dai primi tempi che ci frequentavamo è sempre stato molto presente a casa mia, uscivamo anche spesso soli o in compagnia con amici ma quando non uscivamo eravamo sempre a casa mia e mai a casa sua...questo perchè lui guidando la sua auto comunque doveva riaccompagnarmi a casa e di conseguenza si fermava un poco da me.

capitava molto spesso inoltre, che mia mamma fermasse a cena la domenica sera mio marito perchè con lui si è sempre trovata bene a parlare e gli è sempre stato molto simpatico (il tutto idem x mio papà).La cosa era reciproca comunque.Mio marito si è sempre fermato a cena i primi tempi e successivamente col passare del tempo, moltissime volte anche a pranzo la domenica.Tant'è che con gli anni è finito per trascorrere praticamente tutti i week end a casa mia, rientrando dai suoi solo per dormire, tranne sporadiche volte in cui mia suocera ci invitava x cena la domenica.

Non ho mai capito bene perchè anche i miei suoceri non ci invitassero mai da loro , non ci "cercassero" mai , non facessero in modo che anche io fossi più presente a casa loro, anche solo per poter avere più confidenza tra noi....nemmeno in vista del matrimonio non è cambiato nulla.

Anzi, dopo il matrimonio mio marito sembrava, a mio avviso, essersi quasi liberato di una corda che lo teneva ancora in qualche modo legato a loro, tranne per il fatto che, anche dopo sposati, a pranzo (durante la settimana) continuava ad andare da sua mamma, un po' per farle compagnia(visto che mio suocero non torna a casa a pranzo) , un po' perchè mio marito lavoro vicinissimo a casa dei suoi.

Dopo un po pero' mio marito ha iniziato a lamentarsi perchè ogni giorno la madre all'ora di pranzo riversava tutte le sue proccupazioni addosso a mio marito in modo molto forte.

La pricipale peroccupazione della madre era la magrezza della figlia e per questo non la lasciava mai stare.

Dopo quanche tempo però la sorella di mio marito ha avuto una forte depressione per la quale è stata anche ricoverata.

durante la degenza siamo stati io e mio marito ad esserle vicino perche lei non ha voluto dire nulla ai genitori(abitava gia fuori casa) e ci ha confidato che tutto il suo male era, secondo lei, dovuto a sua mamma che era possessiva all'ennesima potenza, tanto da angosciarla per qualunque cosa e portarla talvolta all'esasperazione.

Motivo per il quale aveva deciso di andare a convivere col suo ragazzo.

Sembrava che quasi tentasse in qualche modo di riportarla a casa.

mio marito tentava tutti i giorni di rassicurare sua madre e di farle capire che la sorella non stava cosi male come lei credeva e che doveva smetterla di ossessionare anche lui.

Alla fine hanno litigato di brutto e lui da allora non è piu andato a pranzo da lei.

La cosa non si è mai chiarita.La volta successiva che si sono visti, stavolta ero anche io presente , hanno fatto come se niente fosse e tutt'ora è così.

Ci vediamo sempre più di rado, anche se lei tenta spesso, con sottili frasi studiate bene per non offendere ma farci sentire come dire...in torto, di farci capire che non è abbastanza e che dovremmo andare piu spesso a trovarli.

Mio marito ha deciso di tacere, lasciar stare, lasciare che dica senza reagire per il quieto vivere....perchè dice che altrimenti scoppierebbero altri litigi....io non so come comportarmi, a volte mi sembra che voglia dirmi qualcosa, come se fosse un po anche colpa mia.....

inultile dire che mi dà un enorme fastidio e che non la stimo affatto.

Mi è proprio andata di traverso con il suo comportamento nei confronti di suo figlio.

Anche io e mio marito ne abbiamo passate di tutti i colori appena sposati a causa di una mia malattia ma io non mi sono mai sentita compresa o aiutata moralmente da loro.Hanno sempre tenuto un atteggiamento da superiori, un po' cagoni direi....io provengo da una famiglia molto terra-terra, che non si proccupa della facciata, questo lo dico per farvi capire il mio punto di vista.

secondo voi facciamo bene io e mio marito a comportarci cosi , lasciando stare anche se con gran fatica, soprattutto mia?


[#1]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signora,
Non riesco a capire se e' un consiglio quello che sta chiedendo al nostro sito.
I rapporti familari vivono in ragione delle affinita' che si creano, dei doveri, delle abitudini.
Non si possono dare cosigli dall'esterno, sarebbero certmente errati. E inopportuni.
Concordi con suo marito quello che vi sembra migliore per voi e praticatelo con serenita'
I migliori saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#2]
dopo
Utente
Utente
certo, è un consiglio sul comportamento da tenere quello che chiedo.Grazie x le risposte.
Buona giornata .


[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> a volte mi sembra che voglia dirmi qualcosa, come se fosse un po anche colpa mia
>>>

Questa potrebbe benissimo essere una sua interpretazione. Gli ha mai chiesto conferma se le cose stanno davvero così?

>>> secondo voi facciamo bene io e mio marito a comportarci cosi , lasciando stare anche se con gran fatica, soprattutto mia?
>>>

Lasciando stare cosa, esattamente?

Regola generale vuole che ognuno si sbrighi da solo le faccende con la propria famiglia d'origine, se ne ha, senza interferenze da parte del coniuge. Perciò, se suo marito proviene da una famiglia un po' difficile, mentre i suoi genitori (di lei che ci scrive) sono più accoglienti e con loro suo marito si trova più che bene, non mi preoccuperei più del necessario.

Altrimenti rischierebbe di far percepire a suo marito la stessa sensazione da cui è fuggito uscendo di casa: un senso di oppressione. A fin di bene, è chiaro...

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#4]
dopo
Utente
Utente
ha ragione dottore.
ritorno sull'argomento perché mi rendo conto che , anche col passare del tempo, la situazione non cambia. Ovvero cambia solo x me nel seno che oramai non riesco a stare con i miei suoceri per più di una o due ore la domenica....mi danno fastidio perché loro non ci cercano mai e non hanno alcun tipo o forma di desiderio di passare del tempo con noi, lo fanno di tanto in tanto perché "tocca" e ogni volta che ci si vede il rapporto è distaccato ...anzi no,direi fintamente confidenziale. La cosa brutta è che mi rendo conto che anche io sto diventando cosi nei loro confronti, ma attenzione la mia reazione è una reazione di contrasto, come se volessi fagli vedere che a me di loro non frega assolutamente nulla e vorrei che se ne rendessero conto e che ne soffrissero , come per tornargli ciò che loro hanno fatto a me, le stesse sensazioni.
Io non vorrei che fosse cosi, avrei voluto avere un rapporto veramente amorevole coi suoceri.....e invece ora mi trovo a non riuscire più a sforzarmi di essere educata e affettuosa, ma a comportarmi con stizza quando sono con loro e a non vedere l'ora che se ne vadano. Definirei, tanto per farvi capire, il loro atteggiamento molto snob... lei (ma spessissimo anche lui) criticano gli altri, paragonando la loro buona forma fisica con chiunque(loro sono in salute e senza alcun tipo di acciacco, rispetto x esempio ai miei che sono della stessa età, anzi più giovani ma probabilmente meno fortunati, anche perché a differenza di loro hanno lavorato molto duramente nella vita mentre a loro è sempre andata di lusso) e si considerano piacenti e molto giovani nell'aspetto dell'età che hanno. Insomma non hanno alcuna sensibilità e mi chiedo perché non si rendano conto che con certe considerazioni non possano fare del male alle altre persone, meno fortunate.
Inoltre sono veramente molto pettegoli al punto che quando mi chiedono come va , cosa mi racconti io non dico assolutamente nulla per paura che possano dire qualche frase che mi da fastidio....sono arrivata al punto che guardo ogni mossa ed ogni atteggiamento loro ...non so perché....
ho paura di essere come loro, di stare diventando come loro.
Vorrei trovare un modo per superare questa specie di risentimento e far si che sta cosa mi scivoli addosso per riuscire a passare del tempo in spensieratezza.
come potrei fare?