Incapacità di distacco da una persona

Gentilissimi specialisti,

vivo da diversi mesi una relazione squilibrata, dove è sempre stato chiaro come io provassi sentimenti più forti e profondi rispetto all'altra persona. Ho vissuto una fase di totale dipendenza del mio umore dal suo umore e dalle alterne modalità con cui si rapportava a me e sono riuscita, con grande fatica, a superare quasi del tutto il problema e, in tal senso a distaccarmi un po'. Così facendo, paradossalmente mi pare che le cose siano andate un po' avanti in meglio, perchè vivendo io con più serenità probabilmente ho trasmesso il miglioramento anche a lui.
Tuttavia, la mia capacità di distacco da lui resta molto ma molto limitata, ovvero non riesco a pensare di lasciarlo nonostante lui non mi nasconda la sua posizione rispetto a me: mi vuole bene ma, per ammissione sua, probabilmente non arriverà mai ad amarmi, come ha fatto una sola volta in precedenza. Lui dice che è per come è nata la nostra storia (ovvero all'inizio è stato lui a cercarmi e io titubante per via che uscivo da un rapporto di tre anni circa), ma io non credo di non aver ampiamente ripagato quell'errore...io ci metto attenzione, dedizione e soprattutto non chiedo niente. Mi sento dire, come ho detto, che probabilmente non arriverà ad amarmi, che non è giusto che io dedichi tutto questo tempo a lui che non può darmi altrettanto, che dovrei lasciarlo nella sua tiepidità (nella quale sta perchè ha sofferto tanto ed ha paura di ricaderci): invece io vorrei fargli capire che se vuole, può, che in quei brevissimi momenti in cui c'è, lo sento davvero vicino, presente. Questo dipende appunto dalla mia incapacità di distacco che mi porta ad idealizzarlo? E comunque sbaglio ad andare avanti in questo tentativo di farlo riaprire al mondo?
A me non costa amarlo senza ricevere niente, anzi forse sono anche egoista nel volerlo tenere con me anche se non mi ama solo per la convinzione che lui possa star bene...
Solo che non so davvero come dargli serenità, quella serenità che già per me stessa sto a fatica cercando di conquistare...
(Non so se sono stata troppo caotica nell'esposizione di questo groviglio di pensieri, ma se mancassero delle informazioni, sono disponibilissima a scrivere tutto quanto serva per capire meglio il mio problema!)
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Psicologo attivo dal 2013 al 2020
Psicologo
Gentile ragazza,
l'amore non può essere per molto tempo un sentimento a senso unico, e il fatto che questo ragazzo abbia palesato in qualche modo le sue intenzioni non fa che rendere il rapporto davvero molto squilibrato. Come pensa possa evolvere questo rapporto se il suo compagno dice di non amarla? Vede delle basi solide su cui poter costruire un soddisfacente rapporto di coppia?
Chi è meno "coinvolto" nel rapporto è anche molto più facilitato in momenti di forti stress e tensioni a buttarsi tutto alle spalle ed a voltare pagina.
Rifletta su quello che vuole veramente, esprima i suoi desideri e soprattutto le sue aspettative al suo ragazzo e valuti se vi state muovendo nella direzione giusta.
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dopo
Utente
Utente
Gent.mo Dott.Mita,
in questo il mio ragazzo è probabilmente più lucido; è lui per primo a chiedersi come io possa stare con lui sapendo che non mi ama, ed è il primo a dire che per quanto ha sofferto è diventato "arido" e incapace di esternare a parole i sentimenti come io meriterei. Ora, il mio problema forse è che più di ogni altra cosa voglio stare con lui, perchè con lui sto bene come non sono mai stata nonostante prima di lui sia stata molto amata, e questo fortissimo coinvolgimento mi porta ad immaginare comunque che il mio futuro sarà con lui, e che in qualche modo riuscirò a cambiarlo e a fargli capire che vale la pena riprovare a vivere e ad essere felice. Sono incapace di chiudere questa storia, pur essendo chiaro lo squilibrio, e a questo punto non so come fare...perchè non nego che vorrei di più, ma che ho paura a chiederlo perchè sento che questo labile equilibrio si spezzerebbe.
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Psicologo attivo dal 2013 al 2020
Psicologo
Gentile ragazza,
dalla sua risposta emerge ancora più forte l'asimmetria relazionale di cui scrivevo prima.
Lei può intraprendere questa "crociata" per cercare di farlo cambiare, è una decisione sua... sappia tuttavia che è un percorso molto pericoloso (da un punto di vista prettamente psicologico) dove rischia di farsi davvero del male.
Chiudere una storia non è facile per nessuno, è una scelta dolorosa che porta ad un fisiologico periodo di squilibrio che probabilmente adesso in questo momento della sua vita le fa molta paura.
Il problema credo comunque sia un altro, prima ancora di prendere questa decisione dovrebbe chiedersi davvero cosa vuole in un rapporto, proiettarsi nel prossimo futuro e iniziare a fare una valutazione che possa in qualche modo guidarla.

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Utente
Utente
Gent.mo Dott.Mita,
la ringrazio ancora. Effettivamente devo valutare bene, pensando alle conseguenze della eventuale "crociata"...cosa intende dicendomi che "è un percorso molto pericoloso (da un punto di vista prettamente psicologico) dove rischia di farsi davvero del male"...? Che la "crociata" è fallimentare in partenza=
Quanto alla sua domanda su cosa io voglia in un rapporto, è anzitutto stare bene: io nella precedente storia di circa tre anni sono stata tanto amata, però non ero felice, perchè non avevo la voglia di mettermi in gioco e non mi interessava così tanto far star bene l'altro. A volte penso ad un futuro molto in avanti, io vorrei una convivenza, una stabilità...io vedo tutto ciò con il mio ragazzo. Chissà se cadere da così in alto, e andare sempre più in alto, non mi faccia malissimo...sono confusa e un po' imbrigliata, tanto da non riuscire davvero a decidere serenamente.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Ragazza,
stare in un rapporto cercando di cambiare l'altro è un presupposto irrealistico e rischioso. Semmai è possibile cambiare la relazione, ma in questo si è in due a contribuire, non parrebbe tanto disposto questo ragazzo.

Credo comunque che nella sua relazione si siano instaurate dinamiche non funzionali al suo benessere, come del resto già ci aveva espresso in un consulto precedente.
Ancora destabilizzante e squilibrato questo rapporto, ancora la sua serenità sembra dipenda in maniera preponderante da questo ragazzo e dalla possibilità che lui finalmente la possa ricambiare con lo stesso amore e dedizione, nonostante le sue premesse (di lui) sostengano il contrario.

A volte il voler vincere certe impossibili battaglie nasconde altri bisogni profondi...riuscire a farsi amare come noi vorremmo da chi invece non ne vorrebbe tanto sapere...

Rifletterei su questo legame e sulle possibilità che le potrebbe dare per concretizzarsi in modo differente da ora e su come lei si sta ponendo in esso.

Un caro saluto

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Utente
Utente
Gent.ma Dott.ssa Rinella,
le cose nel rapporto sono cambiate, e direi in positivo, ma indubbiamente c'è ancora un grosso squilibrio. Crede che, se incapace di chiudere il rapporto, io dovrei almeno distaccarmene?
Purtroppo è strano sentirsi dire "io ti voglio bene davvero ma non credo che riuscirò mai ad amarti"...io ho sempre odiato le donne che si pongono nel ruolo di "crocerossine" per cambiare chi non chiede di esserlo, ma in questo caso, quando siamo in giro tra la gente, tutti ci vedono una coppia bella e felice, tutti addirittura credono che lui sia più preso di me, e io stessa in certe occasioni "lo sento". E' presuntuoso dire che lo voglio cambiare perchè so che se rimuovesse il blocco del passato riuscirebbe ad amarmi? io lo credo...io sono certa che non dipenda da me e come mi pongo con lui, ma dalla sua incapacità di riaprirsi all'amore in quanto ha sofferto. E come potrei aiutarlo? Se lo incalzo di domande si chiude a riccio...
Un ultimo aneddoto dottoressa, una notte dormendo insieme, mi sono svegliata (facendo finta di dormire ancora) e l'ho sentito rimboccarmi le coperte...a volte succedono cose analoghe. E' da queste che desumo che lui potenzialmente è l'uomo che non credo di sbagliare ad amare. O forse lo fa per pena nei miei confronti? Perchè si sente in colpa?
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Psicologo attivo dal 2013 al 2020
Psicologo
Gentile ragazza,
intendevo dire proprio quello che ha scritto. Cioè l'altissima probabilità di imbarcarsi in qualcosa che è molto difficile già in partenza e che potrebbe ferirla col tempo.
Lei dice di vedere un futuro con questo ragazzo, ma non è che sta confondendo le reali possibilità con i suoi desideri? Soprattutto se questo ragazzo sembra sia, in qualche modo, frenato nel rapporto.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<E' presuntuoso dire che lo voglio cambiare perchè so che se rimuovesse il blocco del passato riuscirebbe ad amarmi?>
La presunzione non c'entra, è il presupposto ad essere sbagliato.

<E come potrei aiutarlo? Se lo incalzo di domande si chiude a riccio...>
Appunto come vede se lei si pone in questa posizione dal mio punto di vista non rende servizio a nessuno dei due, né tantomeno alla coppia.

<Crede che, se incapace di chiudere il rapporto, io dovrei almeno distaccarmene?>

Credo che sarebbe opportuno riflettesse su cosa la spinge a stare in questo rapporto e a porsi in questo modo nella relazione, parlarne direttamente con un nostro collega di persona le potrebbe essere utile.

Questo perché da qui non abbiamo la possibilità per via dei limiti del mezzo di considerare la questione nel modo più opportuno e completo di informazioni, dialogo e ogni riferimento utile. Che ne pensa?
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dopo
Utente
Utente
Dott.ssa Rinella,
lei ha ragione, probabilmente una consulenza "de visu" sarebbe più costruttiva, è che me lo sono sempre riproposta ma l'ho sempre rimandata, per problemi in parte oggettivi di tempo, ma in parte per paura che oltre a questo problema, che effettivamente voglio affrontare e risolvere, magari non ne subentrino altri che mi sgretolino tutti gli equilibri!
Io mi sono chiesta quanto lei mi chiede: ciò che mi spinge a restare nel rapporto è che io da lui ho del buono e che con tutti i suoi limiti mi sa far stare come nessuno mai (ho imparato ad interpretare i suoi silenzi, e un gesto come quello delle coperte rimboccate mentre non me ne accorgo, mi spinge a dire...vale la pena, non stai sbagliando tutto, a costo di soffrire, anche tanto, come ho fatto in passato e come in parte continuo adesso). Grazie davvero per l'ascolto!
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Comprendo le sue paure riguardo un incontro specialistico diretto, ma non le pare che possa essere il contrario di quanto sosterrebbe lei?

Non potrebbe che trarre giovamento dall'affrontare in modo idoneo suoi eventuali problemi.

Ci pensi, ne varrebbe la pena... perché votarsi alla sofferenza nei rapporti?