Comportamento alle aggressioni

gentilissimo dottore,ho finalmente deciso,seppur online,di rivolgermi ad uno specialista per affrontare la situazione che ormai vivo da troppo tempo. Ho 21 anni,sono sposata da quasi 2 e ho un bambino di 19 mesi.Conosco mio marito da 3 anni. Pochi giorni dopo la nascita del nostro bambino ci trasferimmo all'estero.non voglio dilungarmi nel mio racconto,troppo lungo suppongo per essere preso in considerazione.sta il fatto che da quando viviamo in una casa tutta nostra mio marito a iniziato a picchiarmi,a trattarmi male,a offendere me e la mia famiglia,a rincasare tardi la notte ubriaco. Ho chiamato la polizia ben 3 volte senza risolvere nulla,anzi peggiorando la situazione. Qualche mese fa ho scoperto che faceva uso di droghe,qualche tempo dopo per questo motivo decisi di chiamare nuovamente la polizia,ma lui,capendo le mie intenzioni,andó in hotel con le sue cose.Dopo 2 giorni mi inizió a supplicare di farlo tornare ma io non gli risposi più,così mi arrivó la chiamata dell'ospedale:aveva bevuto della candeggina. Decisi di andate a trovarlo in ospedale e mi giuró che non avrebbe più fatto uso di droghe e mi avrebbe trattata come è giusto trattare una moglie.Da quel giorno smise di farne uso ma col passare del tempo a ricominciato a trattarmi male.Se oggi mi sono decisa a scrivervi è perchè,oltre che fisico,il mio dolore è profondamente interno.Ho tentato di convincerlo a separarci ma la sua risposta è:"se mi fai perdere mio figlio io ti ammazzo".come puó tutto questo chiamarsi amore?perchè con il passare del tempo ci ricasco sempre perdonandolo? ho paura e ho un profondo bisogno di sfogarmi finalmente! distinti saluti!
[#1]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
sembra evidente che continuare in questo modo mette a repentaglio il suo benessere e quello del bimbo, che ha tutto il diritto di crescere con la maggior serenità possibile per un suo sviluppo equilibrato.

Comprendo il suo sentire e i suoi tentativi andati a vuoto nel risolvere la situazione, purtroppo in queste circostanze si determinano particolari meccanismi nella coppia e le suppliche, i pentimenti hanno come effetto, la maggior parte delle volte, di fare ritornare sui propri passi la persona offesa, ma poi nulla cambia, anzi queste situazioni diventano ingravescenti.

Legga qui può trovare alcune delle risposte che cerca in questo articolo
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1768-quando-il-partner-e-violento-la-violenza-di-genere-nella-coppia.html

E poi se crede può far sapere sue eventuali riflessioni.

Non esiti a tutelarsi, come suggerito nell'articolo linkato, oltretutto un recente decreto legge tutela maggiormente le vittime di violenza domestica, non si faccia bloccare dalla paura, comprensibilissima in questi casi, ma compia passi accorti.

Coraggio!

Un caro saluto

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
grazie per la sua disponibilità e per il suo sostegno,l'articolo che mi ha proposto è lo specchio esatto di tutto ció che accade nella mia situazione.il fatto di essere all'estero non aiuta certamente,spero di uscire da tutto questo e riuscire a dare al mio bambino la serenità che merita! grazie ancora per il suo appoggio!
cordiali saluti!
[#3]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Lieta di averla ascoltata. Non so dove risiede, ma si informi sulla normativa e sulle possibilità di aiuto.

Ci faccia sapere se crede l'evolversi della situazione.

Cari saluti e auguri di cuore
[#4]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Quello che lei ci presenta non è un problema d'amore, è probabilmente un problema giudiziario e di pubblica sicurezza. Le autorità e un avvocato potrebbero avere la precedenza sullo psicologo. Che pure ci vuole, ma dopo.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#5]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
Alle indicazioni dei Colleghi che mi hanno preceduta, le allego una lettura come ulteriore spunto di riflessione.

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1734-stalker-se-lo-conosci-lo-eviti.html

Forse un legale è la figura più indicata per tutelare lei ed il suo bambino

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#6]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

a mio avviso deve prendersi cura prima di se stessa e di Suo figlio. In che modo? Per prima cosa facendo una scelta netta: allontanarsi dalla fonte di violenza che non fa bene nè a Lei nè a Suo figlio.

In genere le donne maltrattate a questi livelli fanno molta fatica a chiedere aiuto, perchè hanno una bassa autostima e pensano di essere la causa dei malumori del partner. In realtà se Suo marito è così, ha dei problemi suoi che evidentemente riusciva a mascherare prima o che Lei, innamorata, non riusciva a vedere.

Però non mi sembra il caso di cascarci ogni volta, credendo a promesse che non verranno mantenute. Gli uomini che bevono e che picchiano le donne sono molto abili sia a scegliere con cura la vittima, sia a manipolarla, quindi Lei ha quanto mai bisogno di un aiuto concreto per allontanarsi da tutto ciò.

Come mai siete andati a vivere all'estero?
Prima vivevate in famiglia con i genitori di uno dei due?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica