Fantasia sessuale

Salve,
sono un ragazzo che ha già scritto qui per l'esperienza sessuale traumatica (post precedente). Volevo dire che io fino ad ora ho avuto nella masturbazione una fantasia ricorrente: quella di essere sculacciato (da uomini, sono gay). Essa era molto ricorrente (quasi sempre) ma non era una fissazione, mi eccito in tutti i modi e non mi limita, sopratutto non penso che mi piacerebbe metterla in pratica nella come nella fantasia. e comunque non mi eccita il dolore, ma l'idea essere trattato un po' come un bambino. da piccolo ne ho avute poche e mai abusi, i miei mi lasciavano abbastanza libero. siccome mi è capitato anche più volte di sognare di desiderare essere sculacciato da mio padre,ma poi questo gesto non riusciva mai a verificarsi nel sogno, ci può essere un collegamento? può essere considerata una perversione o una fantasia? io me ne vergogno sinceramente
la ringrazio
cordiali saluti
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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Gentile Utente,

la perversione è "Attività sessuale in cui l'individo si soddisfa senza l'amplesso normale. Comprende tutte le manifestazioni della sessualità infantile che nel perverso si sono conservate invece di evolversi, come avviene nell'uomo normale, verso il primato genitale..", questo citando il collega Willy Murgolo.
Ora per rispondere alla Sua domanda, la Sua sembra essere una fantasia, laddove i gluei comunque sono una zona erogena e normalmente parte della vita e della fantasia sessuale di molte persone.
Sul sogno riguardante la figura paterna, potrebbe essere legato oltre che a fantasie incestuose, al semplice fatto che se da una parte i glutei sono comunque zona erogena, dall'altra i suoi glutei hanno avuto come unica stimolazione fisica reale quella delle sculacciate.

Che ne pensa?

Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492

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Utente
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si, infatti, io non me la vivo come un problema, è solo che le fantasie sessuali a volte ci danno dei sensi di colpa, quando magari non dovrebbe essere così...la ringrazio
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Utente
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ho tralasciato di dire che mi eccito anche guardando video con scene erotiche di questo tipo, resta una cosa normale?
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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Gentile Utente,

se sono fantasie sessuali, anche i sensi di colpa sono fantastici (nel senso che relegati al mondo della fantasia).
La prova del 9, o la prova certa, è quel che succede mentre si agisce e quando realmente si vive l'esperienza, con tutte le informazioni reali, sia quelle del vissuto mentale che quelle del vissuto corporeo.

Se vuole le posso raccontare l'esperienza personale di come la fantasia mi aveva portato a fantasticare che una determinata esperienza sarebbe stata meravigliosa, e di come, fatta l'esperienza, la vera risposta è stata "mai più!". Parlo di vera risposta poichè la mia fantasia non mi aveva fatto immaginare tutta una serie di correlati corporei e di emozioni e ragionamenti non previsiti nell'esperienza reale.

Io non parlo di un'esperienza sessuale, ma di essere salito sul Kraken di Gardaland... alla tenera età di 41 anni... ;)
Non c'era niente di sessuale, sottolineo, ma capisce che un conto è solo il coinvolgimento mentale, ed un conto è il coinvolgimento mente-corpo.
Ma questo vale in tutte le esperienze!
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

ben ritrovato!

Faccia solo attenzione a non cadere in trappole ossessive, perchè quello che eventualmente potrebbe non andare in tutto ciò è la Sua eccessiva preoccupazione.

Tutti abbiamo pensieri e fantasie, ma solo le persone ansiose si preoccupano di ciò che pensano, ovvero si preoccupano se il proprio pensiero possa essere "normale" o patologico e se le proprie fantasie possano essere perversioni.

Ad ogni modo, dal momento che aveva già deciso di rivolgersi ad un collega di persona, potrebbe affrontare anche questo Suo timore.

Un cordiale saluto,
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Ci ha scritto recentemente e le abbiamo detto cosa fare, l' immaginario ed il suo possibile utilizzo, non è scisso da tutto il resto.
Le allego una lettura

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1613-sessualita-estrema-sado-masochismo-bdsm.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
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forse questo timore nasce dal fatto che mi è successo per cui ora penso di essere un deviato, comunque so che il vero problema è quello che mi è accaduto, ma non riesco ad accettarlo e continuo a dormire non più di 4 ora a notte, a volte ogni due notti, il mio volto sembra quello di un o scheletro.....ero troppo felice e avevo aspettative troppo alte prima per accettare una colpa/trauma del genere e non ce la faccio, cmq è inutile continuare a scrivere qui, ho approfittato solo per togliermi un altro dubbio, vi ringrazio =)
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Il vero problema è il significato che attribuisce a quanto è accaduto e il modo in cui se lo racconta.
Dopo aver parlato con lo psicologo di persona, se Le fa paicere, ci aggiorni.

Saluti,
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Utente
Utente
lei come si racconterebbe di aver masturbato uno sconosciuto dopo 5 minuti di conversazione, anche se un po brillo e su pressione di lui? mi perdoni, non vuole essere un'offesa....mi sento sporco, contaminato, a volte perdo contatto con la realtà, quando chiudevo gli occhi prima ero felice, mi rilassavo, nel profondo della mia anima c'era bellezza e armonia, una delle gioie più grandi, ora non posso perchè incontro ciò che mi fa schifo, non posso stare più con gli altri e con me stesso con la serenità con cui stavo prima, con la stessa ingenuità e fiducia. si può ritrovare un equilibrio, si può persino giustificare fino a cancellare la colpa, ma non si cancellano le conseguenza di un'azione. posso non voler uccidere un uomo, ma se litigandoci per sbaglio lo uccido, sarò sempre un omicida, avrò commesso quell'azione e nè l'uomo nè io torneremo come prima. Sono diventato ciò che non sono, per non aver tenuto a freno la fantasia, come il dottor Fernando sul Kraken di Gardaland.
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Utente
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l'istinto non deve prevalere sulla ragione, è l'a cosa fondamentale se vogliamo avere una morale ed elevarci dallo stato animalesco.....ho avuto rimpianti, incertezze, ansie nella mia vita, ma non ho mai fatto cose che andavano contro i miei principi, che non mi appartenessero in qualche modo, questo mi faceva sentire giovane, artefice del mio destino, capace di amare. Ora sono morto dentro
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Uno psicologo de visu, l' aiuterà a mettere ordine ed elaborare adeguatamente l' accaduto
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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Gentile Utente,

ma io mi tengo lontano solo dal Kraken (e da tutti i raptor ovunque nel mondo essi siano ed in qualunque modo essi si chiamino), ma nei parchi giochi continuo ad entrarci! Oggi so che per me non è divertente il Kraken. Altre montagne russe continuano a piacermi.

> Ora sono morto dentro

Metaforicamente parlando!
E sempre metaforicamente potrà risorgere e rinascere.

Guardi le sottolineo anche io il fatto che andare dallo psic dal vivo sarà qualcosa che l'aiuterà a fare ordine, a comprendere che è solo caduto in trappola e che le ha detto male con un'esperienza.
Mai sentito parlare di uomini rapinati da donne provocanti che li attirano in trappola e poi li ripuliscono? Stessa situazione da Lei descritta.
E' solo stato attirato in trappola dal canto delle seduttive sirene, per di più aveva bevuto qualcosa da astemio...

> ed elevarci dallo stato animalesco

Ecco, ma per elevarsi, dallo stato animalesco si deve partire!

> a volte perdo contatto con la realtà
Se si da troppo peso alla fantasia, succede. Ma attendo a non entrare nella fantasia dell'elevazione.
E quando la fantasia è troppa, allora bisogna tornare nella realtà.
In Afterearth il padre insegna al figlio a non perdersi nei meandri della mentre facendo grounding. L'ha visto questo (noiosetto) film?
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Utente
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sa io studio lettere, il rischio che mi facessi prendere troppo dalla fantasia c'era...resta il fatto che io avrei potuto e dovuto dire di no, quando mi ha detto che non voleva baciarmi, che era un gay diverso, che voleva subito fare quello, non ero ancora così ubriaco da non poterlo dire e invece niente (non sono astemio anche se bevo molto poco e una birra più un rum e pera bevuti per essere più loquace non mi hanno fatto bene)! la colpa c'è dottore, ma non moralisticamente, in base alla mia personalità! c'è anche il trauma perchè doveva essere per schiarirmi le idee e invece c'è stata una violenza, c'è la rabbia per la mia ingenuità, di una persona che in realtà non ha mai avuto esperienze. io cmq sono contento che ho qualcuno con cui parlare online, anche se posso sembrare ossessivo, ma le assicuro che non lo sono mai, è dovuto alla situazione.. poi adesso ho un esame, sono fuori sede e non riesco a studiare e non posso dire il perchè ai miei è un casino. prima ero confuso ma felice soddisfatto per tante mie cose. adesso poi ho sintomi fisici che sperò supererò, non dormo sostanzialmente, quando chiudo gli occhi ho degli incubi, ma poco mi importa. quello che più mi preoccupa è che non ritorni più come prima, penso alla mia famiglia a mia nonna a come non riuscirò più a stare con loro come stavo prima.....qualche giorno fa sono andato alla asl e ho parlato con una psicologa, mi ha giustificato dicendo che era un trappola, ma non è migliorato molto, giocedì ho un altro appuntamento. in alcuni momenti torno alla perffetta routine e sto meglio perchè riesco a non pensare, ma poio ho dei crolli. cmq il film non l'ho visto =)
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Utente
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anzi ripensandoci non avrei neanche dovuto baciarlo data la conversazione praticamente inesistente, capisce? posso ancora guarire?
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penso a cosa direbbero amici e parenti se lo scoprissero, al dolore che potrei provocarli, penso di non poter occupare più il posto che occupavo prima, anche se non ho nessuna intenzione di dirglielo anche perchè non sono dichiarato, sono solo pensieri, ma quando mi vengono è una stretta allo stomaco, un vuoto, una sensazione di morte e di impotenza glielo giuro.
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penso soprattutto a come dopo 3 mesi fuori casa, in vacanza, sarei potuto essere felice e invece starò così
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e poi sento come se la mia intimità è stata violata irreparabilmente, non riesco neanche io a spiegare cosa sia successo, è stato un gesto da disperato, da stupido, non sopporto di aver voluto avvicinarmi in questo modo all'amore/sesso. non avere esperienze a 21 anni non è una cosa vergognosa, ma non ero maturo per capirlo, volevo bruciare le tappe ma non sapevo nella realtà cosa volevo, tutto questo senza contare il mio senso di colpa per il solo fatto di essere gay. ok basta a scrivere promesso aspetto una sua risposta
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non accetto non accetto, non accetto. tento in questo modo di difendere il mio orgoglio/purezza/felicità precedente come se potessi ancora rivivere ciò che è accaduto e modificarlo nella mia testa
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mentre il sole pian piano alle spalle va giù e quel sole vorresti non essere tu, forse anche stando fuori sede mi sono perso, se fossi stato a casa con persone che mi guidavano anche con qualche regola e affetto in più un po' non sarei stato così avventato nel fare questo passo, non sarei finito così in basso, che splendida famiglia, cosa mi mancava? sono rovinato
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ho pensieri suicidi nella mia fantasia, ma non voglio
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il fatto che io fossi eccitato e lui no e che mi ha detto di avere 19 anni, ma forse non li aveva mi fa sentire un abusatore inoltre ok ora ho detto tutto, basta davvero xd
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inoltre gli ideali di libertinaggio legati alla facoltà che frequento e a i libri che ho letto mi hanno pressato forse, mi aiuti sto male, non ce la faccio più, a volte mi sembra di delirare, è una settimana che vivo in questi pensieri voglio morire
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sono una delusione per tutti, uno schifo di persona
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i miei genitori si fanno in 4, non voglio farli soffrire
non tornerò più come prima
sto piangendo a dirotto
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nessuno mi vorrà più bene come prima, sono un pervertito
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non riesco più a masturbarmi da quel giorno tra l'altro, avverto le mie fantasie come spoche e pervertite
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se i miei amici sapessero questo non mi vorrebbe più nessuno, l'unica fortuna è che giovedì torno a casa, ma non so come andrà
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adesso devo sfogare il dolore, ma lei dice che basterà? HO FATTO UNA cosa in cui non mi riconosco, come potrò conciliare questi due opposti?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Continuare a scrive online, non servirà a molto, uno psicologo de visu, come le è già stato suggerito, l' aiutà ad elaborare l' accaduto.
Online non è possibile elaborare ed investigare le sue emozioni
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Utente
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ha ragione mi scusi, è che sto male e fino a Giovedì sono solo, mi scusi per il delirio, non sarò più molesto e grazie
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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Genitle Utente,

che differenza ha notato tra lo scrivere qui e l'essere andato al colloquio?
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Utente
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un po sono stato meglio dopo il colloquio, scrivere qui lo faccio quando non ne posso proprio più, stanotte non riesco di nuovo a dormire, a cena non ho mangiato, finirò in ospedale così, non mi sento più come prima, non posso spiegarlo, penso che sia stato cattivo e non mi voglio bene, quindi non mi concedo il sonno, il cibo, lo studio, ho paura di non farcela dottore, davvero, piangere prima mi ha fatto stare meglio, ma solo nell'idea di non avere colpe, non riuscirei mai a vivere per il mio perfezionismo e idealità con codesti sensi di colpa ora sfoglio i libri e vorrei tanto studiare come prima, anche se prima spesso non mi andava mi aiuti la prego
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Utente
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ho paura di poter fare ad altri delle violenza dato che l'ho subita e ho paura degli extracomunitari per strada
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Utente
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quello che mi tormenta più di tutto è la sottile linea di demarcazione tra violenza/ cosa subita e cosa consenziente/colpa, io ero eccitato col corpo e tanto mentre lo facevo, era un bel ragazzo, questo mi dà la nausea, ma è come se all'inizio avessi voluto dire di no ma non ci sono riuscito: all'inizio volevo dirgli di rimanere al bar ma non l'ho detto, poi una volta in pineta non era semplice sottrarsi, forse avevo anche paura, oltre ad essere brillo: per 2 volte ho detto che l'avrei solo baciato e lui diceva che non era un gay normale, volevo chiedere perchè e non l'ho fatto, ha insistito più volte affinchè gli facessi una prestazione orale o anche sesso finchè alla fine ho ceduto e ho detto che al max facevo con le mani. nel frattempo mi portava al buio, diceva che qualcuno ci poteva vedere e anche là ho detto rimaniamo alla luce, ma niente, mi trascinava per il braccio, non so neanche io bene, la dottoressa mi ha detto che cmq l'eccitazione non basta per essere consenzienti, io lo ero col corpo ma non con la mente, forse dovrei essere più indulgente e capire che anche se non mi sono opposto e ho provato piacere questa è stata comunque una violenza. risolvendo questo dilemma potrei venirne un po' a capo spero di dormire, sono le 3 ormai buona notte :=
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Utente
Utente
stanotte ho dormito 6 ore, ma al risveglio ho avuto una sensazione terribile, di me ormai incapace di tornare a vivere, come se ormai le altre cose mi sembrano stupide, come se l'accaduto avesse distrutto in me la possibilità di agire e di scegliere, ho rivissuto tutto quello che faccio giù immaginando me stravolto ed estraneo, i sensi di colpa sono per essere andato a torre del lago, avrei dovuto fare amicizia in un gruppo gay che c'è a siena, perchè non l'ho fatto? era molto più sicuro, il mercoledì fanno un aperitivo in centro....gli certi errori si pagano, non bisogna mai farli, i momenti più brutti sono quando non ho il controllo della mente, come il risveglio,ho dei flash terribili e corro ad aprire la tapparella per vedere la luce ....dottore non mi abbandoni, lo so che ormai non è più un consulto, ma ho bisogno di aiuto penso che la guarigione possa essere solo un'accettazione passiva
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Utente
Utente
non accetto di poter aver fatto questa cosa stupida, non voglio ricominciare, ero a un passo dalla felicità, davvero e sento proprio oltre a senso di colpa come un trauma, come se anche metabolizzando tutto, ho perso di colpo l'innocenza - spontaneità vitale e non posso più recuperarla, questo è il vero problema, non tornerò più come prima mai
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Utente
Utente
non mi piace più vestirmi in modo colorato e la pulizia come prima
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Probabilmente lei sta confondendo il portale per un diario personale, comprendiamo il suo disagio, ma siamo online e non è possibile aiutarla ulteriormente .
Un Collega nella realtà, potrà occuparsi di lei e del so dolore
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Utente
Utente
scusi dottoressa non voglio darle fastidio, attendo la risposta del dottore e poi non scriverò più, non sono un molestatore glielo giuro, solo che scrivere mi fa bene, sono solo, potrò vedere una volta lo psicologo giovedì, una volta giù dovrò nascondere tutto e fingermi felice e dare delle motivazioni sul fatto che non sono riuscito a dare l'esame, pena dover affrontare un coming out che non so cos'altro potrebe portarmi , dovrò mentire ad amici e parenti, e cmq non so se posso frequentare asl, potrebbero avvisare mio padre che ha lavorato in ospedale..non è grande il mio paese, si conoscono tutti
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dopo
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oggi sono andato ad un altro colloquio con un'altra dottoressa, ho seguito il vostro consiglio. mi ha detto che non è violenza e che la mia paura di avere un trauma è il tentativo di vivere questa cosa come subita invece che un atto consenziente...devo imparare da questo sbaglio e ha detto che mi sono quasi prostituito. un po' sono stato meglio, ma ora sto di nuovo male e cmq forse ha esagerato un po'
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

con la dottoressa che tipo di accordi ha preso?
Vi rivedrete?
Le ha proposto un percorso psicologico di sostegno? Di terapia?
Altro?
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giovedì ho un incontro con l'altra e poi tornerò a casa e non so, cmq mi sento ancora morto dentro e non ha più senso per me vivere...cmq dirò alla dottoressa che io non sono un poco di buono che si ubriaca per scopare, ma ho bevuto solo per essere più estroverso e ho perso il controllo, ho provato piacere nell'atto, ma non so ancora se potevo dirmi consenziente....quando sono andato a torre del lago la mia idea era di conoscere qualcuno per cogliere l'attimo, per godermi la vita cose così forse fantasticavo anche del sesso, però in modo diverso e poi cmq quando uno si trova veramente nella situazione ed è capace di decidere allora può dirsi consenziente..io non lo ero. poi uno che ti ha appena conosciuto e dice ad un ubriaco baciami il c. baciami il c. mentre io tentavo di parlare e al max di baciarlo e lo trascina al buio mentre lui vuole rimanere alla luce non è un abusatore? non penso di essere proprio un maniaco...l'altra psicoterapeuta ha detto che sono più una vittima, ora sono confuso resta che MI SONO DISTRUTTO LA VITA A 21 ANNI ero a un passo dalla felicità ve lo assicuro sotto tutti gli altri punti di vista non mi sento più neanche reale
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voglio morire
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dopo
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mi ferisce l'idea che io abbia fatto la stessa cosa di uno che va a prostitute o si prostituisce, la mia idea era completamente diversa anche se posso aver sbagliato o perso il controllo nessuno mi ridarà la mia felicità nessuno perchè perchè perchè sono un essere ripugnante mi lascio andare perchè penso di non avere più diritto a curarmi e a stare bene, non voglio dormire, non posso cancellare le conseguenza di un'azione ho delle strette allo stomaco e come dei momenti di estraniamento dalla realtà voglio morire non lo accetto non lo accetto io che avevo ideali così grandi buttarmi nel fango non accetto di vivere rassegnato di raggiungere compromessi a quest'età in cui bisognerebbe avere voglia di cambiare il mondo, io non posso più non posso più ho perso tutto, tutta la mia vita è finita se ho potuto fare una cosa del genere
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dopo
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non accettare il senso di colpa forse fa parte di me ero davvero deciso e moralmente integro questo probabilmente mi porterà alla morte lo so o a una non vita
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la mia è una colpa preterintenzionale penso, quindi è sempre una colpa, ok basta sono finito
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dopo
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quello che mi ha detto la dottoressa l''inizio mi ha fatto stare bene, ma ora mi offende
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dopo
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l'idea che non esista una soluzione per far tornare le cose come sono prima non la accetto, non accetto i miei errori e non so ancora se sono tali, come si fa?
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dopo
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questa non è vita è uno schifo la felicità che sognavo e che tanto avevo costruito ora dovevo solo godermela e invece niente l'ho distrutta per un treno e una coincidenza di minuti non posso accettare una cosa così io voglio morire devo solo trovare il coraggio di farlo e non farmi tentare da una vita che non è la mia
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dopo
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non mi riconosco in quello che ho fatto, io non sono più io, che senso ha vivere una vita falsa? mi dispiace solo per quelli che mi vogliono bene e per le altre gioie che avrei potuto vivere, come posso credere in qualcosa che ho già rinnegato? come posso rimanere sano di mente? non mi sento più nel mondo basta
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dopo
Utente
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non si può vivere con dei sensi di colpa, non si ama più se stessi e neanche il prossimo e la vita senza amore non vale la pena di essere vissuta, ho lottato una vita per dei principi, ora guarire ed accettare vuol dire rinnegarmi, solo la morte può liberarmi. mi sento come i protagonisti di la signorina julie e di ossessione di visconti. un tale sul libro diceva che la pulsione di un certo tipo è qualcosa di originario che si trova a vivere in un mondo derivato (etico), per questo non può essere mai soddisfatta e di fatto ogni pulsione di quel tipo è una pulsione di morte che si sazia poi solo con la morte e porta alla morte..io sono come loro, ho assecondato per un attimo quella pulsione, che doveva rimanere nel mondo originario e ora sono condannato, sto solo tentando di fuggire, come facevano anche i protagonisti. penso solo ai miei genitore e a tutto quello che mi hanno dato non capisco come possa essere successo.
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dopo
Utente
Utente
dovrei essere stupido e codardo per continuare a vivere
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dopo
Utente
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o vivrò come il galileo di brecht, come un vegetale passivo
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Utente
Utente
sono impaziente, me l'hanno detto in tanti
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Dr.ssa Paola Dei Psicologo, Psicoterapeuta 305 27 9
Gentile
Smetta di auto-denigrarsi, di auto-commiserarsi di auto-punirsi. Parli con la sua Terapeuta di tutti questi disagi ed eventualmente preveda con lei un cambio di percorso, un aumento delle sedute settimanali, qualche seduta con un'altro collega. Sono tutte cose da stabilire nel contratto terapeutico.. Nessuno meglio della sua psicoterapeuta la puó indirizzare e consigliare. Qui non possiamo fare né diagnosi, né terapia e i messaggi consigliati sarebbero un massimo di 4. Poiché il suo caso lo ha richiesto sono stati un pó di più, lei peró da domani decida seriamente di mettere in pratica un cambiamento profondo e nei momenti di dubbio, si ricordi sempre il motivo per il quale ha intrapreso il percorso di Psicoterapia, l'aiuterà a non mollare.
Il suo desiderio è avvicinarsi il più possibile ad una vita semplice, faccia tutto ció che puó per arrivare a questo.
Cordialità e molti auguri

Paola Dei: Psicologo Psicoterapeuta
Didatta Associato FISIG Perfezionata in criminologia
Docente in Psicologia dell’Arte (IGKGH-DGKGTH-CH)

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
non è una mancanza di cortesia nei suoi confronti, ma online non si può andare oltre, tra l'altro il lavoro di tipo psicologico non è un SOS psichico, come lo intende lei, ma un lavoro organizzato, strutturato che necessita di spazio e tempo adeguato.

Soltanto un setting adeguato le darà la possibilità di elaborare l'accaduto e di ricominciare adeguatamente a vivere, ponga le stesse domande e perplessità alla sua terapeuta, avrà gli strumenti per arrivare ben oltre il monitori di un pc.

Buona giornata
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dopo
Utente
Utente
grazie per l'ascolto, mi scuso per il disagio, arrivederci =)
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