Paura perenne

Gentili dottori, scrivo perché da circa 3-4 anni mi sono resa conto di vivere in uno stato di perenne paura; paura di ammalarmi, di morire, della morte / malattia di un mio caro, di diventare una fallita e non riuscire a realizzare nessuno dei miei obiettivi e molte altre paure del genere . Ovviamente sono diventata anche ipocondriaca, un mal di testa, un linfonodo un po' gonfio per me diventano motivo di terrore . È come se io vivessi con un continuo senso di precarietà, di ansia mi sembra di aver paura della vita in se. Perché mi accade tutto ciò? Cosa posso fare per vivere con maggior serenità ?
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
< Perché mi accade tutto ciò?Cosa posso fare per vivere con maggior serenità ? >

Gentile Ragazza,
forse in questo momento domandarsi il perché non è la priorità, la domanda che la può aiutare di più , cosa posso fare, come posso vivere con maggior serenità?

<È come se io vivessi con un continuo senso di precarietà, di ansia mi sembra di aver paura della vita in se.ipocondriaca, un mal di testa, un linfonodo un po' gonfio per me diventano motivo di terrore >

Se questa è la sua condizione, se vive in uno stato di perenne paura sarebbe il caso che cominciasse a pensare di prendersi cura di sé e del suo benessere in modo appropriato. Ha mai pensato di rivolgersi direttamente a un nostro collega?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile signorina,
La paura che prova ha avuto inizio con un evento particolare? Un periodo critico vissuto con senso di impotenza? Una malattia?
Riuscire a mettere dei limiti a tale condizione sarebbe utile, gli darebbe un senso.
Ci ha mai pensato?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile signorina , cosa faceva e cosa succedeva quando NON aveva paure ?
Mi sembra visto il lungo elenco che ci sottopone che lei abbia tante paure, anche per piccole cose, mi sembra troppo centrata sul sè fisico, con scarsa fiducia nel suo corpo, sulla capacità di questo corpo di difendersi, reagire, star bene. Mi scusi , a cos'altro si interessa oltre a verificare che tutto è sotto controllo?.. questo sentimento di all'erta, non le fa bene, che poi non ci sono nemici alle porte e mi sembra che via via i disturbi anche calino, qualche disturbino lo abbiamo tutti.lei sembra cercare figure genitoriali che la prendano in carico, la rassicurino, che è difficile vivere e stare in piedi da soli..noi siamo qui, ad ogni modo..ma vede che molti disturbi passano.. cosa fa nella vita.. ?

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
ci ha elencato tutto quello che non va in lei e che le fa paura, dandoci l'impressione che non ci sia altro ...magari qualcosa che fa, che le piace, un amore, dei familiari, degli hobby, degli amici, ecc....

Dovrebbe, mediante un aiuto di tipo psicologico, spostare l'attenzione dall'organo malato, alla causa del disagio, dalla parcellizzazione del suo corpo sofferente, ad una visione d'insieme....dal dolore fisico, all'elaborazione di quello psichico, che solitamente fa da sottofondo al disagio psico-corporeo.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Utente
Utente
Gentili dottoresse, ringrazio tutte e quattro per la disponibilità e le risposte. Sono una ragazza di ventidue anni studio all'università, sono fidanzata felicemente da due anni e ho parecchi amici una vita sociale soddisfacente. Il problema sorge in casa. Mia madre soffre di psicosi, ha tentato il suicidio quando io avevo solo 11 anni (siamo stati io e mio padre a trovarla morente) . Da quel momento ho sentito come se io avessi la responsabilità di prendermi cura di lei, visto che i rapporti con mio padre non erano pacifici. Ho avuto disturbi alimentari, problemi di autostima e tutto ciò mi ha dato problemi a scuola, procurandomi una bocciatura. Tra il 2010 e il 2013 le cose si sono stabilizzate nuovamente, lei era in cura da psichiatri, io sono riuscita a diplomarmi con un ottimo voto ho superato i disturbi alimentari e mi sono iscritta all'università. Tutto mi é crollato addosso a maggio quando mia madre ha avuto un altra crisi psicotica e sono stata di nuovo io a dovermi prender cura di lei. Non ho potuto più studiare, l'esame che ho tentato di dare è fallito e ho iniziato ad avere problemi di ansia e di insonnia. Il punto è che qui nessuno dei miei genitori si rende conto che è colpa loro se sono così stanca. Non capiscono quanto peso io abbia addosso. E io non so cosa fare. Non riuscivo neanche più a studiare dopo il periodo che ho passato non avevo più concentrazione ci sto riprovando adesso. Cosa dovrei fare?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Le preoccupazioni per la salute sono ben visibili anche dal gran numero di richieste che ha inserito negli ultimi due anni. Dovrebbe però rivolgersi di persona a uno psicologo psicoterapeuta, da qui non è possibile darle consigli o suggerimenti per tenere a bada l'ansia. Se ancora studia, potrebbe essere facilitata rivolgendosi in prima battuta al centro ascolto studenti della scuola o facoltà. Nel frattempo può leggere questi:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
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https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#7]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile signorina,
La situazione che ci descrive e' pesante e senza dubbio e alla base delle sue paure.
Quello che vorrei consigliarle però' e' cercare un aiuto psicologico per affrontare questo stress in modo che non la danneggi.
Purtroppo in una situazione familire cosi' critica ognuno porta la sua croce e non puo' aspettarsi un'attenzione esclusIva al suo disagio. Lei sembra una ragazza in gamba (i risultati ottenuti lo testimoniano) ed e' giusto che cerchi una sua realizzazione a prescindere dai problemi della sua famiglia. Non e' impossibile se avra' un sostegno che possa renderla piu forte.
Le porgo i miglioi auguri. E ci mandi sue notuizie.'
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