Paura in seguito ad aggressione - 2' parte

(prima parte - 361855 )

Mi ha tenuto in un suo abbraccio forse un po’ a forza, nel senso che non posso continuare a cercare lui, non credo voglia. A voce non riesco a raccontare i dettagli di quello che è successo, gli ho solo detto che mi hanno aggredito e chiesto di non parlarne. Quando gli ho detto “ho paura” mi ha solo detto “su dai” quasi come si dice ai bambini che fanno i capricci … ma posso comprendere, non sa tutto e forse non è nemmeno facile gestire situazioni del genere, forse ancora più quando probabilmente non ne hai voglia. Non ho detto piu’ nulla, ho evitato di parlare ulteriormente anche per non sentirmi altri “su dai” . Volevo davvero solo stare su quel divano tra le sue braccia. Sono poi tornata a casa. Mi ha accompagnato alla fermata dell’autobus. Dopo di che dovevo percorrere 200 metri per raggiungere la metropolitana. Via centralissima, solo deserta. Ero all’inizio della via e mi è venuta paura, mi sono bloccata. Sono tornata indietro ed ho preso un taxi, fino a casa, evitando così anche la via di casa mia , in mezzo a uffici, dove nel fine settimana non c’è davvero nessuno. Non ho subito alcuna violenza sessuale, ma come chiudo gli occhi la sera sento quelle mani addosso, sul viso, sul corpo … Vorrei avere qualcuno accanto per sentirmi sicura, ma non lo posso avere. Mi chiedo solo cosa devo fare per farmela passare, è un angoscia e si va ad aggiungere ad un periodo particolare, con la mente piena di altri pensieri. Un taxi me lo posso permettere, per carità, ma non posso vivere con questa paura addosso, è un fastidio, un tormento. Come passano queste cose?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Sembra che sia rimasta vittima, oltre che dell'aggressione, dei postumi di ciò che è chiamato stress post-traumatico. Queste "cose" possono passare anche da sé, ma solo il tempo potrà dire se sarà così nel suo caso.

Lasci passare qualche settimana o mese, e se dovesse vedere che la paura e i sintomi di ansia non cessano, si rivolga a uno psicologo psicoterapeuta.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

può leggere questo articolo in cui spiego che cosa accade in chi subisce un trauma come il Suo:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1210-trauma-psicologico-che-cosa-accade-nella-mente-di-chi-ha-subito-un-trauma.html

"Come passano queste cose?"
L'aspetto peggiore di queste situazioni è indubbiamente il "tarlo" nella mente per rivivere la scena, che però il pz. vive come pensieri intrusivi, ovvero vengono in mente quando non vorrebbe o quando non è opportuno (es al lavoro), distraendolo.

A mio avviso è bene non far passare molto tempo perchè in genere questi sintomi possono accentuarsi, come ad esempio la paura di percorrere le strade della città o di andare in giro da soli.

Se ritiene può contattare uno psicologo psicoterapeuta della Sua città.
So che la CRI della Sua città ha aperto un paio d'anni fa un Centro per la ricerca e cura del trauma, se crede può contattarli:
CRI, centro ricerca e cura del trauma
recapiti telefonici: 02 33129257 oppure 02 33129301
(zona Cadorna- Corso Sempione).

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica