Crisi familiare

Salve, da quasi 3 anni ho perso ogni contatto con le mie figlie 20 e 21 anni e ogni giorno mi sento questo chiodo conficcato nel cuore.... dove saranno? come stanno? ecc. Non ho piú possibilitá di proteggerle, e ogni giorno prego Dio che lo faccia per me. Ho cercato sempre di responsabilizzarle, specialmente nell' auitare la madre, ... insomma ad allevviarle un pó la vita, dato che anche lei lavora, cosicché possa finalmente trovare un pó di tempo per se stessa e anche per me. Sin da giovanissimi ci siamo dedicati quasi esclusivamente ai figli , poche ferie e molto lavoro, fino a che nel 2005 abbiamo deciso di comprare casa. Sapevo che la casa necessitava di molte ristrutturazioni, ma confidavo nell'aiuto delle mie figlie , e poi pensavo sarebbe stato un bene per loro se avrebbero imparato a cucinare e badare la casa, dopotutto avevano la considerevole etá di 16-17 anni allora. Purtroppo non avevo fatto i conti con la loro pubertá, e alla fine mi sono trovato contro anche la madre, la quale non capiva che infondo io facessi tutto ció anche per lei,... anzi sopratutto per lei, dato che soffre di qualche problema fisico (anche post-parto). La mia insistenza ha causato una prima rottura con la mia figlia maggiore, che con l'intrommissione del tribunale minorile andó via da casa. Ho fatto di tutto per rintracciarla, aspettare ore alle fermate dei tram a -8 gradi, trasmittenti gps nell'auto di mia moglie, finoaché un giorno decisi di chiudermi nel cofano dell'auto di mia moglie (ford fiesta). Tre ore dovetti patire dentro il cofano, e alla fine, quando mia moglie tornó in auto dal lavoro,assistetti a una breve telefonata che essa fece con quanche dottore a riguardo di mia figlia in cui lo avvisava di non dare nessuna informazione qualora io mi fossi fatto vivo. In quel momento mi sentii morire e il breve tragitto verso casa dentro quel cofano era devastante. Capii che in quelle condizioni non avrei fatto nulla di buono e cosí decisi di non affrontare subito mia moglie, ma di cercare qualche indizio a casa. Dopo qualche giorno chiesi invano chiarimenti a mia moglie, quindi insistetti nel controllare il suo cellulare, ma era tutto cancellato.... allora andai dalla mia seconda figlia, ma con lo stesso risultato... ricordo di avere avuto uno scatto di ira e di aver rotto qualcosa contro la porta.. Quella sera ci fú la polizia a casa, e poco dopo persi anche l'altra figlia. Circa 1 anno dopo, mia moglie mi confessó dietro mia insistenza, che la mia figlia maggiore aveva avuto un abborto. Capii in quel momento che non potevo piú considerarmi un padre, dato che loro non me lo permettevano neanche in quelle circostanze. Capii anche che piú cercavo di entrare nella loro vita, e piú sarei andado in contro a un peggioramento, mi resi conto di non essere piú considerato un padre, e decisi allora di allontanarmi definitivamente da loro. Ho perso ogni forza e voglia di vivere, e tutto mi sembra inutile, non riesco a cancellare purtroppo, e tutto questo mi devasta.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

la situazione familiare che descrive appare molto complessa e necessita di un supposto specialistico diverso da quello che può essere offerto on-line.

Ha già pensato di rivolgersi ad un Collega?
Le strategie che ha messo in atto per cercare di avvicinarsi di più alla sua famiglia, alle sue figlie sono disfunzionali e necessitano di essere riviste con uno psicologo.

>>..dopotutto avevano la considerevole etá di 16-17 anni allora..<<
probabilmente non è stato così, si trattava di ragazze adolescenti e le sue aspettative avrebbero dovuto essere ridimensionate.



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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

non mi è chiaro come mai ad un certo punto della storia interviene il tribunale che allontana le Sue due figlie.
Che cosa era accaduto?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la rapida risposta ! So che il modo in cui tentavo di ritrovare mia figlia era quasi da film polizesco, e adesso me ne rendo conto, ma allora era per me come se mi fosse stata sequestrata. Sarei stato felice di dover ridimensionare le mie aspettative, poiché questo avrebbe significato che almeno ci sarebbero stati dei tentativi da parte loro. Non sarei arrivato a questo punto se non costretto, ma purtroppo lavoravo tutta la notte e quando tornavo a casa dovevo anche preparare il pranzo e portare a spasso il cane (il loro). Di media riescivo a dormire 4-5 ore al giorno, e sinceramente non ce la facevo piú neanche fisicamente. Ci sono state diverse discussioni con mia figlia piú o meno animate e dopo l'ultima, non é piú tornata a casa. Anche io non l' avrei mai pensato come essa ne sia stata capace, l'unica cosa che só, é che lei aveva un'amichetta che aveva avuto giá delle esperienze col tibunale minorile, e un'altra amichetta reduce da un aborto. Quí in Germania le femminucce sono abbastanza emancipate e sanno molto bene come comportarsi in questi casi.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Adesso che conta di fare?
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dopo
Utente
Utente
Non ho poi tante alternative... la cosa che da un pó di tempo mi sono prefissa, é che devo cercare di tenerle il piú possibile lontano dalla mia mente, avvolte ci riesco, ma avvolte purtroppo no. Penso .. perche io debba farmi poi tutti questi problemi? Infondo si nasce e muore da soli (come si dice dalle mie parti). Una cosa la devo ammettere peró, essa é stata molto piú inteligente nel risparmiarsi questo genere di problemi .